CUS tra delusione e follia

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Il girone di ritorno del campionato di Terza Categoria messinese si apre nel peggiore dei modi per il Cus Unime: sconfitta casalinga per 1-3 contro l’Arci Grazia di Milazzo. La dodicesima giornata comincia alle 18:00 al Nicola Bonanno di Messina, arbitrata dal Sig. Naccari.

 

La prevedibile tensione di questo match si materializza in campo, dove il direttore di gara si è reso protagonista riguardo dubbie scelte che hanno influito in modo cospicuo sul risultato finale.

 

Alla mezz’ora del primo tempo il Cus passa in vantaggio con la realizzazione del calcio di rigore di Vinci, che lui stesso si era procurato dopo una serpentina nell’area avversaria.

Pochi minuti più tardi il difensore universitario Occhipinti cede alle provocazioni antisportive dell’attaccante mamertino De Pasquale e reagisce con altrettanti colpi antisportivi. Purtroppo per i padroni di casa, l’arbitro si accorge “solo” del secondo gesto e, di conseguenza, inevitabile cartellino rosso per Occhipinti, rigore per l’Arci Grazia ed 1-1 di Lo Presti.

Si va negli spogliatoi al termine dei primi 45’ col punteggio in parità, ma i gialloblù dovranno affrontare la restante metà gara con un uomo in meno.

 

Per quasi tutto il secondo tempo il Cus riesce ad avere le migliori occasioni nonostante l’inferiorità numerica, ma non riesce a finalizzare. Il clou accade a 10’ dalla fine: dopo una serie di sostituzioni da una parte e dall’altra, alcune di queste obbligate a causa di infortuni, l’Arci Grazia passa clamorosamente in vantaggio su una più che sospetta posizione di fuorigioco. L’arbitro convalida ed è 1-2, marcatore Di Salvo.

Passano appena 5’, quando, una plateale irregolarità in area di rigore di un difensore milazzese ai danni di Insana sfugge agli occhi del direttore di gara, il quale, tra le proteste di tutto il Cus, espelle Di Bella (dopo averlo spinto per terra a causa di uno status totale di caos) e allontana Mister Smedile.

La partita si concluderà in 9 contro 11 e col punteggio di 1-3, ultima realizzazione ad opera di Papale.

 

L’ASD Cus UniMe ha già fatto presente alla LND quanto accaduto in questa partita di notevole importanza ai fini del campionato, lamentando in maniera ferma e convinta un arbitraggio di pessima qualità e soprattutto evidenziando atteggiamenti di natura violenta da parte dell’arbitro Naccari nei confronti dei giocatori in campo.

 

Il Cus perde così la vetta della classifica, scivolando al terzo posto, appena due lunghezze dietro il Real Zancle e ad un punto dall’Arci Grazie. Proprio la neocapolista ospiterà gli universitari tra due settimane (dopo la sosta per i recuperi), che saranno a loro volta orfani di Occhipinti e Di Bella, due pedine fondamentali.

Siamo solo alla prima di ritorno, altre undici partite alla fine, il campionato è ancora lunghe e di certo ne vedremo delle belle.

 

Formazione Cus (4-5-1):

Zito; Rodà, Iacopino, Occhipinti, D’Agostino; Condò, Monterosso, Tiano, Vinci, Insana; Di Bella.

 

Panchina: Bruno, Morabito, Lombardo, Arena, Iamonte, Nucera, Caputo.

Allenatore: Smedile.

 

PAGELLE CUS:

 

Zito 6,5: Ottimo esordio per il ragazzo , si fa sentire e parla davvero tanto . Incolpevole sui 3 gol ed anzi intuisce e sfiora anche il miracolo . Parla davvero tanto , da fare invidia a quanto parla capitan Iacopino ….. CANTASTORIE                        

 

acopino 6 : Ieri forse perché ce n’è stato meno bisogno , forse perché si ritrova solo al centro della difesa , non riesce a imprimere la grinta giusta al suo reparto , poi si deve occupare per buona parte del match a fare rispettare il Cus dall’arbitro , che però non vuole sentirne … IGNORATO

 

Occhipinti 3 :  3 Come i chili di Marjiuana che aspettava nel weekend , ma l’astinenza è una brutta bestia e si è riversata tutta sul numero 9 avversario . Reazione sciocca e rosso , e tutto il peso della sconfitta finisce sulle sue spalle come è giusto che sia , ma gli vogliamo bene lo stesso …. INGENUO

 

                       

Rodà 6: Non si capisce come , ma ha un’intelligenza tattica incredibile , dal suo lato non si percepisce la benché minima assenza di un uomo , sarà perché ogni palla che arriva dalle sue parti va a finire nel parcheggio o nella collinetta , ma lui sa fare soltanto questo , spazzare …. VIVA IL PARROCO                        

 

D’Agostino 6: Ogni volta con l’arci grazia per lui c’è da sudare , e non riesce mai a farlo nel modo migliore . Si ritrova orfano di Occhipinti , e allora va un po’ in affanno , nessun errore degno di nota , ma non ci mette la solita determinazione e grinta …. IN AGGIORNAMENTO                        

