Giovanna Botteri sarà ospite alla Cerimonia di consegna diplomi a Taormina

Come ormai di consueto dal 2016, il Teatro Antico di Taormina ospiterà la Cerimonia di Consegna dei Diplomi di Laurea dell’Università di Messina. L’evento si svolgerà martedì 23 luglio a partire dalle ore 20:15, e vedrà la partecipazione di circa 4 mila persone fra studenti, accompagnatori, docenti e personale tecnico amministrativo.

Un’ospite d’eccezione: Giovanna Botteri

Ospite d’onore sarà la giornalista Giovanna Botteri, che ha deciso di porre fine alla sua lunga carriera, arricchita da corrispondenze e programmi di approfondimento. Figlia del giornalista Guido Botteri, ex direttore della sede Rai Friuli-Venezia Giulia, Giovanna Botteri è nata a Trieste il 14 giugno 1957. Laureatasi in filosofia con il massimo dei voti all’Università degli Studi di Trieste, Giovanna Botteri inizia la sua carriera giornalistica nella realtà locale, collaborando dapprima per “Il Piccolo”, poi per “L’Alto Adige”. Ma è alla RAI che ha legato la sua carriera professionale, a partire dal 1985. Proprio per conto della RAI, Giovanna Botteri ha intrapreso la carriera da inviata speciale al seguito dei più importanti avvenimenti internazionali.

Inviata per il mondo: la carriera di Giovanna Botteri

Tra le vicende seguite dalla Botteri sono annoverate il crollo dell’Unione Sovietica e l’inizio della guerra nella ex Jugoslavia, entrambe nel 1991. Sempre nelle vesti di inviata speciale, Botteri ha seguito le vicende della guerra in Bosnia. Nella Sarajevo assediata, infatti, la giornalista ha filmato l’incendio della Biblioteca Nazionale, la strage del pane, il Massacro di Markale e di Srebrenica. Ha inoltre firmato in esclusiva mondiale l’inizio dei bombardamenti su Baghdad (Iraq) e il successivo arrivo dei carri armati statunitensi. Dal 2007 al 2019 è stata corrispondente della RAI dagli Stati Uniti, seguendo gli avvenimenti della campagna elettorale che ha portato all’elezione di Barack Obama nel 2008. È anche stata corrispondente RAI dalla Cina, tra il 2019 e il 2021, occupandosi delle vicende connesse alla pandemia da COVID-19.  Dal dicembre 2021 è stata corrispondente-responsabile presso l’ufficio di Parigi per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi dalla Francia.

I riconoscimenti ottenuti

Durante la sua carriera giornalistica, Giovanna Botteri ha ottenuto vari riconoscimenti per la sua attività giornalistica ed i suoi reportage. Tra il 2000 e 2003 è insignita due volte del Premio Ilaria Alpi e una del Premio Hemingway. Nel 2004 ha ottenuto il Premio Saint Vincent, mentre nel 2006 il Premio Maria Grazia Cutuli. Altri riconoscimenti ottenuti dall’inviata sono il Premio speciale Luchetta alla carriera (2015) e il Premio Columbus per la Cultura (2023). Ultimi ma non per importanza, infine, sono il Premio Marisa Bellisario e il Premio Donatella Raffai, ottenuti dalla giornalista nel 2024.

Antonino Nicolò

In esclusiva Carlo Freccero: “Unitevi, siate autentici, costruitevi la vostra identità”

Carlo Freccero, consigliere di amministrazione della Rai e già direttore di Rai2 e Rai4, è stato ospite d’onore alla Cerimonia di Consegna dei Diplomi, nella cornice del Teatro Antico di Taormina il 24 luglio. Freccero ha rivolto i suoi auguri ai neo laureati dell’Ateneo peloritano e prima di volare verso altri lidi, ci ha concesso una interessante intervista in cui abbiamo parlato di comunicazione, fake news e medium emergenti.

C’è in atto una manipolazione dei poteri forti sui medium emergenti, ad esempio la rete?

Assolutamente si, ma d’altra parte è normale, i media si rivolgono alle masse, a una moltitudine di persone,è connaturale in qualche modo che la manipolazione sia insita. Il problema è essere capaci di decriptarla, ed è questo il nostro compito: credo che la rete abbia tutti gli anticorpi per poter fare cose. È sempre un corpo a corpo con i medium, ricordatevelo, all’inizio essi sono delle fate, poi diventano delle streghe: è importante saper gestire e decifrare questa trasformazione.

Qual è il ruolo della televisione di Stato dei nativi digitali sempre di più attratti dai “new media”?

Domanda molto interessante, a me particolarmente vicina perché io ho creato Rai 4, la prima rete digitale, free (come voi ben sapete) rivolta ad un pubblico che non ha memoria storica della Rai, bensì si rivolge ai millennials, tant’è che abbiamo fatto in modo di programmare fantasy, sci-fi, fantascienza…

E Giulia le è grata perché una delle sue serie preferite è Doctor who ed in italia si vede solo su Rai 4!

Esattamente, sono io che l’ho importato, e a riguardo non vedo l’ora di vedere la nuova protagonista in azione. Benissimo, e proprio in questo modo la Rai ha il compito di rivolgersi a tutti i pubblici, con attenzione particolare verso i millennials (ndr tutti i nati tra il 1979 e il 2000). Insomma, è importante fornire un’offerta di fiction adeguata (che la fiction di Rai 1 non ha nulla a che vedere con la fiction dei millennials) e rinnovarsi sempre parallelamente alla crescita e all’evoluzione del pubblico.

Nell’era delle fake news, generata dalla rete, come può la televisione tradizionale acquisire maggiore credibilità rispetto al web?

Innanzitutto le fake news esistono da tempi immemori, ci sono sempre state. È vero che con il digitale l’immagine può essere corretta, completamente modificata anche, ed è una forma di realtà definitiva. Però c’è da dire che chi crea fake news generalmente ha il potere. È un discorso molto ampio, difficile da concentrare in un’intervista! (siete proprio arguti voi eh? * ridendo *). Quello che posso dire riguardo l’analisi dei media, adesso è fondamentale per creare un spettatore critico e consapevole, non più contemplativo ma che possa in qualche modo decriptare tutto quanto.

Qual è il consiglio che lei da ai giovani giornalisti o ai futuri fotoreporter? A chi vuole intraprendere una carriera nell’ambito della comunicazione di massa.

Come il vostro giornale è online, il digitale è l’ibridazione di tutti quanti i media, quando non esiste più una preminenza della stampa, della tv o della radio, tutti i media interagiscono ed è molto importante perché crea un universo unico. Penso, sfortunatamente, che il lavoro intellettuale è deprezzato, e chi vince è la firma, il testimonial. Credo sia fondamentale che voi creiate tra di voi delle cooperative e in qualche modo dare visibilità a notizie che i media mainstream (stampa, tv, ecc) non danno: tutto questo mondo è dominato dalle grandi firme, e poter dar voce a ciò che viene nascosto, che viene scartato per puri fini economici. Unitevi, siate autentici, costruitevi la vostra identità.

Giulia Greco, Alessio Gugliotta