CUS calcio: tra sofferenza ed equilibrio

L’ultima giornata del girone d’andata vede affrontarsi Cus Unime e FaSport, che, oltre ad essere un sentito derby locale, rappresenta anche il big match di classifica. La delicata sfida è diretta dal Sig. Garzo di Messina, che ha l’impegnativo compito di tenere in pugno una partita dal clima teso e nervoso e dove la posta in palio è troppo alta per entrambi.
Il fischio d’inizio è alle 16,30, di domenica 29 gennaio, al N. Bonanno.

In tutto il primo tempo regnerà un sostanziale equilibrio, ma non mancano le occasioni da entrambe i lati: ci prova subito Tavilla per la FaSport, ma la traversa salva gli universitari. Il Cus risponde due volte con Di Bella, ma le sue conclusioni sono imprecise e il punteggio non si sblocca. Alla mezz’ora servono i migliori riflessi di Battaglia per evitare il vantaggio ospite su un’interessante girata di Zoumir. L’ultimo colpo del “botta e risposta” dei primi (e tutto sommato piacevoli) 45 minuti è opera di Insana, ma anch’egli pecca d’imprecisione e il suo tentativo finisce a lato d’un soffio.

foto2-2Ad inizio secondo tempo la svolta: su una conclusione da lontano di Iamonte, apparentemente non irresistibile, l’estremo difensore ospite Geraci dimostra tutte le sue incertezze, respingendo debolmente il tiro e consegnando a Di Bella l’occasione per il tap-in vincente. L’attaccante del Cus non fallisce ed è 1-0.
Vantaggio che dura appena 10 minuti, infatti la FaSport trova il pari direttamente su punizione con un tiro forte e preciso di non poco ispirato Sorrenti. Uno pari e il match torna in un sostanziale e delicatissimo equilibrio, condito dal classico clima derby, ricco di sventatezza e distrazioni.
La FaSport tiene alto il pallino del gioco e fa dell’intensità sui contrasti la sua miglior arma; sarà infatti il Cus a soffrire maggiormente per tutto il resto del secondo tempo. Dopo il gol annullato a Sorrenti per discutibile scelta arbitrale, a prendersi la scena e gli applausi dei suoi sostenitori è Bruno, estremo difensore del Cus, subentrato a freddo al posto dell’infortunato Battaglia. Il numero 12 universitario si rende protagonista con due parate a dir poco decisive: la prima su Zoumir in uscita bassa e la seconda su Di Leo, salvando il risultato in entrambi i casi.

Il triplice fischio arriva dopo 4 minuti di recupero e a vincere è stato l’equilibrio fra due squadre che ci hanno provato ma senza, forse, quella necessaria tenacia per aggiudicarsi i 3 punti. Il Cus oggi ha superato l’ennesima prova, indispensabile per stare in vetta alla classifica, ossia quella di saper soffrire in una sfida sicuramente meno brillante delle ultime, ma dove comunque è riuscita ad ottenere un punto importante che continua a garantire il primato in solitaria.
Nella prossima partita, la prima del girone di ritorno, il Cus ospiterà, sempre al Bonanno, l’Arci Grazia (terza forza del campionato), in un match d’elevatissima valenza ai fini del campionato. Gli universitari avranno la possibilità di vendicarsi, dopo lo scivolone d’inizio stagione, proprio nella prima partita contro la squadra milazzese.

Formazione Cus (4-5-1):

1 Battaglia (73’, 12 Bruno); 2 D’Agostino, 4 Iacopino, 5 Occhipinti, 3 Arena; 11 Insana, 8 Iamonte (70’, 16 Nucera), 6 Lombardo, 7 Vinci (86’, 18 Caputo), 10 Creazzo (57’, 15 Monterosso); 9 Di Bella.

Panchina: 13 Rodà, 14 Tiano, 17 Condò. Allenatore: Smedile.

Classifica:

1. Cus Unime 23
2. Real Zancle 22
3. Arci Grazia 21
4. FaSport 19*
5. Sc Sicilia 18*
6. Ludica Lipari 18*
7. Stromboli 15*
8. Casalvecchio Siculo 14 *
9. Kaggi 12*
10. Malfa 6*
11. Città di Antillo 6
12. Cariddi 5

*Una partita in meno

Mirko Burrascano

L’infinito CUS spicca il volo

foto4Anno nuovo, classifica nuova. Nella prima giornata dell’anno solare 2017, il CUS UniMe Calcio spicca il volo, agganciando la vetta della classifica del campionato di Terza Categoria, vincendo 4-3 un infinito match casalingo contro la rivelazione Ludica Lipari. Con questa vittoria, adesso, la rappresentativa studentesca dell’Università di Messina si trova al comando della classifica in concomitanza del Real Zancle a quota 19 punti.

La nona giornata di campionato, disputata al Nicola Bonanno di Messina di domenica 15 gennaio alle 12:30 e arbitrata dal Sig. Paratore, offre pioggia di gol e di emozioni non indifferenti.

