Mr e Mrs Smith: quando l’amore è a primo ciak

 

Action-comedy fine e garbata, ricca di fascino e seduzione. Voto UVM: 5/5

 

Innamorarsi alcune volte sembra una grande sfida, altre volte invece una missione impossibile, altre ancora sembra naturale e spontaneo. Insomma, ogni relazione amorosa ha la propria storia, piccola o grande che sia. C’è chi si innamora tra le viuzze di un paesino, chi su una vecchia panchina, chi di fronte ad un buon calice di vino e chi invece sul set di un film. Quello tra Angelina Jolie e Brad Pitt fu amore a primo ciak. Voi lo sapevate?

 

Fonte: pinterest.it

Due killer uniti in matrimonio

Nel 2005, precisamente il 10 giugno esce al cinema Mr. & Mrs. Smith del regista Doug Liman. Il film è un centrifugato di bellezza esasperata, azione e commedia sentimentale che vede le due star hollywoodiane nei panni di John e Jane Smith. I due sono sposati da circa cinque o sei anni, in realtà nemmeno lo ricordano bene, come non ricordano neppure l’ultima volta che hanno fatto l’amore.

Dentro la prima inquadratura i due coniugi confessano al proprio analista – e a noi spettatori – le loro ostilità. Mr. & Mrs. Smith però nascondono un segreto molto importante che decidono di non rivelare neppure al loro terapeuta: i due sono dei brillanti e astuti killer che lavorano per delle agenzie rivali.

“Abbiamo dei piccoli segreti, ognuno di noi ha un segreto”

Il colpo di scena subentra nel momento in cui, un giorno durante una missione ed entrambi con lo stesso bersaglio, finiscono per identificarsi facendo saltare ogni copertura. Le due agenzie rivali ordinano di eliminare l’altro killer ma i due riscoprono di piacersi proprio durante delle lotte domestiche con armi da fuoco, al fine di distruggere l’avversario.

Tra intervalli ricchi di colpi, esplosioni e inseguimenti in auto, finalmente i due si ritrovano più innamorati di prima, lasciandosi alle spalle la brutta crisi che li aveva colpiti.

Si è creato un gran baratro fra noi due, e diventa sempre più profondo a causa di tutto quello che non ci diciamo. Come si chiama questo?”

L’amore non è bello se non è litigarello, si dice così? In questo caso sarà combattuto fino alla fine e verrà arginata qualsiasi minaccia di crisi, lasciando spazio al desiderio, alla passione e la voglia di viversi ancora.

 

Fonte: blogspot.com

Fuoco e fiamme

Lo sappiamo bene, la passione nasce spesso da una scintilla, ma tra Mr. & Mrs. Smith ne abbiamo vista più di una. Eppure, come si dice in questi casi: tutto è bene quel che finisce bene.

Ma adesso parliamo di incassi, siete pronti? L’incasso globale del film è stato di 478.207.520 dollari. Angelina e Brad per partecipare al film hanno ricevuto un compenso di 20 milioni di dollari a testa. I premi attribuiti sono stati i seguenti: 3 Teen Choice Award per la Miglior attrice per la categoria Azione/Avventura/Thriller (Angelina Jolie), Miglior mentitrice (Angelina Jolie) e Film più rumoroso; l’ASCAP Award per il Miglior risultato al botteghino e un MTV Movie Awards per il Miglior combattimento.

Tra tutti i premi ci piacerebbe aggiungere anche l’incontro tra Angelina e Brad che lascia spazio al reale matrimonio avvenuto il 23 agosto del 2014.

 “La prima volta che ci siamo visti, dimmi che hai pensato.”

“Dimmelo tu.”

“Io ho pensato che eri bella come una mattina di Natale. Non saprei come dirlo diversamente.”

“E perchè me lo dici proprio adesso?”

“Forse alla fine uno ripensa all’inizio.”

 

Fonte: blogspot.com

Centoventi minuti di inarrestabile passione e colpi di scena

Un action-comedy assolutamente brillante e impeccabile, in cui i vari generi si intrecciano e si amalgamano perfettamente al ruolo dei due protagonisti. Belli, ribelli e super giovani! A prima vista il film sembra appartenere alla classica famiglia del genere americano di spionaggio, ma questa prima impressione lascia subito spazio ad altre considerazioni. La pellicola è studiata in maniera fine e garbata, ricca di seduzione e fascino.

