ACR Messina iscritto alla Serie C, ma il futuro resta incerto

L’estate è appena iniziata e i tifosi dell’Acr Messina si apprestano a vivere mesi roventi, non solo per colpa delle temperature torride, ma per la situazione di incertezza nella quale si trova la società giallorossa che, nonostante l’avvenuta iscrizione al campionato di Lega Pro, non sa quale sarà il suo futuro in vista della prossima stagione sportiva.

I fatti

Dopo un finale al cardiopalmo conclusosi con la salvezza ottenuta soltanto nei playout vinti dalla squadra guidata da Ezio Raciti a discapito Gelbison, e la conseguente permanenza in Lega Pro, il club peloritano ha vissuto settimane di incertezza con la paura della mancata iscrizione più volte minacciata dal Presidente Pietro Sciotto.
Una situazione complicata che ha tenuto col fiato sospeso tutta la città e che si è risolta, fortunatamente, nel migliore dei modi, visto che la società ha presentato in tempo tutti i documenti utili per l’iscrizione al girone C del campionato.

Pietro Sciotto – fonte: messinasportiva.it

Cosa è successo

A confermare i rumors dei mesi scorsi, appena terminata la stagione, è stato il Presidente Sciotto, il quale ha dichiarato la propria volontà di non continuare a essere il N° 1 della società giallorossa e di essere disposto a cedere definitivamente il club.
Fin qui tutto bene; anche perché l’interesse dell’imprenditore Fabrizio Mannino faceva ben sperare. Tuttavia, nonostante una presunta offerta di circa 3 milioni di euro da parte di quest’ultimo (notizia però smentita dalla società stessa) e vari incontri tra le parti, con la presenza anche del Sindaco Basile, i due soggetti non sono riusciti a trovare un accordo.

Ciò ha spinto Sciotto, il 15 giugno, a comunicare alla stampa l’intenzione di non iscrivere il club tra i professionisti abbandonandolo così al proprio destino e scatenando l’ira dei tifosi biancoscudati che hanno inveito, soprattutto sui social network, contro il Presidente e la società.

Il comunicato del Presidente dell’ACR Messina

Il Presidente Pietro Sciotto ritiene opportuno intervenire per precisare alcuni aspetti importanti in un momento fondamentale per il futuro del Messina, riguardanti gli incontri in corso con Fabrizio Mannino che ha manifestato l’interesse ad acquisire la società.
Dopo un primo contatto avvenuto lunedì scorso, due giorni fa il presidente Sciotto si è confrontato con i rappresentanti del signor Mannino, impossibilitato ad essere presente per un improvviso improrogabile impegno a Palermo. Nello spirito della massima collaborazione, il presidente Pietro Sciotto ha esaminato una bozza di massima, scritta a penna, che prevedeva gli aspetti essenziali di un accordo mirato a concretizzare il passaggio di quote dell’Acr Messina, riservandosi di valutarla per dare una risposta ieri e chiedendo, alla parte potenzialmente acquirente, di esibire adeguate garanzie al documento preparato in bozza.
Purtroppo, dopo l’ulteriore contatto avvenuto ieri, il signor Mannino non ha fornito alcuna garanzia e non ha sottoscritto alcun accordo, neppure preliminare, nemmeno sulle proposte da lui formulate.
Pertanto, la trattativa può considerarsi chiusa.
Il presidente del Messina Pietro Sciotto, come affermato ripetutamente da tempo, e da ultimo lo scorso 24 maggio, con grande rammarico e dolore, non iscriverà la squadra al prossimo campionato.

Il cambio di rotta

Quando tutto sembrava perduto, però, martedì la società tramite il proprio profilo ufficiale ha sorpreso tutti annunciando di aver completato l’iter per l’iscrizione, presentando tutti i documenti necessari agli uffici competenti della Lega Pro.

Acr Messina comunica di aver prodotto ed inoltrato alla Lega Pro tutta la documentazione richiesta dalla normativa federale per l’iscrizione al campionato di serie C 2023/24 entro i limiti temporali.

Messina vs Gelbison – fonte: Facebook

 

Le reazioni

Non si sono fatte attendere le reazioni della Messina calcistica che, nonostante l’antipatia verso il Presidente, ha espresso la propria gioia nell’apprendere una notizia così importante.

