Mense Ersu e il nuovo Bar Centrale

Dopo la lunga pausa, tra vacanze natalizie e l’interminabile sessione, ricominciano le tante amate/odiate lezioni.  Una delle piaghe che colpisce ogni studente è “Cosa mangio nella pausa pranzo?”.  E inevitabilmente molte volte si finisce per accontentarsi di un frugale panino mangiato alla svelta.  Pochi sanno che, nella nostra amata città, ogni polo didattico ha vicino a sé un punto ristoro dove poter consumare un pasto completo che sia alla portata di ogni studente.  Questi punti sono le mense ERSU (Ente Regionale per il diritto allo Studio Universitario) dislocate nei punti focali della nostra vita universitaria. 

ERSU/ Le mense

Le quattro mense si trovano:

  • La Centrale, cioè quella più vicina al Rettorato e vari dipartimenti lì posti, è ubicata in via Ghibellina, n. 146 (annessa alla Casa dello Studente di Via C. Battisti). Con il servizio che viene erogato dal lunedì al sabato dalle ore 12,00 alle ore 14,30 e dalle ore 19,00 alle ore 20,30.
  • L’Annunziata, posta all’interno della cittadella UnimeSport Annunziata. Offre i seguenti orari: pranzo dalle 12,00 alle 14,30, dal lunedì a domenica; cena dalle 19,00 alle 20,30 dal lunedì a domenica; chiusa nei giorni festivi
  • Policlinico, viale Giovanni Battista Cortesi, all’interno della cittadella dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “ G. Martino – ore pranzo dalle ore 12,00 alle ore 14,30, dal lunedì al venerdì; ore cena chiusa; chiusa nei giorni festivi.
  • Polo Papardo (facoltà di Scienze ed Ingegneria) a pranzo dalle ore 12,00 alle ore 14,30, a cena dalle ore 19,00 alle ore 20,30 dal lunedì al venerdì.

 

Per ulteriori informazioni di accesso al servizio, clicca qui e qui.

L’ERSU si rinnova – Il nuovissimo Bar

Da quest’anno, anzi, da pochissimi giorni, è stato inaugurato il Bar all’interno della mensa centrale, così da diventare sempre più punto d’incontro per gli studenti. Un luogo perfetto dove poter andare a fare colazione o consumare il caffè subito dopo pranzo, dove poter fare aperitivo o trovare degli squisitissimi panini a prezzi davvero vantaggiosi. Ma il bar non è solo questo, infatti, è anche possibile previa prenotazione, organizzare eventi o incontri, il tutto contorniato dalla gentilezza degli operatori.

 

Mense Ersu e il nuovo Bar Centrale
Paolo e Salvatore Alessi, chef titolari del servizio catering “Ad Majora” con il personale, nel giorno di apertura del bar. Fonte: Paolo Alessi©

 

Il bar, almeno per il momento, data la fase di rodaggio iniziale, effettuerà i seguenti orari: Dal lunedì a venerdì dalle 8,30 alle 10 e pomeriggio dalle 12 alle 15; invece il mercoledì nelle ore pomeridiane, è possibile recarvisi anche dalle 17,00 alle 19,00.

Nulla da dire, sia benvenuta una città ed un’Università sempre più a misura di studente.

 

Gaetano Aspa

Fonte: https://www.ersumessina.it/

Bar Irrera, com’era e com’è: lo storico ritrovo tra il 1908 e la Messina degli anni ’50

Una cosa semplice, come fermarsi al bar per una pausa dal lavoro o dallo studio, è quanto di più comune ci sia per ognuno di noi. Eppure, con quel semplice gesto, ci ritagliamo quella parentesi di relax necessaria per affrontare meglio la giornata, da passare in compagnia di amici e colleghi, o anche da soli, gustando un piacevole caffè.

Tutto questo assume un ché di speciale se si pensa a quanto siano importanti le tradizioni della pasticceria messinese, di cui lo storico bar Irrera era un chiaro esempio.

La Palazzina Sammarco, dove sorse il bar. Da notare lo stile arabeggiante delle porte. Fonte: ValorizziAmo Messina

Risalente al 1897, fondato da don Vincenzo, il ritrovo appariva molto diverso dalle moderne strutture dell’odierna Pasticceria Irrera. Rispolverando delle vecchie foto d’epoca, è possibile riscoprire l’antica collocazione del bar che dal 1911 – superato il tragico terremoto del 1908 – occupava i locali della Palazzina Sammarco (all’incrocio tra il Viale San Martino e Piazza Cairoli).