 

Tiano 6,5: Chi lo avrebbe detto a inizio anno che sarebbe stato quello più grintoso e falloso della squadra? Lotta su ogni pallone , lucido fisicamente , cattivo , subisce anche una marea di falli senza reagire , se solo riuscisse a togliersi la modalità “Montolivo” quando gli tocca impostare il gioco …..  SLOW MOTION

 

Vinci 6: Sigla il rigore dopo esserselo conquistato, pur non avendolo tirato benissimo , un poco troppo leggerino negli interventi e purtroppo non ha avuto tanto modo di correre e scappare agli avversari , in un match troppo fisico e duro . Ammirevole che riesca a mantenere la calma dopo un giallo a inizio primo tempo , segno di una crescita mentale importante …. MATURANDO

 

Monterosso 6: Quando vede arci grazia gli importa poco di dove sia il pallone , punta le gambe degli avversari e non riesce a distrarsene . Poco gioco espresso , tranne un bel lancio a metà primo tempo che mette Insana davanti al portiere , tanti calci espressi e giallo rimediato come da copione …… ARRABBIATO

 

                       

Insana 5,5: Prima prova deludente del ragazzo , poco presente in zona offensiva e sembra in affanno nel finale quando gli tocca fare anche il terzino mancando di lucidità. sappiamo ciò che sa fare e data anche la durezza del match non è rouscito a trovare gli spazi giusti…. ARRANCANTE      

                 

Condó 5,5: Giornata difficile per gli esterni in un match giocato al centro del campo , pochi palloni toccati e nessuno spunto degno di nota , lascia il posto a Iamonte nel secondo tempo….. ASSENTE

                 

Di Bella 6,5: Troppo solo questa giornata, prova a fare al solito quel che può e si procura tanti falli . sul finale è vittima di un evento unico , protesta educatamente per un rigore solare all’85esimo e viene prima buttato fuori e poi spintonato ripetutamente dall’arbitro , tanto da fare intervenire tutti quanti nel fermare l’insano direttore di gara …… PICCHIATO

 

Iamonte 5,5: Entra e non riesce a mettere quel poco di brio e determinazione che serviva , e anche lui soffre il poco gioco sugli esterni …. OPACO                        

 

Caputo 5,5: Lo abbiamo già detto con quelle doti fisiche e tecniche dovrebbe portarsi via tutti , ma lo fa nel modo sbagliato , facendo tanti falli e non riuscendo a trasformare il tutto in palle gol , deve imparare a stare in campo e allora lì sarà incontenibile…. INGENUO                        

 

Lombardo 6: Pochi minuti e nella fase più complicata del match , qualche pallone da calcio da fermo messo in mezzo e poco più…. PART TIME

 

Arena 6: Tanta corsa anche quando non dovrebbe , prova a salire sempre dimenticandosi di essere un uomo in meno , ma per fortuna questa volta la cosa non genera errori …. PENDOLINO                        

 

Smedile 5,5: Purtroppo ieri i cambi gli sì ritorcono contro , prova con coraggio a mettere un attaccante pur in 10 uomini , ma pochi minuti dopo porterà al gol degli avversari , ma comunque va premiato il coraggio e la voglia di vincere …. SPREGIUDICATO

 

Mirko Burrascano

CUS calcio: tra sofferenza ed equilibrio

L’ultima giornata del girone d’andata vede affrontarsi Cus Unime e FaSport, che, oltre ad essere un sentito derby locale, rappresenta anche il big match di classifica. La delicata sfida è diretta dal Sig. Garzo di Messina, che ha l’impegnativo compito di tenere in pugno una partita dal clima teso e nervoso e dove la posta in palio è troppo alta per entrambi.
Il fischio d’inizio è alle 16,30, di domenica 29 gennaio, al N. Bonanno.

In tutto il primo tempo regnerà un sostanziale equilibrio, ma non mancano le occasioni da entrambe i lati: ci prova subito Tavilla per la FaSport, ma la traversa salva gli universitari. Il Cus risponde due volte con Di Bella, ma le sue conclusioni sono imprecise e il punteggio non si sblocca. Alla mezz’ora servono i migliori riflessi di Battaglia per evitare il vantaggio ospite su un’interessante girata di Zoumir. L’ultimo colpo del “botta e risposta” dei primi (e tutto sommato piacevoli) 45 minuti è opera di Insana, ma anch’egli pecca d’imprecisione e il suo tentativo finisce a lato d’un soffio.

foto2-2Ad inizio secondo tempo la svolta: su una conclusione da lontano di Iamonte, apparentemente non irresistibile, l’estremo difensore ospite Geraci dimostra tutte le sue incertezze, respingendo debolmente il tiro e consegnando a Di Bella l’occasione per il tap-in vincente. L’attaccante del Cus non fallisce ed è 1-0.
Vantaggio che dura appena 10 minuti, infatti la FaSport trova il pari direttamente su punizione con un tiro forte e preciso di non poco ispirato Sorrenti. Uno pari e il match torna in un sostanziale e delicatissimo equilibrio, condito dal classico clima derby, ricco di sventatezza e distrazioni.
La FaSport tiene alto il pallino del gioco e fa dell’intensità sui contrasti la sua miglior arma; sarà infatti il Cus a soffrire maggiormente per tutto il resto del secondo tempo. Dopo il gol annullato a Sorrenti per discutibile scelta arbitrale, a prendersi la scena e gli applausi dei suoi sostenitori è Bruno, estremo difensore del Cus, subentrato a freddo al posto dell’infortunato Battaglia. Il numero 12 universitario si rende protagonista con due parate a dir poco decisive: la prima su Zoumir in uscita bassa e la seconda su Di Leo, salvando il risultato in entrambi i casi.