Mentre il Sindaco Federico Basile, ai microfoni di messinasportiva.it, si è detto felice per la decisione assunta, affermando:

Avevo spronato il presidente Sciotto sabato scorso, ma non abbiamo avuto altri contatti in una giornata convulsa. Ho appreso ufficiosamente che tutto è andato per il meglio. Sono soddisfatto e contento della scelta della proprietà che ha iscritto la squadra in Serie C consentendo alla città di Messina di non perdere il professionismo. È stato un autentico atto d’amore da parte del presidente che va ringraziato per aver salvato il Messina sul campo e anche fuori dal campo

Tifosi Messina – fonte: Facebook

Quale futuro per l’ACR Messina?

Scongiurata, quindi, la possibilità di scomparire e ripartire dai dilettanti, il futuro dell’Acr resta comunque incerto. Si dovrà capire se Sciotto voglia continuare la propria avventura in riva allo Stretto per il settimo anno consecutivo, nonostante le numerose difficoltà da affrontare, oppure la proposta di cessione resterà invariata finché non arriverà un’offerta giusta che possa garantire al calcio messinese la stabilità e le certezze di cui ha bisogno per ritornare a sognare in grande.

 

Giuseppe Cannistrà

Piazza Lo Sardo meglio conosciuta come Piazza del Popolo

Le origini del nome 

Piazza sorta al centro della città, il cui portico venne ricostruito dopo il terremoto, nel 1925 da Ernesto Basile e che ha fatto la storia tra le generazioni messinesi, Piazza del Popolo ha una forma circolare, collega diverse vie messinesi, tra cui via Porta imperiale, via Santa Marta, via Antonino Martino, via Cernaja, Via Rifugio dei Poveri, Via Girolamo Conti, ed è la piazza più grande di tutta la città.

 

Francesco Lo Sardo.
Fonte: ASSOCIAZIONE CONCETTOMARCHESIGALLARATE
Francesco Lo Sardo.
Fonte: Associazione Concetto Marchesi Gallarate

 

Conosciuta da tutti come Piazza del Popolo, questa agorà messinese, conserva nel nome la sua funzione di punto d’incontro per i messinesi, ma, in realtà, ha conosciuto diversi nomi nel corso della storia: durante il ventennio fascista, per esempio, con una delibera comunale prese il nome ufficiale di Piazza XXVIII ottobre per omaggiare la marcia su Roma; dieci anni dopo, il comune abbandonò ogni riferimento al fascismo e di conseguenza cambiò il nome con la delibera del 1944 in Piazza del Popolo Francesco Lo Sardo, in onore del deputato comunista, fervido oppositore fascista della Sicilia del tempo.

 

 

La struttura della Piazza

Oggi Piazza del Popolo è al centro di grandi progetti di restyling, ma l’architettura originaria prevedeva al centro della piazza la fontana ottocentesca in pietra calcarea che oggi si trova a Granatari; le vie, poi, confluivano al centro della piazza in cui vi era uno dei più grandi e caratteristici mercati messinesi di prodotti locali e manufatti artigianali.

Una piazza che zampillava di gioia e convivialità condivisa, assaggi di prodotti tipici siciliani come gli agrumi,  mentre ci si imbatteva nell’anziano di paese che intrecciava un paniere.

 

Progetto di restyling

Il progetto Piazza del Popolo.
Fonte: Normanno
Il progetto Piazza del Popolo. Fonte: Normanno.com

 

Piazza del Popolo ospita diversi ristoranti, trattorie, caffetterie e negozi vari,  ed è  oggi al centro di un progetto di restyling che impegna l’attuale giunta comunale.

Per un progetto dalla cifra di circa 403 mila euro, inaugurato dall’assessore ai Lavori pubblici, Salvatore Mondello, si prevede di recuperare la pavimentazione a raggiera utilizzando mattonelle in pietra lavica, mentre la parte centrale sarà decorata con ciottoli di fiume; si pensa poi a rimodernare le bordature medievali di pietra calcarea di Modica con lo scopo di renderle antiscivolo, ad aggiungere sedili, posizionare grandi fioriere e progettare un sistema per facilitare il fluire dell’acqua piovana. Inoltre, la zona dei portici sarà ripristinata sostituendo la pavimentazione con mattonelle di origine vulcanica di colore bianco dopo aver ripulito il sottofondo della odierna pavimentazione.

Anche il sindaco di Messina, Federico Basile, è orgoglioso di far sapere alla comunità cittadina che la giunta comunale è impegnata in questo progetto di riqualificazione ed esorta ad andare avanti insieme.

Per questo progetto si gioca in casa, infatti anche la ditta che si occuperà della riqualificazione della piazza é una ditta della provincia di Messina, la Mondello costruzioni Srl di Sant’Angelo di Brolo.