Ritrovo Irrera prima della seconda guerra mondiale – Fonte: Villaroel G., Ed. G.B.M.

Spiccano le forme arabeggianti, con archi a sesto acuto ogivale che contornavano il palazzo. Ma ciò che stupiva ancor di più gli ospiti del locale – e che stupirà ancor di più il lettore – erano i grandi spazi interni, con colonne finemente decorate e grandi lampadari in ferro.

Già in quegli anni il bar era famoso per le sue specialità, quali le leggendarie cremolate di fragole, la banana split e il gelato al forno (un tortino cosparso da una copertura calda cotta al forno). Il ritrovo era luogo d’incontro per tutta la cittadinanza, anche dopo la ristrutturazione del 1948 – decisa da Renato Irrera – per opera dell’arch. Filippo Rovigo, che si avvalse dell’artista Peppino Mazzullo (occupatosi di raffigurare la Favola di Orfeo su pannelli di notevole pregio) e del ceramista Giorgio Melandri (famoso per le opere eseguite all’hotel Bauer di Venezia).

 

Pietro Melandri, Gallo sul tavolino o Colazione del mattino (1953), ceramica policroma e a lustro, cm. 311 x 142, collezione Arosio, Milano. Fonte: Ruta A. M., Le preziose ceramiche del caffè Irrera di Messina
Giuseppe Mazzullo, Orfeo (1953 ca.), ceramica policroma, cm. 250 x 200, collezione privata, Messina. Fonte: Ruta A. M., Le preziose ceramiche del caffè Irrera di Messina

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In questa nuova veste, il bar occupava tutto l’angolo superiore destro di Piazza Cairoli – sul quale si affacciava – con numerosi tavolini e sedie, disposti in modo permanente anche dopo l’orario di chiusura, diventando il luogo preferito per gli avventori serali, amanti delle chiacchiere e della bella vita.

Ma era anche un posto in cui non mancava mai di confrontarsi sull’attualità del tempo, concentrata sulla “guerra fredda” e sulle gare aereospaziali su chi per primo avrebbe messo piede sulla Luna. Quello di trovarsi al bar Irrera era un appuntamento fisso – anche a tarda notte – sorseggiando le bibite servite dal chiosco vicino, ancora oggi esistente e molto frequentato.

Interno del ritrovo Irrera dopo la ristrutturazione del 1948. Fonte: Villaroel G., Messina Anni ’50.

Il bar visse in questo modo gli anni migliori della ripartenza successiva alla Seconda guerra mondiale, tra rassegne cinematografiche e visite a Messina di numerosi intellettuali, che non si negavano una sosta presso lo storico ritrovo. Solo una serie di problemi economici decretò – col venire degli anni ’70 – la definitiva chiusura dei locali, avvenuta il 2 marzo 1977.

Ad oltre 40 anni da quella data “funesta” per i palati di molti messinesi, si può ben capire come quel luogo maestoso fosse in realtà un simbolo per le generazioni di ogni età: un connubio di cibi deliziosi, attimi e spazi di socialità di cui la cittadinanza tutta si era riappropriata, superando le grandi prove (una catastrofe naturale e due conflitti mondiali) che avevano caratterizzato la Storia di quegli anni.

Un simbolo, nonché prova tangibile di quella quasi irrazionale perseveranza con cui ognuno – ogni giorno – si alza al mattino, sapendo di doversi recare a lavoro, di dover portare avanti un progetto, di voler rincorrere un sogno, ricordando sempre di concedersi un buon caffè.

Salvatore Nucera

Bibliografia:

Villaroel G., Messina anni ’50, Ed. G.B.M.

Toldonato F., Messina negli anni ’50, come eravamo e come siamo

Ruta A. M., Le preziose ceramiche del caffè Irrera di Messina

 

Immagine di copertina: Villaroel G., Ed. G.B.M.

Lockdown archiviato: ecco come riparte il 18 maggio l’Italia

Da domani 18 maggio, il lockdown potrà considerarsi archiviato. Come tutti sappiamo, questa data (tanto attesa) indica un seconda tappa della Fase 2.