Nel primo tempo la gara si sblocca subito in favore dei padroni di casa: il Capitano Iacopino sfrutta una pregevole torre di Di Bella su palla inattiva e insacca la rete del vantaggio. Vantaggio che, però, dura appena 60 secondi. Un’indecisione difensiva, frutto di un equivoco di comunicazione tra portiere e difensori del CUS, offre la possibilità del pari alla Ludica Lipari dagli 11 metri. Dinnanzi a Bruno si presenta Omar Dady, che non sbaglia ed è 1-1.

foto3Nell’ultimissima occasione di un bel primo tempo, il CUS torna nuovamente in vantaggio. Meravigliosa conclusione al volo di Arena di prima intenzione che non lascia scampo al portiere eoliano. 2-1 e la prima frazione di gara si conclude così.

Quindici minuti più tardi riprende l’incontro e, mentre gli ospiti creano le più nette palle-gol, i padroni di casa trovano un quasi rassicurante terzo gol: discesa fulminea di Vinci sulla sinistra, palla a rimorchio per Di Bella, tiro e palo-gol, 3-1.

Il Lipari prova a non gettare la spugna e prova a restare aggrappata alla partita realizzando in maniera astuta il gol del 3-2 con Rosi che appoggia facilmente in rete. La tensione aumenta, la partita è in bilico e la posta in palio è troppo alta per rischiare da ambedue le parti, causando inevitabilmente eccessivo nervosismo in campo. Al minuto 85, una bella combinazione sull’asse Vinci-Insana-Creazzo manda in porta proprio quest’ultimo, che a tu per tu col portiere ospite non fallisce. 4-2!

foto2A nulla gioverà il gol (autore Marchionni) del finale 4-3 di un orgoglioso Lipari, il quale ha dimostrato di meritare l’alta posizione che occupa in classifica.

Una vittoria bellissima, figlia di un gruppo che come una fisarmonica si muove con sincronia e melodia dentro e fuori dal campo. Una vittoria importantissima, che, oltre alla vetta della classifica, regala al CUS anche maggiore consapevolezza dei propri mezzi e delle proprie forze.

Il sesto risultato utile consecutivo (5 vittorie e 1 pareggio) è un segnale a tutto il campionato e a tutte le compagini. Vincere aiuta a vincere. Appuntamento alla prossima settimana, quando il CUS sarà ospitato dal Città di Antillo.

 

 

Formazione CUS (4-5-1): Bruno 1; Arena 3, Iacopino 4, D’Agostino 5, Rodà 2;

Nucera 10, Iamonte 8, Tiano 6, Vinci 7, Insana 11; Di Bella 9.

Lo Voi 12, Russo 13, Lombardo 14, Cardella 15, Condò 16, Al Hunaiti 17, Creazzo 18.

 

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Pagelle:

BRUNO 7: Sette come i chili presi nelle feste natalizie, sette come i minuti che ci mette per recuperare una palla, sette come gli infarti che procura a tutti in ogni uscita, ma alla fine mette sicurezza quando serve pur mischiando qualche piccolo errore con una prestazione buona… MOVIOLA

 

Arena 7: Non ne vuole sapere di passare palla quando parte in progressione, ma poi ci mette la solita zampata che riporta in vantaggio il cus con un bel tiro al volo. Finché la prestazione regge e i gol arrivano può fare tutti i festini che vuole. Brutto il calcio di reazione che regala all’avversario meritandosi ampiamente il rosso, da non ripetere… GRAZIATO

 

Iacopino 8: Oggi capisce che serve il suo carattere per tirare su la squadra e tenerla viva, ma decide anche di metterci la testa e mettere la partita in discesa, dietro perfetto come sempre… CAPITANO QUELLO VERO

 

D’agostino 6,5: Da centrale soffre sempre, ma oggi è concentrato e lo si vede. Un po’ fuori posizione, ma tanti ottimi interventi e una parata di petto sul possibile 4-4 nel finale… HIGHLANDER

 

Rodà 6,5: Cartellino giallo, tibia del 7 avversario portata a casa, svirgolata comica… C’è tutto ciò che ci ricordavamo di lui nel ritorno in campo dopo 8 mesi per l’operazione subita… G.M.RANDELLATORE

 

Tiano 6,5: Crescita continua, carattere e buone geometrie, dialoga poco con i compagni ruolo ma tanti bei lanci e un tiro al volo che sfiora di poco la traversa . Scompare sul finale quando gli avversari provano a recuperare il risultato…GEOMETRA

Iamonte 6,5: Match di grande sofferenza per il ragazzo, poca corsa ma tanta grinta e tanto lavoro sporco. Spicca qualche lancio dei suoi ma oggi ha pensato più a spezzare il gioco e le sortite offensive avversarie… INCONTRISTA

Vinci 7: Inizia il suo match con il suo solito fuso orario di 20 minuti, ma quando entra in partita mette una marcia in più per il Cus. Due assist fondamentali per la vittoria, notevole il primo dopo una discesa sulla fascia… ALTRUISTA

 

Nucera 6,5: Partita di sacrificio, ma lui ce la mette tutta e corre , fino al 43esimo quando il “nuovo” ragazzo di casa Cus crolla al suolo in preda ai crampi… ALLENATI!