Sapevate che Il Signor e la Signora Smith sono già esistiti sullo schermo? Ebbene sì, sotto il profilo di Carol Lombard e Robert Montgomery nel film comico di Hitchcock del 1941. I due prodotti però sono molto diversi e non si tratta di un remake. Ciò che hanno in comune le due pellicole è la storia di fondo, in cui i protagonisti vivono la famosa e triste crisi di matrimonio segnata successivamente da una regolarizzazione.

Annina Monteleone

 

Il più grande fan del cinema

Uno dei più celebri registi della storia del cinema oggi compie 57 anni.

Quentin Tarantino è oggettivamente una pietra miliare della settima arte che ha ricevuto e, soprattutto, ha donato tantissimo alla cinematografia mondiale. Le sue opere andrebbero riviste molteplici volte per cercare di coglierne buona parte dei significati, apprezzarne i contenuti e comprenderne il genio del loro creatore.

Quentin Tarantino nel film Le Iene – Fonte: ciakclub.it

Filmografia

La filmografia di Tarantino andrebbe esposta in un museo d’arte. Il regista non ha diretto un numero elevato di pellicole, ma qualsiasi progetto ideato o creato da Quentin è praticamente un capolavoro.

Il primo film, Le Iene,  si contraddistingue per i dialoghi altamente sopra le righe, per l’ambiguità morale dei personaggi, per l’uso dell’analessi e soprattutto per la rappresentazione della violenza nuda e cruda. Nel cast troviamo attori già affermati, come Harvey Keitel e Steve Buscemi, ed interpreti che diventeranno celebri proprio grazie a questo film come Tim Roth e Michael Madsen, i quali reciteranno in quasi tutti i film di Tarantino.

Una scena del film Le iene – Fonte: newyorker.com

Grazie a Le Iene, Quentin diviene uno dei maggiori registi emergenti di Hollywood: infatti gli vengono offerti diversi progetti, come Speed e Men in Black. Questi vengono rifiutati dal cineasta, in quanto ha preferito dedicarsi completamente alla stesura della sua prossima sceneggiatura, ovvero Pulp Fiction.

La pellicola rappresenta la rivoluzione del cinema indipendente. E’ un continuo alternarsi di prolessi ed analessi mediante le quali il regista rimescola storie che apparentemente risulterebbero essere completamente scollegate tra loro. Il film ha rilanciato la carriera di John Travolta ed ha consacrato quella di Samuel Jackson, artefice di una delle migliori interpretazioni attoriali della storia. Tarantino venne premiato con l’Oscar per la miglior sceneggiatura originale, insieme all’amico fraterno Roger Alvary.

Nel 1997 il regista dirige Jackie Brown. All’inizio il film fu un insuccesso, ma in seguito ne venne apprezzata la regia più matura e ricercata con la quale Tarantino ha deciso  di distaccarsi dai suoi canoni classici. Il film presenta nel cast Robert De Niro e Samuel Jackson, autori di eccellenti prove d’attore.

Dopo 6 anni di pausa nel 2003 esce nelle sale Kill Bill. La produzione ha pregato Quentin di accorciare il film data l’eccessiva lunghezza della pellicola, ma il regista decise di dividerlo in due parti. Due film d’azione veri e propri dove non mancano ovviamente gli elementi emblematici del suo cinema ed omaggi al cinema orientale.

In seguito dirige Bastardi senza gloria (2009). In questo film Tarantino racconta la seconda guerra mondiale da un punto di vista alquanto singolare dato che non è presente nemmeno una scena ambientata in un fronte bellico. Gran parte della narrazione si svolge all’interno di ristoranti, pub e di un cinema, come se tutte le vicende rappresentate dal regista facessero da contorno ad uno degli avvenimenti più catastrofici della storia dell’uomo.

Il film, che ha incassato globalmente 313 milioni di dollari, ha ricevuto 8 candidature agli Oscar, trionfando nella categoria migliore attore non protagonista con Cristoph Waltz, allora sconosciuto.

Locandina del film Inglourious Basterds – Fonte: mymovies.it

Dopo 3 anni esce nelle sale Django Unchained. Con questa pellicola finalmente Quentin ha potuto rendere omaggio al suo più grande mito del passato, Sergio Leone, che gli ha illuminato l’adolescenza con i suoi spaghetti-western.

Il cast del film è ricco di star hollywoodiane di alto calibro come Jamie Foxx, Leonardo Di Caprio, Samuel Jackson e Cristoph Waltz, tutti autori di brillanti interpretazioni. Il film ha incassato 425 milioni e si è aggiudicato due Oscar per la miglior sceneggiatura con Tarantino e per il miglior attore non protagonista nuovamente con Cristoph Waltz.