Il triplice fischio arriva dopo 4 minuti di recupero e a vincere è stato l’equilibrio fra due squadre che ci hanno provato ma senza, forse, quella necessaria tenacia per aggiudicarsi i 3 punti. Il Cus oggi ha superato l’ennesima prova, indispensabile per stare in vetta alla classifica, ossia quella di saper soffrire in una sfida sicuramente meno brillante delle ultime, ma dove comunque è riuscita ad ottenere un punto importante che continua a garantire il primato in solitaria.
Nella prossima partita, la prima del girone di ritorno, il Cus ospiterà, sempre al Bonanno, l’Arci Grazia (terza forza del campionato), in un match d’elevatissima valenza ai fini del campionato. Gli universitari avranno la possibilità di vendicarsi, dopo lo scivolone d’inizio stagione, proprio nella prima partita contro la squadra milazzese.

Formazione Cus (4-5-1):

1 Battaglia (73’, 12 Bruno); 2 D’Agostino, 4 Iacopino, 5 Occhipinti, 3 Arena; 11 Insana, 8 Iamonte (70’, 16 Nucera), 6 Lombardo, 7 Vinci (86’, 18 Caputo), 10 Creazzo (57’, 15 Monterosso); 9 Di Bella.

Panchina: 13 Rodà, 14 Tiano, 17 Condò. Allenatore: Smedile.

Classifica:

1. Cus Unime 23
2. Real Zancle 22
3. Arci Grazia 21
4. FaSport 19*
5. Sc Sicilia 18*
6. Ludica Lipari 18*
7. Stromboli 15*
8. Casalvecchio Siculo 14 *
9. Kaggi 12*
10. Malfa 6*
11. Città di Antillo 6
12. Cariddi 5

*Una partita in meno

Mirko Burrascano

L’infinito CUS spicca il volo

foto4Anno nuovo, classifica nuova. Nella prima giornata dell’anno solare 2017, il CUS UniMe Calcio spicca il volo, agganciando la vetta della classifica del campionato di Terza Categoria, vincendo 4-3 un infinito match casalingo contro la rivelazione Ludica Lipari. Con questa vittoria, adesso, la rappresentativa studentesca dell’Università di Messina si trova al comando della classifica in concomitanza del Real Zancle a quota 19 punti.

La nona giornata di campionato, disputata al Nicola Bonanno di Messina di domenica 15 gennaio alle 12:30 e arbitrata dal Sig. Paratore, offre pioggia di gol e di emozioni non indifferenti.

Nel primo tempo la gara si sblocca subito in favore dei padroni di casa: il Capitano Iacopino sfrutta una pregevole torre di Di Bella su palla inattiva e insacca la rete del vantaggio. Vantaggio che, però, dura appena 60 secondi. Un’indecisione difensiva, frutto di un equivoco di comunicazione tra portiere e difensori del CUS, offre la possibilità del pari alla Ludica Lipari dagli 11 metri. Dinnanzi a Bruno si presenta Omar Dady, che non sbaglia ed è 1-1.

foto3Nell’ultimissima occasione di un bel primo tempo, il CUS torna nuovamente in vantaggio. Meravigliosa conclusione al volo di Arena di prima intenzione che non lascia scampo al portiere eoliano. 2-1 e la prima frazione di gara si conclude così.

Quindici minuti più tardi riprende l’incontro e, mentre gli ospiti creano le più nette palle-gol, i padroni di casa trovano un quasi rassicurante terzo gol: discesa fulminea di Vinci sulla sinistra, palla a rimorchio per Di Bella, tiro e palo-gol, 3-1.

Il Lipari prova a non gettare la spugna e prova a restare aggrappata alla partita realizzando in maniera astuta il gol del 3-2 con Rosi che appoggia facilmente in rete. La tensione aumenta, la partita è in bilico e la posta in palio è troppo alta per rischiare da ambedue le parti, causando inevitabilmente eccessivo nervosismo in campo. Al minuto 85, una bella combinazione sull’asse Vinci-Insana-Creazzo manda in porta proprio quest’ultimo, che a tu per tu col portiere ospite non fallisce. 4-2!

foto2A nulla gioverà il gol (autore Marchionni) del finale 4-3 di un orgoglioso Lipari, il quale ha dimostrato di meritare l’alta posizione che occupa in classifica.

Una vittoria bellissima, figlia di un gruppo che come una fisarmonica si muove con sincronia e melodia dentro e fuori dal campo. Una vittoria importantissima, che, oltre alla vetta della classifica, regala al CUS anche maggiore consapevolezza dei propri mezzi e delle proprie forze.