 

Insana 6: Con la testa fra le nuvole e poco presente per 70 minuti, entra nel match quando gli avversari si stancano e offre un delizioso assist per il gol di Creazzo. Può fare di meglio e lo sappiamo… IN AFTER

 

Di Bella 7: Calma piatta e un gol fatto in estrema serenità. Lotta come sempre, lotta anche con la maglietta che lo costringe a mettersi il ghiaccio nel gomito dopo essere caduto nello spogliatoio ancor prima di entrare in campo… BALOTELLI

 

Creazzo 7: Entra, segna e dedica il gol alla sua donna costretta e prendere pioggia e vento per il Cigno. Sfiora anche la doppietta ma un rimbalzo fasullo glielo nega. Tanta corsa, finché stremato non finisce la benzina… CIGNO BIANCO (come i capelli sporchi di fango)

 

Lombardo s.v.: Entra e come prima palla gli tocca una punizione. Fortunatamente la tira fuori sennò “chi lo sopportava più?”. Rischia la vita sotto le mani di uno Iacopino fuori di se in seguito ad una punizione battuta in modo folle in pieno recupero… IN PERICOLO

 

Condó 6,5: Pochi palloni per il rientrante attaccante in casa Cus, ma il suo compito era tenere la palla in avanti e ci riesce per 3/4 volte… DILIGENTE

 

Russo 6: Pochi minuti per sostituire lo psicopatico Arena, qualche sbavatura e qualche palla spazzata per come si deve. Troppi pochi minuti per il sombrero giornaliero, poi una brutta caduta e tanto dolore alla spalla… ACCIACCATO

 

La Rosa – Burrascano 8: In assenza di Mister Smedile per motivi personali, siedono loro due in panchina alla guida Cus. Soffrono uno accanto all’altro per 90 minuti, sorrisi e sguardi spaventati, ma vivono la situazione a pieno e pur non essendone costretti vivono la partita al 100% come se fossero in campo a lottare con tutti gli altri… Penso che gli tocchi un sentito… GRAZIE

Mirko Burrascano,Federico Cardella

CUS FORZA 4!

squadra

Ore 4:30 del mattino di domenica 18 dicembre, quando il sole deve ancora sorgere e freddo e vento dominano l’ambiente, ventuno ragazzi che rappresentano l’Università di Messina si preparano per la trasferta di Stromboli, ottava giornata del campionato di terza categoria, l’ultima prima della lunga sosta natalizia.

La giornata si preannuncia lunga e complessa. Ma andiamo con ordine. Alle ore 6,00, dopo una leggera colazione, si parte da Milazzo, nonostante le condizioni del mare non siano del tutto favorevoli. Eppure tra gli occhi dei ragazzi del CUS, ancora strapazzati dalla sveglia prematura, si riesce a percepire la grande voglia di giocare e vincere questa partita. Si parte!

Il viaggio è tra i meno augurabili di sempre: il forte mare nei pressi eoliani non permette ai ragazzi di riposare tranquillamente. Fortunatamente, però, una volta scesi dall’aliscafo (ore 7,30) si entra in clima pre-partita con la concentrazione a pieni giri.

La passeggiata per giungere al campo di gioco è bellissima. Il sole che accompagna una fredda domenica di dicembre sembra essere un segno del fato divino e l’aria che si respira è quella di una squadra consapevole della propria forza e dei propri mezzi, pronta a giocarsela con chiunque, in casa e fuori.

Dopo riconoscimenti, confronti e riscaldamenti di turno, l’arbitro Quartaronello di Messina dà il via a questo importantissimo match che potrebbe valere la vetta della classifica.

partita

Il primo tempo lascia tutti a bocca aperta: 0-3 in favore del CUS. Due gol di Arena che, sfruttando astutamente il sole che splende in faccia al portiere eoliano, disegna “da casa sua” due traiettorie più scomode che complicate ma che valgono il doppio vantaggio ospite. Il terzo gol, invece, lo timbra Iamonte che in un ruolo non propriamente suo, ovvero quello di punta centrale, mette tutta la sua impressionante forza per giungere su un pallone verticale e con un delicatissimo colpo sotto d’esterno piede insacca il tris gialloblù. Al termine dei primi 45 minuti lo Stromboli è letteralmente sotto shock e per il CUS invece è tutto molto bello, forse anche troppo.

Il pericolo infatti era dietro l’angolo. Inizio secondo tempo e, come prevedibile, i padroni di casa tirano fuori l’orgoglio facendo valere il fattore campo: 20 minuti per accorciare di ben due lunghezze il risultato. L’1-3 lo firma il capitano Lanza su rigore e il 2-3 viene realizzato da Di Natale in conclusione di un’azione manovrata palla a terra. La tensione si taglia col coltello. La partita che sembrava chiusa e archiviata già nel primo tempo si è totalmente ribaltata. I postumi del turbolento viaggio in aliscafo si fanno sentire tra gli universitari e qualcuno in campo chiede la sostituzione. La paura di farsi recuperare un triplo vantaggio tra le fila del CUS è tanta, proprio come la voglia di tentare l’impresa da parte dello Stromboli che spinge per tutto il secondo tempo alla ricerca del pari.

