Messina che non rinuncia: l’interessante iniziativa della Notte della cultura in TV

Agli albori della fase 2 e soprattutto con l’arrivo della bella stagione, è forte il desiderio di uscire e percorrere le strade di Messina, sede della nostra università.

Per tornare alla normalità ci vorrà ancora un po’ di tempo ma nel frattempo, su proposta degli assessori Enzo Caruso (Assessore alla Cultura) e Salvatore Mondello (Assessore ai Beni Culturali) potremo godere di alcuni scorci inediti della città.


L’iniziativa ha come obiettivo la realizzazione di una Notte della cultura alternativa, dal tema “Curiosità, luoghi e monumenti della Messina sconosciuta”.

L’amministrazione comunale infatti aveva previsto, per i mesi di maggio e giugno, questo tipo di evento culturale ma a causa dell’emergenza sanitaria, chiaramente, non è stato possibile organizzarlo.

Tuttavia, così come molte altre attività, anche la cultura non si ferma e, grazie alla collaborazione di diverse emittenti locali, i messinesi avranno la loro Notte della cultura.

Si tratta di una proposta anche nell’ottica del servizio alla persona, con la speranza che possa essere utile al benessere psichico dei cittadini, ormai limitati alla propria abitazione da tempo.

Il primo appuntamento sarà venerdì 8 maggio alle 20.30 su Rtp.

Nell’ambito del programma “Scirocco“, condotto dal giornalista Emilio Pintaldi, avremo la possibilità di visitare virtualmente luoghi inediti della nostra città.

Ecco quali:

  • Il Palazzo S. Elia, sede della Brigata Meccanizzata Aosta
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Via del Vespro, nei pressi di Via Garibaldi.

Non troppo lontano dalla sede centrale della nostra Università.

 

  • Il Palazzo della Guardia di Finanza
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In Via Tommaso Cannizzaro.

Vicinissimo a Piazza Cairoli e nei pressi della Stazione Centrale.

 

  • Il Salone Storico del 24° Rgt. Artiglieria dedicato ad Emilio AINIS
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In Via Taormina nella Caserma Ainis.

Si trova un po’ prima del Policlinico Universitario e del Capolinea Zir del Tram.

 

  • Il Centro Operativo VTS della Capitaneria di Porto (località Forte Ogliastri)
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Si trova in linea d’aria diretta all’imbarco traghetti.

 

  • Il Palcoscenico del Teatro Vittorio Emanuele
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In Via Garibaldi.

A metà tra il Municipio e la fermata del tram Boccetta.

 

  • I reperti pre-terremoto custoditi al Museo Regionale
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Si trova sul viale della Libertà, proprio di fronte al capolinea del tram Museo.

 

Angela Cucinotta

Consegna delle chiavi della città alla Brigata Aosta: tra polemiche e scarsa informazione

 

Si è tenuta ieri, venerdì 20 dicembre alle ore 10, la cerimonia della consegna delle chiavi della città alla Brigata Aosta da parte del vicesindaco Salvatore Mondello.

I vari reggimenti, tra i quali anche il 5° reggimento fanteria “Aosta” di Messina, sono infatti tornati in patria dopo sei mesi nel settore operativo sud-ovest del Libano, dov’erano impegnati in una missione delle Nazioni Unite UNIFIL.

La situazione in Libano

L’area in cui hanno operato gli uomini della Brigata Aosta si trova in una condizione difficile: da anni infatti il paese soffre di una drammatica carenza di servizi pubblici e infrastrutturali e circa metà della popolazione vive sotto della soglia di povertà relativa.

Con la guerra civile siriana, iniziata nel 2011, il Libano si è trovato a d accogliere 1,4 milioni di rifugiati in un paese con meno di 5 milioni di abitanti.

 

Cos’ha fatto la Brigata Aosta?

In un’intervista per la Gazzetta del Sud, il generale di Brigata Bruno Pisciotta ha illustrato il lavoro dei soldati italiani in questa missione.

L’impegno dei nostri è infatti stato volto:

-alla cessazione delle ostilità col confine di Israele

-al supporto nell’addestramento delle forze libanesi

-all’assistenza alla popolazione locale, in termini anche socio-economici

È proprio in quest’ultimo punto che la nostra università ha fatto la sua parte firmando un accordo con l’università di Beirut. In questo modo infatti sarà data la possibilità a 20 giovani libanesi di venire a studiare nella nostra città gratuitamente.

Le polemiche

In molti sui social non hanno gradito quello che è stato definito “volto militarizzato di Messina”.

I primi dissensi sono giunti già giovedì 19, quando la banda musicale della Brigata si è esibita per le vie del centro, in quella che è stata una prova per la sfilata di venerdì.

Ulteriori lamentele per il blocco della viabilità durante la mattina della cerimonia.

Sembra esserci stata una commistione delle critiche, facendo politica e lamentandosi del disagio logistico, per una manifestazione che aveva soltanto l’intento di far conoscere l’impegno costruttivo che i soldati della Brigata hanno messo in questa missione di pace.

Angela Cucinotta