Il sesto risultato utile consecutivo (5 vittorie e 1 pareggio) è un segnale a tutto il campionato e a tutte le compagini. Vincere aiuta a vincere. Appuntamento alla prossima settimana, quando il CUS sarà ospitato dal Città di Antillo.

 

 

Formazione CUS (4-5-1): Bruno 1; Arena 3, Iacopino 4, D’Agostino 5, Rodà 2;

Nucera 10, Iamonte 8, Tiano 6, Vinci 7, Insana 11; Di Bella 9.

Lo Voi 12, Russo 13, Lombardo 14, Cardella 15, Condò 16, Al Hunaiti 17, Creazzo 18.

 

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Pagelle:

BRUNO 7: Sette come i chili presi nelle feste natalizie, sette come i minuti che ci mette per recuperare una palla, sette come gli infarti che procura a tutti in ogni uscita, ma alla fine mette sicurezza quando serve pur mischiando qualche piccolo errore con una prestazione buona… MOVIOLA

 

Arena 7: Non ne vuole sapere di passare palla quando parte in progressione, ma poi ci mette la solita zampata che riporta in vantaggio il cus con un bel tiro al volo. Finché la prestazione regge e i gol arrivano può fare tutti i festini che vuole. Brutto il calcio di reazione che regala all’avversario meritandosi ampiamente il rosso, da non ripetere… GRAZIATO

 

Iacopino 8: Oggi capisce che serve il suo carattere per tirare su la squadra e tenerla viva, ma decide anche di metterci la testa e mettere la partita in discesa, dietro perfetto come sempre… CAPITANO QUELLO VERO

 

D’agostino 6,5: Da centrale soffre sempre, ma oggi è concentrato e lo si vede. Un po’ fuori posizione, ma tanti ottimi interventi e una parata di petto sul possibile 4-4 nel finale… HIGHLANDER

 

Rodà 6,5: Cartellino giallo, tibia del 7 avversario portata a casa, svirgolata comica… C’è tutto ciò che ci ricordavamo di lui nel ritorno in campo dopo 8 mesi per l’operazione subita… G.M.RANDELLATORE

 

Tiano 6,5: Crescita continua, carattere e buone geometrie, dialoga poco con i compagni ruolo ma tanti bei lanci e un tiro al volo che sfiora di poco la traversa . Scompare sul finale quando gli avversari provano a recuperare il risultato…GEOMETRA

Iamonte 6,5: Match di grande sofferenza per il ragazzo, poca corsa ma tanta grinta e tanto lavoro sporco. Spicca qualche lancio dei suoi ma oggi ha pensato più a spezzare il gioco e le sortite offensive avversarie… INCONTRISTA

Vinci 7: Inizia il suo match con il suo solito fuso orario di 20 minuti, ma quando entra in partita mette una marcia in più per il Cus. Due assist fondamentali per la vittoria, notevole il primo dopo una discesa sulla fascia… ALTRUISTA

 

Nucera 6,5: Partita di sacrificio, ma lui ce la mette tutta e corre , fino al 43esimo quando il “nuovo” ragazzo di casa Cus crolla al suolo in preda ai crampi… ALLENATI!

 

Insana 6: Con la testa fra le nuvole e poco presente per 70 minuti, entra nel match quando gli avversari si stancano e offre un delizioso assist per il gol di Creazzo. Può fare di meglio e lo sappiamo… IN AFTER

 

Di Bella 7: Calma piatta e un gol fatto in estrema serenità. Lotta come sempre, lotta anche con la maglietta che lo costringe a mettersi il ghiaccio nel gomito dopo essere caduto nello spogliatoio ancor prima di entrare in campo… BALOTELLI

 

Creazzo 7: Entra, segna e dedica il gol alla sua donna costretta e prendere pioggia e vento per il Cigno. Sfiora anche la doppietta ma un rimbalzo fasullo glielo nega. Tanta corsa, finché stremato non finisce la benzina… CIGNO BIANCO (come i capelli sporchi di fango)

 

Lombardo s.v.: Entra e come prima palla gli tocca una punizione. Fortunatamente la tira fuori sennò “chi lo sopportava più?”. Rischia la vita sotto le mani di uno Iacopino fuori di se in seguito ad una punizione battuta in modo folle in pieno recupero… IN PERICOLO

 

Condó 6,5: Pochi palloni per il rientrante attaccante in casa Cus, ma il suo compito era tenere la palla in avanti e ci riesce per 3/4 volte… DILIGENTE

 

Russo 6: Pochi minuti per sostituire lo psicopatico Arena, qualche sbavatura e qualche palla spazzata per come si deve. Troppi pochi minuti per il sombrero giornaliero, poi una brutta caduta e tanto dolore alla spalla… ACCIACCATO

 

La Rosa – Burrascano 8: In assenza di Mister Smedile per motivi personali, siedono loro due in panchina alla guida Cus. Soffrono uno accanto all’altro per 90 minuti, sorrisi e sguardi spaventati, ma vivono la situazione a pieno e pur non essendone costretti vivono la partita al 100% come se fossero in campo a lottare con tutti gli altri… Penso che gli tocchi un sentito… GRAZIE

Mirko Burrascano,Federico Cardella

CUS de PRÉCISION

foto1“C’est la précision qui fait la différence!”. In uno spot degli anni ’80, l’ex fantasista francese della Juventus, Michel Platini, regalava questa straordinaria citazione, ovvero  “è la precisione che fa la differenza”. La partita tra CUS e Kaggi, infatti, può essere semplificata in questa breve dicitura.