Allo scoccare del 90esimo minuto Vinci si procura un interessante calcio di punizione dalla trequarti e sarà lo stesso numero 7 gialloblù a regalarsi e regalare a tutta la squadra il gol del 2-4 che a pochi minuti dal termine mette più serenità tra gli ospiti, ipotecando questa vittoria. Tuttavia questo match non ne vuole sapere di terminare, infatti a 30 secondi dalla fine Utano si inventa un super gol a foglia morta che porta lo Stromboli sul punteggio di 3-4. Ma è troppo tardi per tentare un’ulteriore rimonta. La partita che sembrava infinita si conclude così, con il CUS che espugna l’isola vulcanica superando in classifica proprio lo Stromboli e piazzandosi in solitario al secondo posto in classifica, appena due punti dietro la capolista Real Zancle.

partenza

Il viaggio di ritorno da Stromboli in aliscafo è stato anche peggio dell’andata, quasi tre ore di turbolenze marine, ma tutto ciò non ha impedito al CUS Unime di festeggiare la terza vittoria consecutiva, come testimoniato nelle immagini.

vittoria

Adesso è tempo di festeggiamenti natalizi e il CUS non poteva farsi regalo più bello. Il 2017 è alle porte e sognare non costa nulla, i buoni propositi ci sono eccome, ma lasceremo il campo a parlare! Il campionato riprenderà il 15 gennaio, quando in casa verrà ospitata la Ludica Lipari, squadra che, anch’essa, viaggia tra le parti alti della classifica.

Auguri di buone feste in tinta gialloblù da parte di tutta la famiglia CUS Unime.

Formazione CUS (4-5-1): 1 Battglia; 2 D’Agostino, 4 Iacopino, 5 Occhipinti, 3 Arena; 11 Al Hunaiti, 7 Vinci, 10 Lombardo, 9 Fiorello, 6 Insana; 8 Iamonte.

12 Bruno, 13 Russo, 14 Smedile, 15 Costa, 16 Tiano, 17 Singh, 18 Cardella.

Mirko Burrascano

CUS Di Bella speranza!

15388635_10211491726273882_1275348914_oL’anticipo della sesta giornata del campionato di terza categoria di Messina vede affrontarsi Casalvecchio e Cus Unime nel campo di Santa Teresa alle ore 14,30 di sabato 3 dicembre. I ragazzi della squadra universitaria arrivano a questa partita con la giusta concentrazione, dopo una settimana di precisi e attenti allenamenti, ma non senza delle difficoltà tattiche, visti i molteplici infortuni che si sono susseguiti nelle ultime uscite. Già dall’arrivo al campo di gioco, mister Smedile trasmette ai suoi quella grinta e quella determinazione per cercare di ottenere un risultato positivo in quella che si preannuncia una trasferta non poco problematica. Al fischio d’inizio la concentrazione è alta tra i ragazzi universitari. E il campo lo dimostra: trame di gioco ragionate e inserimenti tattici come studiato in settimana. Il punteggio si sblocca alla mezz’ora in favore del CUS, con una punizione magistrale di Lombardo che piazza la palla all’incrocio dove il portiere non può proprio arrivarci. 0 a 1, ma la partita è ancora lunga. Infatti, è la squadra di casa che prova a riagguantare il risultato, trascinata dal proprio Capitano, Crisafulli, il quale prima centra la traversa su punizione e poi trasforma il rigore, causato da un ingenuo tocco di mano di Creazzo (ammonito), che vale il pari proprio allo scadere della prima frazione di gara.

Il secondo tempo comincia nel peggiore dei modi per gli universitari: espulso Creazzo per somma d’ammonizioni e successivamente è proprio mister Smedile ad essere allontanato dal campo dall’arbitro per eccessiva foga. I padroni di casa prendono coraggio e con l’uomo in più sfiorano più volte il vantaggio, ma un attento Battaglia e un superlativo Iacopino, negano loro questa possibilità. Ed è proprio quest’ultimo, Capitano del CUS, a prendere letteralmente la squadra per mano e da vero leader trasmette la necessaria tenacia a ognuno dei suoi compagni. Quando mancano 15’ al termine della partita, entrambe le squadre risultano provate dalla stanchezza e dall’esaurimento dei tatticismi. La partita, ancora in bilico, offre occasioni da un lato e dall’altro ma senza essere capitalizzate, tant’è che i due allenatori iniziano la routine delle sostituzioni per spezzare un po’ il ritmo. La paura di perdere questa partita è tanta, troppa. Il colpo di scena giunge nell’ultimo minuto del recupero concesso dal Sig. Frassica, quando su una verticalizzazione di Caputo di prima intenzione, il bomber Di Bella incorna la sua quinta marcatura stagionale anticipando il portiere avversario e regalando al CUS la prima vittoria esterna di questo campionato e la terza in totale. Punteggio finale 1-2, incontenibile la gioia dei ragazzi dell’UniMe, che ora vedono il primo posto della classifica distante appena 3 lunghezze. Un’importantissima vittoria che dà morale in vista della prossima partita, dove in casa verrà ospitato il novellino Kaggi. Oggi, intanto, non possiamo che goderci un CUS “Di Bella” speranza.

Formazione CUS (4-5-1): 1 Battaglia; 2 Russo, 4 Iacopino, 5 Occhipinti, 3 Arena; 11 Singh, 7 Vinci, 6 Lombardo, 8 Fiorello, 10 Creazzo; 9 Di Bella , 12 Bruno, 13 Carbone, 14 Tiano, 15 Monterosso, Lo Voi, 17 La Torre, 18 Caputo.

Mirko Burrascano 

Europei 2016: tu che tipo di Tifoso sei?

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            ‘’Non togliermi il pallone e non ti disturbo più, sono l’Italiano Medio… Nel blu dipinto di blu!’’

 

Una delle poche consolazioni di questi giorni, per studenti e lavoratori, sono i nostri Azzurri che ci danno un’ottima scusa per non fare quello che dovremmo fare. Come non potremmo mai non guardare gli Europei 2016? Ottimo spunto per noi di UniVersoMe, che abbiamo fatto un po’ di antropologia (o sociologia?) e scoperto i vari tipi di… Tifoso!