Nel 2015 dirige The Hateful Eight. Un altro film sempre a tema western ma incentrato maggiormente sui dialoghi piuttosto che sull’azione come Django. Per questo film, Ennio Morricone, ha vinto sia il Golden Globe che l’Oscar per la miglior colonna sonora.

Nel 2019 esce nelle sale C’era una volta a… Hollywood con un cast fuori dall’umana concezione in quanto sono presenti Leonardo Di Caprio, Brad Pitt, Al pacino, Margot Robbie Kurt Russell, Luke Perry e tante altre star di Hollywood.

Stile e particolarità

I film di Tarantino presentano elementi ricorrenti che marchiano il suo stile cinematografico in maniera indelebile.

I dialoghi sopra le righe sono presenti in tutti i suoi film. Vengono utilizzati anche per argomentare su concetti banali come “la mancia” in Le Iene o “il massaggio ai piedi” in Pulp Fiction.

Lo stallo alla messicana (cioè quando 3 o più personaggi discutono tra loro mirandosi con una pistola a vicenda) è presente in diverse pellicole come Le Iene, Pulp Fiction, Bastardi senza gloria e Django Unchained.

Cristoph Waltz e Jamie Foxx in una scena di Django Unchained – Fonte: jamovie.it

In tutti i film i personaggi di Tarantino fumano le sigarette Red Apple, un marchio di sigarette completamente inventato dal regista stesso.

Ogni pellicola presenta un’infinità di riferimenti ad altri film del passato di vario genere che hanno arricchito l’enorme cultura cinematografica di Quentin.

Egli infine è solito effettuare un cameo in ogni sua pellicola dove nella maggior parte delle occasioni muore brutalmente.

 

Quentin Tarantino è sicuramente uno dei più grandi cineasti della storia. La sua più grande caratteristica è quella di essere uno dei fan più accaniti del cinema, e ciò lo ha portato a conoscere ogni angolo della settima arte, cogliendone gli aspetti più profondi per rappresentarli secondo il suo stile al grande pubblico. Quentin è la rappresentazione di ognuno di noi: nasce come uno spettatore appassionato di cinem,a che poi ha avuto la possibilità di poter lavorare all’interno di quel mondo e di imporsi grazie alle sue conoscenze ed al suo genio.

Vincenzo Barbera

 

Alla scoperta degli Oscar: i 5 (+1) grandi favoriti

La notte più attesa per gli amanti del cinema è arrivata.

L’edizione degli Academy Award del 2020 è probabilmente la più competitiva dell’ultimo decennio, data la presenza di molteplici capolavori e di interpreti eccezionali. Dinnanzi alle liste dei nominati c’è da restare senza fiato ed è molto complesso poter effettuare previsioni sui possibili vincitori. Vediamo chi, secondo UniVersoMe, ha maggiori opportunità di portarsi a casa le varie statuette.

 

Il Dolby Theatre di Los Angeles dove vengono assegnati i premi Oscar – Fonte: evxlimos.com

1.Miglior attore protagonista

Il più papabile tra gli attori candidati al premio è Joaquin Phoenix.

Di certo l’elenco dei nominati è ricco di artisti superlativi, infatti in gara troviamo: Leonardo Di Caprio, Adam Driver, Antonio Banderas, Jonathan Pryce e – appunto – Joaquin Phoenix.

Il 36enne Adam Driver ha stupito tutti con la sua interpretazione in Storia di un matrimonio (2019) per la carica emotiva che è riuscito a trasmettere al suo personaggio, tirando fuori tutta la disperazione e la rabbia necessaria nei momenti clou del film.

Leonardo Di Caprio in C’era una volta a… Hollywood ha dato prova di poter recitare anche con una pistola puntata alla tempia. Nella scena in cui Rick Dalton si trova su un set per girare un film western ad un certo punto dimentica la battuta ed esce dal proprio personaggio. Ovviamente Di Caprio resta in quello di Rick continuando a recitare dimostrando di avere un livello di concentrazione al di fuori del normale.

Quello che più di tutti meriterebbe il premio comunque resta Joaquin Phoenix (per i dettagli sulla sua interpretazione vedi questo articolo). La sua prova attoriale ci fa immedesimare talmente tanto che per l’intero film possiamo quasi sentire ciò che il personaggio prova sulla sua pelle.

Joaquin Phoenix nel film Joker – Fonte: mondofox.it

Quando subisce un’ingiustizia ci arrabbiamo, quando cerca aiuto in ogni dove ci fa intenerire e soprattutto quando reagisce ci sentiamo redenti, non perché siamo dei potenziali omicidi, ma semplicemente perché l’attore ci ha coinvolto così tanto da “comprendere” le sue azioni (vedi la scena della metropolitana).