Alle ore 14,30 di domenica 11 dicembre 2016, al campo “N. Bonanno“, l’arbitro Garzo della sezione di Messina, dà il fischio d’inizio alla settima giornata del campionato di terza categoria.

In un primo tempo noioso, caratterizzato più da sterili attacchi che da attente difese, vi è ben poco da raccontare, se non due interventi di Denaro (estremo difensore del Kaggi) su Lombardo, il primo su un diagonale dal vertice dell’area e il secondo deviando sul palo un calcio di punizione con un fotografabile colpo di reni. Il tutto rispettivamente a inizio e fine prima frazione di gara. Per il resto dei primi 45 minuti, solo possessi inconcludenti da ambedue le parti. Kaggi inoperoso in zona offensiva, CUS più vicina al vantaggio, ma il primo tempo si conclude 0-0. Manca ancora la precisione.

Il secondo tempo sembra avviarsi sulle orme del primo: nel primo quarto d’ora tanto giro palla e poche conclusioni nello specchio delle porte. Tuttavia la stanchezza inizia a farsi sentire, soprattutto tra i padroni di casa, i quali, a causa di clamorosi cali di concentrazione, concedono due limpide occasioni da gol non sfruttate, dolosamente, dagli ospiti ed entrambe con Cortese. Il 7 del Kaggi, infatti, presentandosi totalmente solo dinnanzi a Battaglia calcia prima a lato del palo e subito dopo alto sopra la traversa in un tentativo di pallonetto. Manca ancora una volta la precisione. Tra una sostituzione e l’altra, è da segnalare una straordinaria azione del CUS, figlia di un gioco a due tra Di Bella e Fiorello, con il tiro al volo da fuori area del 9 che sfiora il palo e va sul fondo a portiere incolpabilmente battuto. Peccato, ma è la precisione a far la differenza.

foto2Quattro minuti di recupero. Esattamente al 93esimo, si sblocca il punteggio in favore degli universitari: Lombardo, che (complice la squalifica di Creazzo) porta sulle spalle il numero 10 e non sarà un caso, pesca dal cilindro un meraviglioso destro dai 20 metri che si insacca all’incrocio dei pali! 1-0! L’ultimo minuto di gioco è solo rammarico per il Kaggi che non è riuscito ad ottimizzare le palle-gol avute nel secondo tempo ed è, invece, gioia pura per il CUS che della precisione ne ha appunto fatto la differenza, aggiungendo altri 3 importantissimi punti alla propria classifica e nuovamente nei minuti di recupero. Adesso la classifica è più affascinante che mai: tre squadra a 15 punti (Fasport, Real Zancle, Stromboli) e subito dopo, a 13 punti, CUS UniMe e Arci Grazia.

Domenica prossima i ragazzi di mister Smedile saranno ospitati dallo Stromboli, in una trasferta tanto impegnativa quanto fondamentale, vista la posizione ai vertici della classifica di entrambe le squadre.

Nella settimana che verrà, in cui il mercato dei trasferimenti giocherà un ruolo di primaria importanza, il CUS dovrà prepararsi in modo ottimale per la trasferta eoliana per continuare a sognare.

Formazione CUS (4-5-1): 1 Battaglia; 2 Russo, 4 Iacopino, 5 Occhipinti, 3 Arena; 8 Iamonte, 10 Lombardo, 6 Tiano, 7 Vinci, 11 Carbone; 9 Di Bella.

12 Lo Voi, 13 Morabito, 14 Cardella, 15 Fiorello, 16 Singh, 17 La Torre, 18 Caputo.

Mirko Burrascano 

CUS Di Bella speranza!

15388635_10211491726273882_1275348914_oL’anticipo della sesta giornata del campionato di terza categoria di Messina vede affrontarsi Casalvecchio e Cus Unime nel campo di Santa Teresa alle ore 14,30 di sabato 3 dicembre. I ragazzi della squadra universitaria arrivano a questa partita con la giusta concentrazione, dopo una settimana di precisi e attenti allenamenti, ma non senza delle difficoltà tattiche, visti i molteplici infortuni che si sono susseguiti nelle ultime uscite. Già dall’arrivo al campo di gioco, mister Smedile trasmette ai suoi quella grinta e quella determinazione per cercare di ottenere un risultato positivo in quella che si preannuncia una trasferta non poco problematica. Al fischio d’inizio la concentrazione è alta tra i ragazzi universitari. E il campo lo dimostra: trame di gioco ragionate e inserimenti tattici come studiato in settimana. Il punteggio si sblocca alla mezz’ora in favore del CUS, con una punizione magistrale di Lombardo che piazza la palla all’incrocio dove il portiere non può proprio arrivarci. 0 a 1, ma la partita è ancora lunga. Infatti, è la squadra di casa che prova a riagguantare il risultato, trascinata dal proprio Capitano, Crisafulli, il quale prima centra la traversa su punizione e poi trasforma il rigore, causato da un ingenuo tocco di mano di Creazzo (ammonito), che vale il pari proprio allo scadere della prima frazione di gara.