 

1-      L’Organizzatore: il primo posto se lo becca lui. LUI, lui che non ti lascia in pace MAI, che ha sempre un evento al quale invitarti, un candidato da sponsorizzarti, che al primo anno di corso fingeva di esserti amico scrivendoti:” come stai?”, per poi girarti il classico “Siete tutti invitati all’evento dell’anno’’ ed ora, dopo tutti questi anni, fa copia e incolla e basta, senza cuore, ti insegue dappertutto, è uno stalker di prima qualità. Pensi che, finalmente, con l’arrivo dell’estate e la fine dei corsi, sarai lasciato in pace e INVECE NO. Perché? PERCHE’ CI SONO GLI EUROPEI. Comincia ad invitarti 6 mesi prima, ti stalkerizza come mai nella sua vita, che nemmeno mentre era candidato per la presidenza degli stalker.  Alla ricerca di birre e maxi schermo, proiettori e dolby surround, si aggira come uno scemo per la location da lui scelta controllando costantemente che sia tutto a posto. Volete fare uno spuntino? Potete tagliare l’ansia che lo avvolge: vive con la costante paura che la linea si possa interrompere e che lui possa finire lapidato al pari di Maddalena. Si rilassa solo a partita finita e nemmeno il tempo di grattarsi una chiappa… Che ha già condiviso l’evento per la prossima.

 

2-      Il Mangione…: tutto sta per cominciare. L’eccitazione e l’ansia salgono a ritmo direttamente proporzionale. Ognuno occupa la postazione di sempre, secondo il classico rito scaramantico e lui, lui di certo non può mancare. Se avete deciso di seguire il big match da un comodo divano, solitamente “il mangione” occupa quello che possiamo definire il “centro campo”. Per intenderci, si posiziona strategicamente tra attacco e difesa e, con inserimenti degni del miglior terzino del mondo, affonda le mani in qualsiasi ciotola di pop-corn che gli capiti a tiro. Nemmeno il tempo del fischio d’inizio che lui si è già strafogato 3 pacchi di salatini, 4 hot dog e una scatola di gelati al cocco. Durante tutta la partita, solitamente è quello più silenzioso (nonostante abbia la bocca in costante movimento). Magari non è neanche uno di quei tifosi particolarmente affezionati, ma si sa che queste occasioni, per uno come lui, sono estremamente “ghiotte”. Il suo momento preferito, comunque, resta il post partita. Se l’incontro è finito bene, vi proporrà di festeggiare con una pizza. Se invece, il risultato non è stato dei migliori e di conseguenza nemmeno il vostro umore è dei migliori, niente panico: “Dai, giá che siamo insieme, andiamo a consolarci con una pizza!” (Insaziabile)

 

 

3-      …E l’Ubriacone: Lo avete letto il tipo sopra? Sì? Ecco, accanto a lui troviamo l’ubriacone. L’ubriacone che decide di sedersi nel posto accanto al bracciolo. O vicino il tavolino. Oppure direttamente a terra. Non gli importa, l’importante è che abbia qualcosa su cui poggiare la birra. A lui non interessa nulla del calcio. Beh, in realtà, anche se gli interessasse non cambierebbe molto. Arriva alla partita alticcio e se ne va che a malapena regge sulle gambe. Sbiascica parole per tutta la partita, ride per non si sa cosa, apre un’altra birra e se la butta addosso. Se c’è il goal, prova ad alzarsi in piedi insieme agli altri e cade rovinosamente a terra riuscendosi a rialzare solo a partita terminata.

 

4-      Lo Sfegatato: Ecco, se sai di appartenere a questa categoria, ci tengo a dirti una cosa: CALMATI. Se invece sei uno di quelli che amano godersi la partita in tranquillità, ma hai sciaguratamente un amico di tale categoria: CONDOGLIANZE. Lo sfegatato gode certamente di personalità policromatica: diciamo che in sua presenza, non ci si annoia. È quello che entra in clima pre partita, già il giorno precedente all’incontro. Conosce a memoria ogni coro della sua squadra e non si risparmia ad intonarli prima, durante e dopo il match. L’abbigliamento che predilige porta di certo i colori della sua squadra. È munito di bandiere, striscioni, vuvuzela e tanto, tantissimo entusiasmo. Una delle sue caratteristiche migliori è, senza dubbio, l’interazione col televisore. Per tutta la durata della partita, lo ritroverai appiccicato allo schermo mentre cerca di motivare la sua squadra con frasi degne del miglior mental coach. Ogni azione offensiva, corrisponde ad un principio di infarto. Ogni azione difensiva, invece, è un tripudio di preghiere ed invocazioni Divine.