2. Miglior attore non protagonista

Qui la scelta dell’Academy sarà molto dura, visto che in lista tra i candidati ci sono: Tom Hanks, Anthony Hopkins, Al Pacino, Joe Pesci e Brad Pitt.

La candidatura di cinque attori di questo calibro, tutti insieme in una singola categoria e nella stessa edizione, probabilmente costituisce reato per eccesso di qualità attoriale, ma coloro che hanno le maggiori chances di vincere sono Joe Pesci e Brad Pitt.

Il primo grazie a Scorsese è riuscito a rivestire egregiamente i panni di un capomafia come già ha fatto in passato per Goodfellas (1990) e Casinò (1995); mentre il secondo ha interpretato alla perfezione il ruolo di un sociopatico caratterizzato da un muto carisma che viene trasmesso con un semplice sorrisetto. Ci sbilanciamo: l’Oscar andrà a Brad.

Brad Pitt nei panni di Cliff Booth in C’era una volta a… Hollywood – Fonte: mymovies.it

3. Miglior sceneggiatura originale

Altissime probabilità che Quentin Tarantino vinca in questa categoria. In passato il regista si è aggiudicato il premio per la miglior sceneggiatura originale, rispettivamente con Pulp Fiction (1994) e Django Unchained (2012). In C’era una volta a… Hollywood, Tarantino, è riuscito a scrivere una sceneggiatura in cui racconta la crisi di una stella hollywoodiana, mettendo in risalto le problematiche della vecchia Hollywood e nel contempo ne ha approfittato per rendere omaggio ai grandi cineasti del passato. Il tutto ovviamente è circondato da un costante stato di tensione, per quello a cui andrà incontro la compianta Sharon Tate.

4. Miglior regia

Grandissimi i nomi dei candidati anche in questa categoria: Martin Scorsese, Quentin Tarantino, Todd Phillips, Sam Mendes e Bong Joon-ho.

Riteniamo che – in linea generale – quando Scorsese fa un film di mafia parta due passi avanti a tutti.

The Irishman non sarà uno dei suoi più grandi film, ma a livello tecnico resta un capolavoro di regia.

Robert De Niro e Martin Scorsese sul set del film The Irishman – Fonte: empireonline.it

5. Miglior film

Qua c’è l’imbarazzo della scelta: C’era una volta a… Hollywood, 1917, Jojo Rabbit, Joker, Le Mans ’66 – La grande sfida, Parasite, The Irishman e Storia di un matrimonio.

Il film 1917 sembra essere il grande favorito (qui la nostra recensione), ma facciamo il tifo per Jojo Rabbit, del quale abbiamo parlato precedentemente in questo articolo. Probabilmente è il miglior film ironico sul nazismo degli ultimi anni e non è certo semplice trattare in tal modo tematiche così cupe, come la suddetta pellicola è riuscita a fare.

5+1. Miglior attrice protagonista e migliore attrice non protagonista

Abbiamo lasciato volutamente alla fine questa categoria, perché quest’anno potrebbe accadere qualcosa senza precedenti nella storia degli Oscar. È già successo in passato (anche se raramente) che attori e attrici fossero in lizza per due categorie contemporaneamente, ma mai sono riusciti a portare a casa entrambe le statuette alla fine.

Scarlett Johansson in Storia di un matrimonio (sinistra) e Jojo Rabbit (destra) – Fonte:quotidiano.net

Motivo aggiuntivo per il quale – chiaramente oltre alle eccellenti performance – facciamo il tifo per la bellissima e bravissima Scarlett Johansson. In Jojo Rabbit l’attrice ha svolto un lavoro impeccabile, con il quale ha trasmesso al pubblico tutta la dolcezza e l’amore che una madre può donare al figlio, anche in uno dei periodi più bui di sempre, guadagnandosi la nomination come migliore attrice non protagonista. In Storia di un matrimonio, il suo personaggio è una donna dal carattere forte e dalle grandi ambizioni, che vedrà scoppiare un conflitto tra vita lavorativa e vita sentimentale. Grazie al pathos che arricchisce molti dialoghi del film, abbiamo così visto due lati profondamente diversi di un’attrice completa e matura. Sarà sufficiente per fare la storia degli Oscar?

 

Il 2019 è stato un anno davvero ricco per il cinema e questa edizione degli Oscar ne è la prova tangibile.

Avere nella stessa competizione tutti questi film, alcuni dei quali possono già essere definiti delle opere d’arte, è davvero un privilegio enorme.

Speriamo che il 2020 non sia da meno!

Vincenzo Barbera, Emanuele Chiara