Il secondo tempo comincia nel peggiore dei modi per gli universitari: espulso Creazzo per somma d’ammonizioni e successivamente è proprio mister Smedile ad essere allontanato dal campo dall’arbitro per eccessiva foga. I padroni di casa prendono coraggio e con l’uomo in più sfiorano più volte il vantaggio, ma un attento Battaglia e un superlativo Iacopino, negano loro questa possibilità. Ed è proprio quest’ultimo, Capitano del CUS, a prendere letteralmente la squadra per mano e da vero leader trasmette la necessaria tenacia a ognuno dei suoi compagni. Quando mancano 15’ al termine della partita, entrambe le squadre risultano provate dalla stanchezza e dall’esaurimento dei tatticismi. La partita, ancora in bilico, offre occasioni da un lato e dall’altro ma senza essere capitalizzate, tant’è che i due allenatori iniziano la routine delle sostituzioni per spezzare un po’ il ritmo. La paura di perdere questa partita è tanta, troppa. Il colpo di scena giunge nell’ultimo minuto del recupero concesso dal Sig. Frassica, quando su una verticalizzazione di Caputo di prima intenzione, il bomber Di Bella incorna la sua quinta marcatura stagionale anticipando il portiere avversario e regalando al CUS la prima vittoria esterna di questo campionato e la terza in totale. Punteggio finale 1-2, incontenibile la gioia dei ragazzi dell’UniMe, che ora vedono il primo posto della classifica distante appena 3 lunghezze. Un’importantissima vittoria che dà morale in vista della prossima partita, dove in casa verrà ospitato il novellino Kaggi. Oggi, intanto, non possiamo che goderci un CUS “Di Bella” speranza.

Formazione CUS (4-5-1): 1 Battaglia; 2 Russo, 4 Iacopino, 5 Occhipinti, 3 Arena; 11 Singh, 7 Vinci, 6 Lombardo, 8 Fiorello, 10 Creazzo; 9 Di Bella , 12 Bruno, 13 Carbone, 14 Tiano, 15 Monterosso, Lo Voi, 17 La Torre, 18 Caputo.

Mirko Burrascano 

L’Arte di essere fragili: il libro della settimana!

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Alessandro D’Avenia ci accompagna in un viaggio alla riscoperta di un autore molto spesso etichettato come “sfigato”, non è stato facile per il prof. rinnovare questa etichetta in “tendente all’infinito”.

Ma partiamo dall’inizio: lo scrittore, un semplice professore nonché autore di Bianca come il latte rossa come il sangue, Cose che nessuno sa e Ciò che inferno non è,vuole ridare giustizia all’immagine di Giacomo Leopardi, poeta cercatore della felicità.

In questo libro Alessandro si rivolge direttamente al suo amico Giacomo chiedendogli essenzialmente due cose: cosa vuol dire essere adolescenti e cosa rimane dentro di noi di questa età della vita.

Così viene rielaborato ogni suo scritto, principalmente lo Zimbaldone, per assistere alla creazione di un’immagine di Leopardi completamente diversa da quella che a scuola i nostri vecchi professori ci hanno reso.
“Solo chi vive il suo rapimento genera rapimenti e provoca destini”

Questo rapimento è spiegato proprio come una vocazione, non si tratta semplicemente di qualcosa di mistico o straordinario, ma ciò per cui “vale la pena vivere”, quello che ci tiene in piedi e ci fa andare sempre avanti spingendoci oltre ogni nostra possibilità.

mentre comunichi il dolore, senza saperlo lo ripari. L’universo non è tenuto a essere bello, eppure lo è. E così i tuoi versi, nonostante la tenebra. In un tramonto della luna tu descrivi una delle tue albe più belle, proprio perché desiderio di luce in una notte di tenebra, e quella luce che torna è meta e ragione per il viandante, perché la bellezza non ha ragione, ma dà ragione”

Ormai viviamo in un’epoca in cui non basta avere un sogno, ma avere tutto pronto ancor prima di iniziare, quando invece a Leopardi è bastato vedere una primavera per capire cosa ci sta a fare al mondo!

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Nel 1817 aveva soli 19 anni, quando mandò una lettera a Pietro Giordani, uno degli intellettuali più famosi dell’epoca, il quali gli consigliò di dedicarsi alla prosa per vent’anni prima di passare alla poesia (e menomale che Leopardi, dal canto suo, non gli diede ascolto).