 

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5-      Il Cinico: Arrivi a casa dei tuoi amici tutto contento, saluti, baci e abbracci. Girano voci debba venire anche Carlo, “ma carlo chi? il guastafeste?” ma tu non lo vedi, perciò ti dirigi tranquillo verso la cucina, ti prendi un salatino e ti siedi. Tutto d’un tratto un brivido ti percorre la schiena, il cibo e l’aria hanno un sapore diverso… Carlo è lì, accanto a te. Non ti saluta neanche “tanto sta sera perdiamo, io manco ci volevo venire”. Alla tua destra puoi ammirare l’esemplare san Tommaso, il più antipatico tra gli apostoli: ” se non vedo non credo”. Il cinico è quasi peggio di un possibile pessimista, guarda la partita con estrema freddezza, senza battere ciglio, per poi esordire ogni tanto con qualche frase che smonti lo spirito e la speranza del momento. Se la squadra dovesse vincere? Non sarebbe comunque contento ” tanto la prossima volta perdiamo, sicuro!”, ” sarebbe potuta andare meglio”. A fine partita, nel salutare il proprietario di casa proverai una punta di odio nei suoi confronti:” La prossima volta, se organizzi, non invitarlo.”

 

6-      L’Anti-Nazionale: tu sei seduta là, nelle scale del Rettorato, tutta contenta. Non vedi l’ora che parte l’inno di Mameli e sia fischiato il calcio di inizio. Speri nella vittoria della tua squadra perché sai che la sconfitta lascerà un bel po’ di amaro in bocca. Però, nonostante tutto, sai anche che è una scusa per ritrovarsi, per stare tutti insieme. E poi arriva il tuo amichetto. ED E’ MURATO IN FACCIA CHE NON SI SA COME FACCIA ANCORA A RESPIRARE. Viene a vedere la partita con un unico scopo: tifare per la squadra avversaria. Durante l’inno nemmeno si alza, ma applaude dopo l’inno della squadra avversaria. Ogni azione degli avversari lo senti ridacchiare, camaleontico tifa TUTTI tranne ITALIA. Mentre stai progettando un modo per farlo fuori e dentro ti cresce sempre di più la voglia di urlare ‘’VUOI STARE ZITTO?!’’, la tua squadra segna e ti ritrovi abbracciato a lui che esulta più di te. NO COMMENT. (Incoerente)

 

 

7-      Il Fidanzato: La sera prima, dopo aver organizzato tutto con i tuoi amici sul vostro gruppo whatsapp, ti sei addormentato con il sorriso. La mattina seguente, dopo esserti svegliato, gli uccellini cantavano e ti sei anche lavato! Senti che questo giorno è il tuo giorno e che nulla possa andare storto. Ma poi prendi il telefono ed iniziano le tue disgrazie: ” Amore, oggi mi va di uscire! “, è la tua fidanzata, dovresti rispondere, ma sei impietrito. La felicità l’hai vista letteralmente dissolversi nell’aree, come cenere al vento. Ma hai visualizzato da più di 10 minuti, perciò con il terrore addosso, rispondi: “Ma AMORE, c’è la partita sta sera”. Sono sicura che questa frase non vi suoni del tutto nuova. Quante litigate nate a causa di quella maledettissima risposta, a causa di quella maledettissima partita! Lei ti scrive raffiche di messaggi, inveisce contro di te e tu, volutamente, li ignori. Lì, accanto a te, ci sono i tuoi amici che ti danno man forte: ” ma che vuole? non le rispondere!”, il terrore iniziale sparisce, il tuo senso di colpa si scioglie come neve al sole, per poi piangere lacrime amare dopo. Perchè tu lo sai che seguiranno settimane intere di litigate. Ma poi, tu l’altro giorno hai aspettato un’ora fuori dai camerini di Zara, perciò pensi di avere una sola passione a cui neanche lei può farti rinunciare. E tu, fidanzata, che quella sera ti sentivi particolarmente bella, non c’è santo che tenga, tu, se c’è la partita, non conti nulla. Non pensare che se il tuo fidanzato avesse avuto qualche altra passione la situazione sarebbe stata diversa, quindi zitta e guardati la partita.

 

8-      Il Procastinatore: lo studente medio non si smentisce mai. Sa che deve studiare e lo sta anche facendo, poverino, sempre rinchiuso e gobbo sui libri, che manco Manzoni, senza nemmeno farsi una doccia. Solo una cosa non lo può far sentire in colpa: la partita. In mezzo ad altri studenti devastati, che si sono presi quei 90 minuti di libertà, non può sentirsi in colpa. Qualcuno si porta dietro gli appunti, consapevole che fa prendere loro solo un’ora d’aria. Ma va bene così, è felice, felice di fingere che non abbia l’esame domani. Torna a casa e piange, ma non perché la squadra ha perso: perché sa che verrà bocciato alla prima domanda.

 

9-      L’Allenatore: Schemi di gioco, scelte tecniche e tattiche, fomazioni e sostituzioni; se conosci alla perfezione tutte queste dinamiche, allora fai parte indubbiamente di questa categoria. L’allenatore è quello che non si limita a seguire la partita da spettatore, ma vive e commenta da vero conoscitore esperto. Che poi, se per te il calcio è semplicemente lo sport in cui tutti corrono dietro una palla, allora seguire una partita in sua presenza, sarà come leggere un libro scritto in arabo e sottosopra: assist, dribbling, carambola, contropiede, corner, cross, cucchiaio, fair play, off-side, pressing. Ne conosce talmente tante che ti risulterà difficile capire come sia finito a frequentare il corso di Medicina e Chirurgia e non stia allenando la Nazionale. Stargli dietro ad ogni azione ti risulterá talmente faticoso che, a un certo punto, la tua mente comincerà a proiettarlo nei corridoi di un ospedale con tanto di fischietto e cartellini, mentre organizza un 4-4-2 con i pazienti di geriatria.

