Elsa Messina e il SISM in una conferenza sulle mutilazioni genitali Femminili

Sabato 30 marzo 2019. Aula Magna Padiglione NI del Policlino «G. Martino» di Messina. Ore 9.30. Elsa Messina & il SISM (Segretariato Italiano Studenti in Medicina) hanno affrontato una conferenza su un tema delicato: Mutilazioni Genitali Femminili.

Hanno detto un fermo “NO” ad una pratica che, con gli spostamenti migratori, ormai non riguarda solo i Paesi di origine ma anche l’Occidente, l’Europa e quindi l’Italia.

Nonostante i risultati raggiunti dal 2008 ad oggi in molti paesi africani, dell’Asia e del Medio Oriente, anche attraverso il varo di legislazioni nazionali che hanno messo al bando ogni tipo di mutilazione genitale, migliaia di bambine e ragazze ogni anno corrono il rischio di essere sottoposte a questa pratica che lascia segni fisici e psichici spesso indelebili. È un atto violento che causa infezioni, malattie, complicanze durante il parto e in alcuni casi mette a rischio anche la vita.

Una pratica che fino ad appena 25 anni fa, ossia fino alla Conferenza di Vienna del 1993, non era ancora riconosciuta universalmente come una violazione dei diritti umani. Mutilazioni, di cui oggi oltre 200 milioni  sono ancora vittima tante donne e tante bambine in tutto il mondo e che ne stanno soffrendo le drammatiche conseguenze.

La conferenza aperta a tutti gli studenti dell’Ateneo e alla cittadinanza ha riconosciuto 0,25 CFU agli studenti del Dipartimento di Giurisprudenza presso UNIME.

Durante il convegno si sono alternati i seguenti relatori: Prof. Onofrio Triolo, direttore unità operativa complessa di ginecologia e ostetricia; Prof.ssa Carmela Panella, ordinario di diritto internazionale; Prof.ssa Maria Teresa Collica, Ricercatrice e docente di diritto penale; Dott.ssa Serena Scurria,
sssegnista di ricerca presso il dipartimento di Scienze Biomediche, odontoiatriche e delle immagini morfologiche e funzionali; Dott.ssa Costanza Matafù, mediatrice linguistico-culturale. Esperta di violenza di genere nei Paesi Arabi.

Hanno evidenziato che le mutilazioni genitali femminili sono praticate soprattutto in paesi prevalentemente dominati dagli uomini, dove le donne faticano a raggiungere posizioni di spicco e sono generalmente relegate in casa. In questi paesi, il movente religioso e/o culturale si associa alla pressione sociale riguardante la pratica di questa forma di circoncisione femminile. Escluso il motivo religioso, alcuni studiosi, sono propensi a interpretare l’esistenza di queste pratiche come una forma di controllo sociale di donne e ragazze che vivono all’interno di società prevalentemente patriarcali, dove il loro ruolo si riduce a quello di mogli e madri. Spesso queste pratiche vengono giustificate dietro il cosiddetto “relativismo culturale”, secondo il quale è sbagliato imporre idee occidentali volte all’abolizione di queste pratiche strettamente legate alla cultura e alle tradizioni delle popolazioni che le praticano e che solo dai paesi “occidentali” sono definite come violazioni di diritti umani ma sono semplicemente il risultato di:

“Un misto di ignoranza, desiderio di potere e controllo sulla sessualità femminile, uso distorto e malevolo delle scritture e delle interpretazioni religiose fanno di questa pratica una manifestazione dell’odio contro il corpo delle donne e la loro autonomia: dare sostegno a chi le combatte è anche lottare contro una delle forme più orrende di dominio patriarcale che ancora abitano il mondo contemporaneo.”

Gabriella Parasiliti Collazzo

Convegno su psicologia e psicopatologia della maschera

Martedì 2 aprile dalle ore 8.30 alle 12.30, presso l’Aula Magna dell’Aulario di via Pietro Castelli, il Cospecs e il dipartimento di Biomorf organizzano un convegno di studi dal titolo “Psicologia e Psicopatologia della Maschera”.
Ai saluti istituzionali seguirà il dibattito introdotto dal prof. S. Settineri.
Relazioneranno: P. Perconti, R. Vilardo, G. F. La Torre, M.C. Martinelli, E. M. Merlo. e F. Frisone.
La maschera in psicologia rappresenta un medium tra mondo esterno e mondo interno. In tal modo regola le relazioni sia con gli oggetti esterni (relazioni interpersonali) sia con gli oggetti interni (rappresentazioni). Conosciuta o sconosciuta, la maschera favorisce l’adattamento in chiave dimensionale, se troppo utilizzata determina l’inautenticità invece se poco determinata rivela al mondo esterno quello che allo stesso dovrebbe restare celato, proprio per questo gli estremi dimensionali della maschera possono essere oggetto di psicopatologia.

