Usa, ultime stime Coronavirus: probabili 23 milioni di contagiati

Gli Stati Uniti affermano di star riaprendo in sicurezza e in maniera responsabile, nonostante un’impennata dei casi in alcune aree del sud del Paese.

Lo ha detto il vicepresidente americano Mike Pence, quasi un messaggio inviato a Bruxelles e all’Europa nelle ore in cui la commissione UE sta decidendo se riaprire i propri confini ai turisti americani.

Per Pence l’aumento dei casi è proporzionale al numero elevato di test condotti, tesi condivisa da Donald Trump, smentita solo in parte dagli esperti, perché le stime allarmanti di queste ore dove sarebbero in realtà 10 volte maggiori i contagi negli Usa si basano sui campioni di sangue raccolti su scala nazionale, provette che rivelano la presenza di anticorpi, come spiegato dal Cdc.

Anthony Fauci, il virologo a capo della task force organizzata della Casa Bianca, ha espresso grande preoccupazione per quello che è diventato “un grave problema”, così ha definito il boom di contagi in alcuni Stati.

Le parole arrivano, stridenti, subito dopo la tentata rassicurazione sulla situazione.

“Indossate la mascherina per non diffondere il virus”, ha ribadito con vigore l’epidemiologo Fauci, affinchè venga contrastata la diffusione del Covid.

Tutte alte sfere della Casa Bianca hanno espresso la ferma volontà che il Paese riapra e che l’economia riparta, ma tutto ruota attorno alla grave e destabilizzante possibilità che si possa propagare il virus in modo inconsapevole.

In un suo tweet Donald Trump ha fatto riferimento al tasso di mortalità come “uno dei più bassi del mondo”, richiamando il dato dei decessi da Covid in netto calo.
Il cinguettio è stato poi concluso col solito spirito provocatorio:

 La nostra economia sta ripartendo e non sarà chiusa di nuovo.

Il comunicato social di Donald Trump suona come un monito a quegli stati Usa che, travolti da un’ondata di contagi stanno cominciando a frenare sul ritorno alla normalità.

Le parole del capo della White House sono apparse subito in contrasto con le stime promulgate dal direttore del Centers for Disease Control and Prevention: per ogni caso di Coronavirus accertato ci sarebbero almeno altre dieci persone infette, questo l’allarme lanciato da Robert Redfiled, massima autorità federale in materia di salute pubblica.

Anthony Fauci, il massimo esperto ingaggiato come consulente medico gestionale dal governo americano, ha ammesso che dal punto di vista strategico qualcosa non sta funzionando.

Timore confermato del resto dai numeri usciti questo week-end che ha fatto registrare 400 mila nuovi casi e 2.500 vittime.

Le autorità sanitarie stanno dunque vagliando un nuovo approccio, quello dei “pooltesting”: fare i test su più persone contemporaneamente per individuare più rapidamente i casi di contagio e procedere con il conseguente ed immediato isolamento.

La task force guidata dal VP Mike Pence starebbe lavorando all’abolizione dell’ObamaCare, la riforma sanitaria di Barack Obama ritenuta incostituzionale, con l’amministrazione Trump che ha chiesto alla Corte Suprema americana di cancellarla. Un colpo basso con finalità elettorale, che significherebbe privare dell’assicurazione sanitaria milioni di americani in piena pandemia, quello che è stato definito come un vero e proprio “atto di incomprensibile crudeltà”.

La situazione si fa sempre più drammatica in Florida e Texas, dove sono scoppiati un boom di 9000 nuovi contagi ed oltre 16 mila casi in tre giorni nella zona texana; rimane invece critico il contesto newyorkese, con la metropoli letteralmente in ginocchio.

L’America, apparentemente grande e invincibile, soffre e combatte un nemico invisibile ed un Presidente che pare essere più interessato alle elezioni che alla salute del suo paese.

Antonio Mulone

Ancora una volta Anonymous. Attacco al governo.

Manca poco all’anniversario della Congiura delle Polveri di Guy Fawkes. Anonymous Italia ha infatti annunciato con un video sul web di voler festeggiare la fatidica data del 5 Novembre divulgando, con lo scopo di denunciarne l’incapacità, informazioni rubate a varie enti.

L’obiettivo è quello di una ribellione contro il potere, e per fare ciò si ha bisogno dell’aiuto dei cittadini, che sono stati pertanto incitati da Anonymous con un celebre testo proveniente dal famoso ‘V per Vendetta’.

Uno scontro aperto con l’attuale governo italiano.

Una rivolta che parte dal basso, dalle istituzioni più importanti e al tempo stesso frequentate dalla gente comune; imprese, aziende, il comune mondo del lavoro insomma, ma prima tra tutti l’università. Diffondere dati personali e sensibili per sbugiardare una società in preda alla paura, che ha votato l’attuale governo in carica come ultimo appiglio.

Come hanno loro stessi affermato, l’idea di attaccare le università nasce proprio dal bisogno di coinvolgere più giovani passibili nella loro battaglia.

Diffondere i dati di studenti è come chiamarli all’appello, uno ad uno. Vogliamo che ci riconoscano e che vengano a conoscenza di Anonymous, perché abbiamo bisogno di loro se veramente vogliamo un reale cambiamento di questo paese, e non intendiamo il cambiamento di cui farneticano giorno e notte i vari Politici e Uomini al Potere.

Per constatare gli effetti di tali attacchi ci sarà bisogno di aspettare il 5 novembre.

Citando ancora il nostro Anonymous: “Semplicemente, Expect Us”.

Benedetta Sisinni