 

10-   L’Ateo: tutto è cambiato intorno a te. Ti guardi intorno ma le strade sono deserte, non senti i tuoi amici da giorni e tuoi genitori non ti danno più il bacio della buona notte. Tutto procede a rallentatore. Avvicini un conoscente per capire cosa stia succedendo: “ma come non lo sai? C’è la partita!” e tu, con aria terrorizzata, cominci a correre senza mai voltarti indietro. Se evita come la peste i tifosi permanenti e momentanei, lui è l’ateo. Sono tutti imbambolati e non ne capisci il motivo:” ma che emozione può esserci a vedere dei tizi correre dietro un pallone?” e tutti ti guardano in cagnesco. Anche i tuoi genitori, che prima ti rimboccavano anche le coperte, non ti vogliono più. Preferiresti guardare un film delle gemelle Olsen piuttosto che la partita, e inveire contro i tifosi quando esultano esattamente come un vecchio inveisce, agitando il bastone, contro i bambini che giocano davanti casa sua:”Fuori dalla mia proprietà!!!”. Per ora l’unica soluzione, per te, è rinchiuderti in casa e non sentire nessuno, come se stessi vivendo un’apocalisse zombie.

 

Elena Anna Andronico

Elisia Lo Schiavo

Vanessa Munaò

Gli studenti UNIME cantano l’Inno di Mameli ed il video diventa subito virale

13461063_10209657417101954_624214479_oIn un afoso venerdì di giugno gli studenti dell’Università degli Studi di Messina si sono ritrovati nell’Aula Magna del Rettorato per sostenere gli Azzurri. L’incontro ,valido per la seconda giornata del gruppo E, ha visto l’Italia trionfare sulla Svezia per 1-0. Una grande affluenza di pubblico, più di 350 studenti accorsi per tifare i propri beniamini.

Poco prima dell’inizio del match gli studenti si sono ripresi nel cantare l’Inno di Mameli per poi condividere il video sui social. Immediatamente la loro “impresa” è stata ricondivisa dalla pagina Facebook ufficiale della “Serie A TIM”.

L’evento è stato organizzato dalle associazioni Ages, Archè, Articolo 21 , Atreju, Crono, Ermes, Figli di Ippocrate, Uninsieme, Zancle. Gli organizzatori dell’iniziativa invitano tutta la popolazione studentesca a partecipare al terzo incontro mercoledì 22 alle ore 21:00 presso la scalinata del rettorato.

Alessio Gugliotta

Economia 2, rimonta e batte la favorita Ingegneria

Non sono di certo mancate le emozioni nell’ultimo quarto di finale. Ad affrontarsi Economia 2 ed Ingegneria, entrambe posizionate seconde nei rispettivi gironi. I pronostici della vigilia vedono, però, la squadra di Ingegneria leggermente favorita vista l’alta qualità dei componenti della rosa e un cammino nella fase a gironi che l’ha vista sconfitta una sola volta. Dall’altro lato Economia 2, che nel girone è stata guidata dal suo bomber Alessi e che è riuscita a tenere un buon ritmo di vittorie, parte leggermente sfavorita.

L’inizio di partita sembra dare ragione ai pronostici. Ingegneria sembra scatenata e passa subito in vantaggio nei primi minuti andando avanti di 3 reti in poco tempo. Nonostante la partita sembrasse in discesa i ragazzi di Economia 2 non si danno per vinti e riescono alla fine del primo tempo ad accorciare le distanze e a sperare nella ripresa. Ripresa che consacra la rimonta di Economia 2 che raggiunge Ingegneria sul risultato di 3-3 grazie anche ad un grandissimo gol in mezza rovesciata di Alessi. La rimonta si completa qualche minuto dopo sempre grazie alla firma di Alessi. Ingegneria però non ci sta e trova il pareggio a pochi minuti dalla fine. A regalare la vittoria alla squadra di Economia 2 ci pensa un calcio di rigore negli attimi finali di partita e al triplice fischio può esplodere la festa per i ragazzi di Economia 2 che riescono nell’impresa di battere Ingegneria grazie ad una partita di cuore e continuando a crederci fino alla fine.

Tabellino (fonte: livinplay.com)

Economia 2 – Ingegneria  5-4

Economia 2: Bruno, Alessi, Ienco, Canturi, Amendola, Salvo, Poletti

Ingegneria: Alizzi, Barone, Gliliberti, Pergolizzi, Foti, Galletta, Gugliotta

Marcatori:

1° tempo 5’ Giliberti (Ing), 11’ Giliberti (Ing), 12’ Foti (Ing), 19’ Salvo (Eco2)

2° tempo 2’ Alessi (Eco2), 5’ Ienco (Eco2), 6’ Alessi (Eco2), 15’ Alizzi (Ing), 19’ Amendola (R) (Eco2)

Best of the match: Mirko Alessi

Nicola Ripepi

 

Infermieristica 1 vince il derby e vola in semifinale

I quarti di finale del torneo interdipartimentale entrano nel vivo ed è subito derby. Le due squadre di infermieristica si sono date battaglia ieri pomeriggio presso i campi di calcio del Cus, sotto un caldo asfissiante. In campo si è visto molto agonismo da parte di tutte e due le squadre che non si sono tirate indietro su nessun pallone, senza però rinunciare al fair play. A spuntarla sono stati i ragazzi di infermieristica 1 che, dopo un’ottima performance nei gironi, sono riusciti a battere anche i colleghi di infermieristica 2.