Ma qui non si vuole parlare unicamente di Leopardi ma anche degli adolescenti, i quali non hanno semplicemente domande, essi sono domande, come scrive D’Avenia, eppure non si può consegnare una risposta facile, così come insegna Leopardi è importante abbracciare la terra dei forse, accettare la vita sia con i successi che con i fallimenti, con tutte le vittorie e con tutte le sconfitte.

Non trovavo soluzioni perché non ce n’erano, ma tu, Giacomo, mi hai fatto capire che la soluzione è dentro la vita stessa e non fuori di essa: aprirsi al dolore e abitarlo, come una delle stanze del nostro cuore”.

Consigliato a chi è affamato di vita e di infinito, a chi lotta per le proprie aspirazioni e a chi è alla ricerca di un compagno in questo viaggio esistenziale.

Dalle inquietudini dell’adolescenza, si passa attraverso le prove della maturità, per poi finalmente credere in sé stessi, imparando che essere fragili non è una debolezza ma un punto fermo in un’epoca che ci vuole perfetti .

Serena Votano

Cus Sport: Bene le ragazze del basket. Sconfitte le ragazze della pallavolo

Prosegue a ritmi serrati la corsa del CUS Unime, che si aggiudica a domicilio anche la terza giornata del campionato di basket serie b femminile, superando la Lazùr Catania con il finale di 64-35. Al PalaArcidiacono di Catania, in una partita contraddistinta da numerose assenze da entrambe le parti (Raffaele tra le universitarie, Hristova, Cutugno e Licciardello per le locali), la Lazùr regge il confronto per sei minuti (8-6); poi, a cavallo tra prima e seconda frazione di gioco, Grillo e compagne piazzano un parziale di 12-0 che indirizza il confronto in modo definitive. Complice anche la mancanza della bulgara Hristova tra le padrone di casa, le lunghe peloritane conquistano tanti rimbalzi in attacco (Cascio 7) e, nella seconda parte dell’incontro, il CUS Unime riesce a prendere il largo in scioltezza, con Borgia particolarmente in evidenza. Mara Buzzanca ne approfitta, dunque, per far ruotare tutto il roster, festeggiando anche il ritorno alle competizioni della classe ‘99 Giulia Rabe, senza permettere alle etnee di accorciare il divario, che arriva a sfiorare I trenta punti di divario nel conteggio finale.

Con un secco 3-0 in casa della Nigithor Volley di Santo Stefano di Camastra arriva la prima netta sconfitta nel campionato di serie c per le giovani pallavoliste del CUS Unime. Al Palaceramica le atlete universitarie partono con il piede sbagliato e non riescono più a riprendere il match, nonostante un terzo set combattuto in maniera grintosa e conquistato con fatica, con un 27-25 finale, dalle atlete di casa. Nel primo set la Nigithor parte con il piglio giusto: le padrone di casa scendono in campo in maniera disinvolta ed affidandosi alle due attaccanti di punta, Pipitone e Prinzivalli, riescono a chiudere senza molti patemi il primo gioco dell’incontro, con un 25-15 finale. Le ragazze allenate dal mister Leandri riescono a trovare un po’ di lucidità nel secondo set, quando riescono a sostenere il ritmo delle avversarie fino al 13 pari, cedendo nella seconda parte del set a causa di una ricezione da rivedere (25-18). La partita si “riscalda” solo nel terzo set, quando si possono gustare le azioni più lunghe ed i momenti più belli della partita grazie ad una maggiore grinta con la quale le cussine tornano in campo, riducendo gli errori in attacco e prendendo le giuste misure in difesa. Si procede punto a punto ed il set viene deciso e conquistato dalla Nigithor con il finale di 27-25.

Le universitarie, adesso, sono chiamate ad un pronto riscatto già nel prossimo incontro, da programma sabato prossimo, 12 novembre, al PalaNebiolo contro la Polisportiva Nino Romano.

Piero Genovese

Moonlight: un film da non perdere

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Negli ultimi anni l’industria cinematografica e televisiva ha avuto come tema ricorrente la questione di genere e la comunità LGBT. Pochi film però sono stati così delicatamente incisivi e toccanti come “Moonlight”, film di apertura dei festival di Telluride e Roma di quest’anno, è stato proiettato anche al NYFF, al TIFF e al BFI di Londra.

Seconda opera di Berry Jenkins racconta la vita di un ragazzino di colore nei bassifondi di Miami e l’accettazione della sua sessualità.

Strutturato in tre capitoli, per tre fasce di età, denominati col nome con cui Chiron si fa chiamare o viene chiamato. Da piccolo Chiron attira l’attenzione di uno spacciatore (interpretato da Mahershala Ali il cui nome non vi dirà nulla ma che avete visto in molti film e tv series fra cui House of cards nei panni di Remy Danton, l’avvocato che diventa capo dello staff di Underwood) che , insieme alla moglie (la cantante Janelle Monae) lo accoglie in casa, e sopperisce alla figura paterna.

I bulli che lo perseguitano fin da piccolo lo faranno diventare un’ altra persona da adulto. O forse sarà una semplice corazza. Chiron è una persona taciturna, quasi muto, sensibilissimo e timido. Il mare dietro quello sguardo profondissimo. La spiaggia e il mare: i luoghi in cui è libero di essere se stesso.