Il decreto approvato dal governo sul quadro normativo nazionale, prevede da lunedì 18 la riapertura di bar, ristoranti, stabilimenti balneari, parrucchieri e centri estetici, musei, negozi al dettaglio. Ovviamente ciò non significa libertà assolute come se nulla fosse accaduto, ma bisognerà rispettare le linee guida dettate appositamente dal governo, insieme alle singole regioni le quali, qualora dovessero avvertire la presenza di una nuova possibile ondata o la nascita di nuovi focolai di covid-19, potranno chiedere al governo di emanare provvedimenti che dichiarino l’allarme “zona rossa”.

Tra le linee guida che ormai gli italiani conoscono, ce n’è una che dovrà cambiare per limitare i contagi: la distanza di sicurezza negli ambienti al chiuso non sarà più limitata ad un metro ma ben due.

Vediamo insieme cosa sarà possibile fare nella data di domani.

Bar, ristoranti, gelaterie

Nei bar, ristoranti, gelaterie  e locali in generale si dovrà rispettare la distanza di due metri tra i clienti e per i posti ai tavoli i gestori dovranno garantire per ogni cliente una superficie di quattro metri quadrati: due metri per due. Tale distanza può essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche tra i diversi tavoli adeguate a prevenire il contagio tramite droplet (le temutissime goccioline di saliva). L’uso della mascherina è previsto quando ci si alza dal tavolo. Si potrà rilevare la temperatura dei clienti ed impedirne l’accesso se è superiore ai 37.5 gradi. Dovranno essere messi a disposizione dei prodotti igienizzanti all’interno del locale, soprattutto all’entrata e vicino ai bagni. Non è consentito un numero di clienti maggiori dei posti a sedere nel locale. Stop ai buffet e favorire menù digitali o menù plastificati, che consentano di essere disinfettai dopo l’utilizzo. Sarà necessario prediligere la prenotazione.

I locali senza posti a sedere, dovranno consentire l’ingresso ad un numero limitato di persone, assicurando sempre il distanziamento sociale.Riapertura di bar e ristoranti dal 18 maggio: ecco le linee guida ...

Parrucchieri e centri estetici

Per tutte le attività riguardanti la cura della persona sarà consentito l’accesso dei clienti solo su prenotazione. Bisognerà assicurare una distanza di 2 metri sia tra le postazioni di lavoro, sia tra i clienti. Mettere a disposizione del cliente dei gel disinfettanti per l’igiene delle mani. Obbligo di indossare la mascherina sia da parte del cliente che del professionista. In particolare, per i servizi di estetica che prevedono un ravvicinamento con il cliente, l’operatore dovrà indossare la visiera protettiva e mascherina FFP2 senza valvola. Igienizzazione delle postazioni  tra un cliente e l’altro e  favorire un cambiamento frequente d’aria all’interno delle cabine o comunque dei singoli spazi. Non è permesso l’uso della sauna, bagno turco e idromassaggio.Riapertura parrucchieri dal 18 maggio: le linee guida di governo e regioni

Spostamenti

In base a quanto stabilito dal decreto, a partire da lunedì 18 è consentito spostarsi all’interno della propria regione senza alcuna limitazione, oltre al raggiungimento delle seconde case ( sempre se collocate nella stessa regione) senza il bisogno di compilare il modulo di autocertificazione. Quest’ultima servirà – fino al 3 giugno – per gli spostamenti in altre regioni, consentiti ancora solamente per lavoro, salute, necessità è urgenza.

Visite e amici

Finalmente sarà possibile rivedere i propri amici. Non è prevista nessuna regola sul numero di persone che è consentito vedere nella propria abitazione ( ci si affida alla responsabilità individuale), mentre per quanto riguarda luoghi pubblici e all’aperto è vietato l’assembramento. Resta l’obbligo della mascherina se negli incontri non è possibile rispettare la distanza di un metro.

Messe e riti religiosi

La riapertura delle funzioni religiose prevede l’obbligo di accesso con la mascherina sia da parte dei fedeli che dei sacerdoti. Quest’ultimi dovranno individuare il numero massimo di persone che la chiesa in questione può ospitare, prevedendo dei posti a distanza all’interno dell’edificio ( indicati da cartelli), e dei volontari che aiutino a rispettare il numero di persone stabilito. La comunione sarà distribuita con dei guanti, mentre le acquasantiere dovranno rimanere sempre vuote. Sarà possibile partecipare alle messe attraverso prenotazioni online.Riapertura spiagge libere e stabilimenti dal 18 maggio: le linee guida di governo e regioni

Stabilimenti balneari

Gli stabilimenti  balneari potranno riaprire secondo il decreto approvato dal governo, il 3 giugno, ma sono previste anche riaperture anticipate in base alle scelte delle singole regioni. Bisognerà garantire la sanificazione dei lettini, sdraio, ombrelloni, tavolini ecc,ogni fine giornata. Inoltre è prevista una distanza di almeno 1,5 metri tra i lettini e di 5 metri circa tra un ombrellone e l’altro.  Mentre per le spiagge libere si consiglia la presenza di un addetto alla sorveglianza. È da vietare la pratica di attività ludico-sportive di gruppo che possono dar luogo ad assembramenti.