Infermieristica 2 che esce comunque a testa altissima dalla competizione e che ha patito anche la scarsità di uomini che hanno costretto la squadra a giocare tutta la partita con il quintetto base. Dall’altra parte i vincitori hanno dimostrato di essere un’ottima squadra e si candidano prepotentemente per la vittoria finale. Questo grazie ad un gruppo di ragazzi che può contare grande affiatamento e ottime individualità. Durante la partita, infatti, non è emerso un vero trascinatore ma la vittoria è stata ottenuta grazie ad un lavoro di squadra fatto di possesso palla, solidità difensiva e verticalizzazioni improvvise.

Tabellino (fonte: livinplay.com)

Infermieristica 1 – Infermieristica 2 10-2

Infermieristica 1: Mangano, Lombardo, Amodeo, Bisbano, Nicolò, Scarfone, Fernando

Infermieristica 2: Di Cataldo, Fucarino, Cascone, Costa, Margani

Marcatori:

1° tempo 8’ Nicolò (Inf1), 9’ Amodeo (Inf1), 11’ Lombardo (Inf1), 16’ Margani (Inf2), 17’ Scarfone (Inf1), 23’ Bisbano (Inf1)

2° tempo 2’ Costa (Inf2), 3’ Scarfone (Inf1), 4’ Scarfone (Inf1), 10’ Bisbano (Inf1), 17’ Nicolò (Inf1), 20’ Amodeo (Inf1)

Best of the match: Daniele Scarfone

Nicola Ripepi

University Football Cup 2016: Giurisprudenza1 vola in semifinale

Partita senza storia quella disputata presso il polo universitario sportivo tra Giurisprudenza1 e Farmacia, valida per l’accesso alle semifinali della University Football Cup 2016.

La partita vede subito la formazione di Farmacia pericolosa, me è bravo l’estremo difensore Parisi (Giurisprudenza1) a fermare l’azione. Ancora Farmacia a rendersi pericolosa poco dopo con Pandolfino, il cui diagonale però, finisce a lato. Dalla parte opposta Giurisprudenza1 sfortunata, con un palo preso da Messina a porta vuota. Latteri per Giurisprudenza prova in diagonale, ma la palla finisce out. Su rinvio sbagliato di Molonia (Farmacia), la palla giunge sui piedi di Lo Forti (Giurisprudenza1), la quale però, ricalcia la sfera addosso al portiere avversario. Dopo i ritmi tenuti alti, è proprio Lo Forti che fa passare in vantaggio i suoi in pieno contropiede. Farmacia non ci sta, prova la reazione, ma l’azione termina in un nulla di fatto. Dopo varie azioni da un lato e dall’altro, Giurisprudenza1 trova il raddoppio con Messina, bravo a trovare il 7 da fuori area. La partita vede poi il gol di Iraci che riporta sotto Farmacia.

Nella ripresa, è subito Giurisprudenza1 a farsi pericolosa, ma è Latteri (Farmacia), che trova il gol del pari 2-­2. Dopo il palo di Lo Forti, è Fragale che riporta Giurisprudenza in vantaggio (3­-2). Sugli sviluppi di un corner, è Colevita che allunga il parziale di 4­-2 per Farmacia1, che poco dopo con Messina, gol di tacco, trova anche il 5-­2. Lo scambio fra Messina e Colavita, dopo una traversa di Farmacia, chiude di fatto il match (6­-2) il punteggio. Sembra finita la gara ma farmacia ha ancora la forza di siglare altre due reti: entrambe siglate la Lo Forti. Nell’intermezzo però, arriva la rete di Farmacia, ma il Gol di Rifici serve solo per levare l’amaro di bocca.

In semifinale vola dunque Giurisprudenza, brava a non sprecare le occasioni avute. Farmacia invece, saluta il torneo con un pizzico di amaro in bocca, anche se alcune disattenzioni difensive le son costate care.

Pietro Genovese

 

CUS UniMe, We Sport ed UniVersoMe. Nasce la partnership in occasione dei tornei Interdipartimentali di calcio e basket

wesport1Già avviata dal mese di aprile, UniVersoMe (testata giornalistica universitaria dell’Ateneo peloritano), il Centro Universitario Sportivo di Messina e WeSport, Associazione Sportiva Dilettantistica specializzata nell’organizzazione e nell’approfondimento di eventi sportivi, consolidano la collaborazione per seguire i tornei Interdipartimentali di calcio e basket, organizzati dal Cus Unime.

Con il concludersi dei tornei, la partnership si consolida ancora di più. I ragazzi della testata giornalistica universitaria peloritana “UniVersoMe”, seguiranno, in modo diretto le due competizioni, grazie all’ausilio di WeSport, che, per l’occasione, fornirà con il supporto video, un contributo maggiore agli articoli.

Per il torneo di calcio, organizzato dal CUS in collaborazione con We Sport, si seguiranno Quarti di finale , Semifinali e Finale, quest’ultima prevista alla Cittadella Universitaria il 16 giugno, mentre per il basket, organizzato dal CUS in collaborazione con il rappresentante degli studenti Alessio Gugliotta, si seguiranno Semifinali e Finale, anche questa prevista nella data del 16 giugno, al PalaNebiolo.

In basso sulla destra troverete il nostro spazio appositamente dedicato.

Piero Genovese