E’ un film necessario per l’America dopo la strage di Orlando e per gli spettatori di tutto il mondo, perché racconta la battaglia interiore ed esteriore di un ragazzo di colore , sessualità e bullismo. Delicato e prorompente, non scade mai nel cliché. Jenkins ha una visione unica e mai vista fino ad ora , permette agli spettatori di riflettere sulle ferite visibili ed invisibili dell’altro, argomento che probabilmente non aveva mai sfiorato la loro mente.

Insomma è un’opera da non perdere.

Arianna De Arcangelis

Pallavolo Femminile – Il CUS Unime chiude il girone di Coppa Sicilia superando il Messina Volley

Nella terza gara del girone H di Coppa Sicilia il CUS Unime si aggiudica a domicilio, con il risultato finale di 3-1, il derby con il Messina Volley e chiude il girone con un’incoraggiante vittoria, la seconda consecutiva dopo la vittoria dell’altro derby contro il Mondo Giovane. Risultato certamente di buon auspicio per le cussine in vista dell’esordio in campionato, previsto sabato 29 ottobre al PalaNebiolo.

Per quanto concerne la partita, partono male le ragazze cussine allenate da Valentina Leandri, che scendono in campo con poca grinta e determinazione, permettendo, cosi, alle giovanissime avversarie di chiudere il set con un largo vantaggio (25-15), complice anche la buona prestazione in battuta del posto quattro Giulia Mondello. Ma la musica cambia già nel secondo set, quando le universitarie ritornano in campo decise a portare a casa i tre punti. Molta lucidità in difesa e tanta determinazione in attacco fanno in modo che i successivi tre sets saranno esclusivamente di marca universitaria (14-25, 14-25, 12-5).

“È stata una partita – commenta Mister Leandri – che mi ha dato modo di provare diverse soluzioni di gioco e testare nuovi schemi d’attacco messi a punto in queste prime settimane di allenamento. Sicuramente, oltre al risultato, ho avuto dei segnali positivi in vista dell’imminente esordio in Serie C”.

Prossimo appuntamento per il CUS Unime previsto sabato 29 ottobre, ore 19:00, presso il PalaNebiolo: le universitarie affronteranno la Saracena Volley nel primo turno del campionato di serie c.

Le Formazioni:

Messina Volley: Allenatore: Mondello, Sorbara, Pilato, D’amico, Marra, Salimbene, Biancuzzo, De

Luca, De Francesco, Mento (K), Giardina (L1), Bonfiglio (L2). Allenatore: Cacopardo D.

CUS Unime: Maisano, D’arrigo, Migale, Pace, Giannetto, Venuto (K), Chiofalo, Arena, Alibrandi,

Sgambati, Gambadoro, Currò (L1), Giglio (L2). Allenatore: Leandri V.

Piero Genovese

Notte bianca dello Sport: la terza edizione tra tornei e musica

Si è conclusa anche la III edizione della Notte Bianca dello Sport Universitario, manifestazione sportiva organizzata dal CUS Unime e dall’Università di Messina . All’evento, che si è svolto alla Cittadella Sportiva sin dalle prime ore del pomeriggio di venerdi 14 ottobre, hanno partecipato oltre 150 studenti, che si sono “sfidati” nei tornei sportivi di basket 3vs3 e calcio a 5. Superate le 400 presenze. Molte le persone che hanno preso parte alle prove libere ed alle dimostrazioni proposte dal Centro Universitario Sportivo nelle varie discipline in programma per questa stagione.

Nel corso della serata ampia attenzione è stata posta sul tema della lotta alla sclerosi
multipla e dell’ecosostenibilità, grazie alla presenza dei volontari dell’Aism e dell’associazione Futuro Ecosostenibile.

Terminati i tornei e le attività sportive, dunque, i numeri si sono alzati ulteriormente per la parte conclusiva della manifestazione, iniziata con un’esibizione di bollywood ed una di break dance, per poi proseguire con l’intervento del Presidente del CUS Unime, Nino Micali, il quale ha sottolineato l’enorme soddisfazione per la bella riuscita della manifestazione.

La serata, poi, è proseguita con la presentazione di alcune delle prime squadre cussine (calcio, basket, pallavolo, softball, hockey e pallanuoto) e con la premiazione dei vincitori dei tornei.

Per il basket 3vs3 hanno vinto il torneo i NBM, secondi i Narcos e terzi classificati i Papardo Raptors. Per il calcio a 5 primi classificati sono stati i ragazzi del team A.C. Picchia, mentre secondi si sono classificati i ragazzi proprio del CUS Unime.

Ospite d’onore per la premiazione Alessandro Parisi, nuovo innesto, tra l’altro, del settore calcio cussino.

Il momento dedicato alla musica ha visto come protagonista Luca Dirisio che ha condiviso il palco con il giovane cantante messinese Marco Germanotta.

Una manifestazione, dunque, che anche nella sua terza edizione registra numeri importanti, riusce anche a migliorarsi rispetto alla precedente edizione e si spera che l’anno prossimo i numeri delle presenze sia ancora più alto.

Piero Genovese