Commercio e negozi al dettaglio

Nelle attività commerciali gli ingressi dovranno essere scaglionati rispettando sempre il distanziamento sociale, e l’uso della mascherina. Si prevede l’utilizzo di guanti monouso per i negozi di abbigliamento , nella scelta dei vestiti.  Inoltre è necessario la sistemazione di appositi dispenser igienizzanti all’ingresso e anche vicino le casse,  consigliando il pagamento elettronico. Si potranno decidere orari prolungati di apertura proprio per evitare il sovraffollamento.

                                                                                                                                                                                                                                                                                                 Eleonora Genovese

Il Sincero Festival: un atmosfera magica e intima che unisce le persone!

Mercoledì 10 Aprile 2019. Messina. Ore 21.00. Colapesce Cocktail Bar – Caffetteria – Libreria.  Il siciliano Davide Rosolini, CantAttore,FantArtista, CreAttivo e Creatino, si è esibito in live con il suo Tradi Tour.

Quattro termini del tutto singolari lo descrivono: CantAttore perchè opera da anni nel teatro canzone ed i suoi brani sono dei veri e propri microspettacoli teatrali che hanno spesso a che fare con tutti quei problemi semplici della vita dove ci si può sempre trovare dentro la pesantezza di una domanda esistenziale. FantArtista poichè oltre a cantare, suonare e scrivere si imbatte nella realizzazione di strane opere e gadget per i suoi spettacoli, dal Kit dell’ uomo solo al porta portachiavi, dai cartelloni guida per il pubblico  a straordinarie mostre di arte contemporanea. CreAttivo per la sua forte e ricca attività creativa che gli fa sfornare album, canzoni, fumetti, trailer, film, spettacoli, miracoli.  Creatino poichè in fondo è uno di quei creativi molto cretini, che parlano d’ amore con uno sguardo placido e scanzonato senza prendersi mai sul serio.

Davide Di Rosolini, nato a Modica (RG) nel Gennaio del 1982, ha iniziato la sua carriera musicale nel 1998 come bassista/chitarrista in diverse band. Ha pubblicato due dischi con la band Tetra Martire, dov’era cantate e chitarrista: Tre quarti d’ira (2004), Poco prima della fine (2005).È stato fondatore del duo di teatro-canzoni Unduo, insieme a Costanza Paternò con cui ha pubblicato due dischi: Travolti da un insolito destino (2008), Novena (2009). È l’ideatore e il direttore artistico del Sincero Festival. È fondatore dell’associazione no profit per lo sviluppo della musica d’autore MU. Dal 2010 ad oggi pubblica album da solista: Disordine sotto il soppalco (2010), T.R.I.S. (2011), Praticare il bivacco (2012), Combattere l’ansia (2012), Flli Di Rosolini in Novena (2013), Disordine sopra il soppalco (2014), Chilometri, etilometri & aritmie (2015), Il male (2016) e “il male (il film)”(2017).

Locale gremito e pubblico attento in occasione del Sincero festival. Nato nove anni fa dalla mente di tre artisti: Davide Di Rosolini, per l’appunto, Cristiano Fronte e Giorgio Trufley. Il Sincero Festival, è una realtà particolarissima che nonostante non gode di nessun tipo di patrocinio riesce a portarsi avanti attraverso un autogestione consapevole e attraverso la sensibilità di artisti internazionali che, innamorati del progetto, vengono da ogni parte del mondo per sostenerlo.

E’ l’esperimento più riuscito di festival autogestito. Nonostante non goda di nessun contributo pubblico e sia vivo solo grazie alle offerte libere del pubblico e al contributo degli artisti che, innamorati dell’iniziativa, lo sostengono ogni anno portando il meglio dei loro spettacoli, riesce a regalare un atmosfera magica e intima che unisce le persone e fa crescere dentro i cuori di tutti il senso di appartenenza ad una grande famiglia.

Gabriella Parasiliti Collazzo