Purtroppo Piazza del Popolo negli ultimi decenni ha vissuto in uno stato di abbandono e degrado, passando dalla piazza per il popolo alla piazza dell’indifferenza, evitata dai messinesi. 

Questo progetto di restyling ha regalato un barlume di speranza a tutti i cittadini ma soprattutto a quei residenti  che sperano di poter nuovamente affacciarsi dai loro balconi e rivivere il fascino della piazza che ha fatto la storia a Messina.

Elena Zappia

Fonti:

https://messina.gazzettadelsud.it/articoli/cronaca/2022/09/02/messina-parte-il-restyling-di-piazza-del-popolo-obiettivo-ridarle-dignita-e-decoro-9dc1fe49-dfbd-4708-b2d7-e850f424ca43/#:~:text=Piazza%20del%20Popolo%2C%20intitolata%20al,botteghe%20collocate%20lungo%20i%20portici.

https://normanno.com/attualita/messina-consegnati-i-lavori-per-il-restyling-di-piazza-del-popolo-il-progetto/

https://www.tempostretto.it/news/toponomastica-piazza-popolo-piazza-sardo-origini-nome-storia-sito.html

Elezioni Messina 2022: i risultati, Federico Basile è il nuovo sindaco

Nella nostra città si sta svolgendo lo spoglio delle elezioni amministrative 2022. La bassa affluenza alle urne si è tradotta in una partecipazione di appena il 55,64% dei messinesi aventi diritto al voto.

I primi risultati certi

Già alle 21 di ieri lunedì 13 giugno è stata confermata la vittoria di Federico Basile, candidato appoggiato dall’uscente Cateno de Luca, come nuovo sindaco di Messina con il 46,03% dei consensi. Con grande distacco, tradendo quel “testa a testa” previsto nei sondaggi, Maurizio Croce ha ottenuto il 26,77%.

Il candidato di centro-sinistra Franco De Domenico si posiziona subito dopo Maurizio Croce con il 23,24%.

Seguono Salvatore Totaro e Gigi Sturniolo con i rispettivi 2,03% e 1,63%.

Alcune dichiarazioni dei candidati

Durante i festeggiamenti a piazza duomo Basile dichiara: “Abbiamo portato avanti un progetto di continuità con quello che è stato fatto dalla precedente amministrazione e questo chi ha premiato”. “Questa era stata interpretata dai nostri avversari – aggiunge il leader di Sicilia Vera Cateno De Luca – come una competizione contro di me, hanno perso e noi abbiamo vinto al primo turno”

I compagni dell’avventura elettorale hanno accolto e salutato il candidato a sindaco del centrosinistra Franco De Domenico nella sua segreteria con un lungo applauso e un grazie commosso e sentito. “Ci aspettavamo di più, non pensavamo a una vittoria al primo turno, credevamo di poter arrivare al ballottaggio, sono contento del progetto politico che ha retto, ma i numeri potevano essere migliori, è stata scelta un’altra proposta politica, la nostra era seria e credibile, invece si è scelta la narrazione che dal punto di vista mediatico rende di più, ma rispettiamo le urne.”

Il candidato del centro destra Maurizio Croce alla conferma della sua sconfitta dichiara: “Voglio solo dire grazie ai messinesi che hanno creduto in me nonostante il poco tempo che abbiamo avuto a disposizione. Grazie al mio splendido staff e alla mia squadra, di cui sono e resterò sempre orgogliosissimo. Grazie anche ai miei competitor: Franco, Gino, Salvatore, con cui abbiamo condiviso tanti momenti piacevoli. Ovviamente grazie anche a te, Federico: la nostra città ha bisogno di tornare a sognare. Ti auguro di cuore di riuscire a lasciare il segno. Messina lo merita”.

UniVersoMe attende la fine ufficiale degli spogli di tutte le sezioni per poter aggiornare i propri lettori anche sul Consiglio Comunale.

Sofia Ruello

 

Elezioni amministrative 2022: Messina torna alle urne

Con un anno di anticipo domenica 12 giugno Messina torna alle urne per le elezioni amministrative insieme ai cinque referendum sulla giustizia. I seggi saranno aperti dalle ore 07:00 fino alle ore 23:00. Una volta chiuse le urne ci sarà prima lo spoglio dei cinque referendum in programma e poi, a partire dalle ore 14:00 di lunedì 13 giugno, inizierà lo scrutinio delle amministrative.