Programma:
– Saluti delle Autorità Accademiche
– Introduzione (prof. S.Settineri)
– “Visi e Facce “ (prof. P. Perconti)
– “Contesto ambientale e politica museale: il Polo Regionale delle isole Eolie (dott. R.Vilardo)
– Le maschere teatrali e il culto di Dioniso a Lipari ( prof. G. F. La Torre)
– La collezione delle maschere del Museo Archeologico “Luigi Bernabò Brea” a Lipari (dottssa. M.C. Martinelli)
– La fobia adolescenziale come “oggetto” maschera (dott. E. M. Merlo)
– Maschera come epifenomeno del complesso in psicoterapia ( dott. F. Frisone, prof. S. Settineri)

Studenti e trasporto pubblico: quale futuro?

Un convegno dal titolo “Progetti di trasporto integrato urbano ed extraurbano – Sistema di mobilità per l’Università di Messina” è stato organizzato ieri mattina, dalla CISL Ateneo di Messina, con la collaborazione del Centro Universitario di Studi sui Trasporti e con il patrocinio dell’Ordine degli Ingegneri di Messina. L’incontro si è svolto presso l’aula Senato del Rettorato, ed è stato moderato dal segretario generale della CISL di Messina, Tonino Genovese. Presente il Magnifico Rettore, Pietro Navarra, che ha dichiarato:” Il tema di questo seminario è molto importante per il funzionamento del nostro ateneo, il quale ha una distribuzione articolata in quattro diversi poli, e ha bisogno di collegamenti con la Calabria e con il territorio provinciale”. “La nostra – ha aggiunto Navarra – è una delle poche università che investono risorse del proprio bilancio per collegare i poli con i mezzi pubblici”. L’ing. Santi Trovato, presidente dell’Ordine degli Ingegneri, concordando con il Rettore, ha affermato che bisogna riconoscere gli sforzi che l’ateneo sta facendo, investendo energie e competenze in tale ambito. “Rendere Messina una città universitaria – ha aggiunto il Direttore Generale Francesco De Domenico – rappresenta un sogno, ma deve essere anche un obiettivo che dobbiamo raggiungere”. I motivi dell’organizzazione di tale incontro sono stati invece illustrati dal dott. Maurizio Fallico, segretario provinciale della Fed. CISL Università di Messina, che ha evidenziato la necessità di superare una storica criticità del proprio sindacato, cioè quella di ignorare i problemi relativi al mondo degli studenti, che rappresentano il futuro della città di Messina. Una novità significativa riguardo i trasporti è stata annunciata dalla prof.ssa Adele Marino, Mobility Manager dell’Unime, che ha dichiarato che la scorsa settimana è stata firmata una convenzione con i taxi, la quale prevedrà delle tariffe agevolate per percorsi determinati e per un uso collettivo di tali mezzi. Sarà inoltre introdotto il servizio di Bikesharing con pedalata assistita, ed i poli universitari saranno collegati con delle stazioni di ricarica. Tra i relatori anche l’Assessore alla Mobilità Gaetano Cacciola, che ha fatto un riepilogo dei progressi, che negli ultimi due anni, sono stati fatti all’interno del settore del trasporto pubblico, che è stato potenziato e migliorato moltissimo rispetto al passato. Spazio è stato dato anche alla voce degli studenti grazie alla presenza di Arianna Crea, Rappresentante in seno al Senato Accademico dell’Università degli studi di Messina. “L’organizzazione dell’attività didattica – ha dichiarato la sig.na Crea – dovrebbe tenere conto delle esigenze dei pendolari, ed il calendario delle lezioni dovrebbe essere razionalizzato in base a tali necessità”. “Per questo – ha continuato – chiediamo che molte aziende che al momento non le prevedono, garantiscano agevolazioni per gli studenti, creino dei sistemi di biglietti integrati e abbonamenti gratuiti per chi rientra nelle fasce più basse”. Nel corso del convegno sono intervenuti anche il prof. Eugenio Guglielmino, prorettore per i Servizi degli Studenti, il prof. Pietro Perconti, Prorettore alla didattica, il prof. Dario Bruneo, docente dell’Università di Messina in Sistemi Embedded ed il dott. Giovanni Foti, Direttore Generale dell’ATM.

 
Valentina Campo