I candidati

In queste elezioni amministrative la città di Messina dovrà scegliere a chi dare il suo voto tra cinque candidati:

  • Federico Basile: appoggiato da Cateno de Luca, le sue liste e Sicilia Vera. Lo slogan “Messina bella, protagonista e produttiva” accompagna la stesura del programma. Il “si” al ponte e al “casinò del mediterraneo” introducono nuovi obbiettivi come le “mille assunzioni”. Persegue l’intenzione del precedente sindaco De Luca di modificare il regolamento del consiglio comunale attraverso rivoluzioni come l’eliminazione dell’indennità per chi non è presente ad almeno tre quarti dei lavori o non vota e la conseguente eliminazione dell’equiparazione tra astensione e voto contrario. Tra i nuovi punti Basile propone la candidatura di Messina a Capitale italiana della cultura 2026, la creazione della settima municipalità “Maremonti” e diverse nuove iniziative basate sullo slogan sopra citato come il Museo mediterraneo del mare nell’area ex Torri Morandi e il Parco acquatico dello Stretto nell’area ex Sanderson.
  • Maurizio Croce: il centro destra si concentra sul risanamento economico-finanziario e lo sport. Croce intende costituire distretti specifici (artigianali, turistici, rurali ecc…) in chiave marketing territoriale, rientra in questa area anche la creazione di un e-commerce dello stretto. L’attenzione allo sport si esplica nella copertura dello stadio Scoglio e la ristrutturazione del Celeste. L’obiettivo a lungo termine sarebbe rendere gli impianti sportivi cittadini agibili entro i 5 anni dell’amministrazione. Altre iniziative prevedono l’avvio di tutte le procedure per il nuovo piano regolatore e la realizzazione di una società di gestione dei cimiteri. Il capitolo del programma sulla creatività prevede, infine, l’istituzione di un laboratorio che possa dedicarsi alle innovazioni, in particolare alle startup giovanili. 
  • Franco De Domenico: il candidato del centrosinistra ha come obiettivo primario la riorganizzazione amministrativa con (tra le varie proposte) la regolazione dello smart working e i corsi-concorsi per i “quadri intermedi”. Per rendere la città più “smart” De Domenico punta alla creazione di un’app a misura di utente del Comune e di una piattaforma digitale per i messinesi fuori sede. Tra le idee per lo sviluppo economico spiccano la “Love Me Card” per i turisti e la figura del “sindaco della notte” che ascolti le necessità di tutti i cittadini, anche dei più giovani. L’attenzione per il cittadino si esplica anche nella promozione del Centro affidi, la nomina di un esperto su i temi Lgbt+ e l’istituzione del garante dei diritti degli animali. Il miglioramento per la città passa attraverso ulteriori punti del programma come l’incremento del fotovoltaico e la conseguente apertura di uno sportello comunale delle rinnovabili, la riduzione dei prezzi per l’attraversamento dello Stretto e l’istituzione di una commissione permanente antimafia.  
  • Gino Sturniolo: i beni comuni sono un elemento centrale del programma “Messina in comune”, primo fra tutti la necessità di dare nuovo utilizzo a edifici e spazi urbani o rurali dimessi. A questo si unisce il progetto “Messina città dei Commons” al fine di incentivare la musica dal vivo sotto licenza Creative Commons e non più Siae. Sturniolo vuole rendere il Comune una nuova macchina informatica istituendo software liberi. Il No al ponte è deciso come la priorità al piano colline, piano regolatore e piano forestale. Tra le altre idee ricordiamo il “frutteto diffuso” per il recupero delle terre incolte, un parco biciclette elettriche per Atm, la Consulta dei giovani, palestre all’aperto e percorsi di running con conseguente messa in sicurezza e apertura al pubblico del parco Aldo Moro e l’istituzione dell’Agenzia sociale per la casa, con l’obiettivo di rendere fruibili «circa 30.000 immobili sfitti» .
  • Salvatore Totaro: tra le prime proposte troviamo quella di realizzare aziende di apprendimento in aree naturali mediante l’istituzione di City-farm. Si presta particolare attenzione anche agli impianti sportivi. Totaro punta sul censimento delle case popolari, sull’alleggerimento della burocrazia delle pratiche per l’occupazione del suolo pubblico e sull’iniziativa “adotta il tuo marciapiede”, con l’adozione di aree pubbliche. Anche il turismo assume la sua importanza con le mini crociere nello Stretto, ad un “Festival internazionale del mare” e ad un Salone nautico, alla “Fiera del Gusto” e alla “Fiera delle antiche tradizioni della lavorazione artigianale manuale” e l’istituzione di un’agenzia di trasporto marittimo per fini, appunto, turistici. L’iniziativa “io resto a Messina” ha poi il compito di incentivare i giovani imprenditori a rimanere nella propria città. 

 

Sofia Ruello