NextGenerationMe: Tonino Alessi, tra chimica e pasticceria

Eccoci nuovamente con  la rubrica “NextGenerationMe”. Entriamo per la prima volta nel mondo del food blogging e della pasticceria con Tonino Alessi, messinese classe ’95 originario di Faro superiore.

Dopo aver ottenuto il diploma scientifico presso il Liceo Scientifico “Archimede”, si è laureato in “Ingegneria industriale” -curriculum “chimica e materiali”- presso l’Università degli Studi di Messina.

La sua più grande passione è senza dubbio la cucina, che studia da autodidatta e spera possa diventare presto la sua professione. Alla cucina è dedicato il suo profilo instagram @incucinacoltony, dove posta le sue creazioni.

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Tonino per conoscerlo meglio.

Se dovessi scegliere un aggettivo che ti descriva al meglio, quale sarebbe? 

Bella domanda, anche se un pò complicata. Posso dirti di essere una persona molta curiosa. Tendo sempre a voler conoscere qualcosa di nuovo ed è una caratteristica che mi aiuta molto anche quando mi approccio alla cucina; l’idea è quella di migliorare e la curiosità mi spinge sempre ad andare avanti, ad ampliare conoscenze e competenze. Quindi se dovessi scegliere un solo aggettivo direi “curioso”.

Quando è nata la passione per la cucina, quando è scoccata la scintilla? 

Non c’è stata una vera e propria scintilla o un episodio specifico, è stato un percorso graduale. A 21 anni ero arrivato a pesare 127 kg. Ho sempre avuto parecchi problemi alimentari, sfogavo paure e timori classici dell’adolescenza, sul cibo. Questo mi aveva portato a mangiare in maniera ossessiva ed, ovviamente, ad una qualità della vita bassa sia dal punto di vista fisico che psicologico.

Un giorno ho deciso di rivolgermi ad un medico specializzato in nutrizione; complice il fatto che studiassi chimica ho avuto modo di conoscere e capire il funzionamento vero e proprio che il cibo ha sul nostro corpo. Mentre imparavo a cucinare i piatti che servivano al mio nuovo percorso alimentare, studiavo gli ingredienti e le loro proprietà e così sono passato dall’informarmi su internet all’acquisto di libri sempre più specifici e tecnici, finchè non mi sono reso conto che la cucina, in breve tempo, era diventata il centro dei miei interessi.

Poi mi sono avvicinato alla pasticceria e non credo sia un caso; prima di dimagrire ero molto goloso di dolci ed è come se da quella passione malsana ne fosse nata un’altra del tutto positiva.

In che modo la tua formazione accademica ha influenzato il tuo nuovo percorso?

La mia formazione universitaria ha giocato un ruolo importante. Quando fai pasticceria, infatti, hai un approccio più scientifico, perchè sei consapevole del fatto che gli ingredienti base utilizzati non sono poi così tanti; devi capire che unendo e trattando questi pochi ingredienti in modo diverso, ottieni risultati diversi, un pò come succede in chimica.

Di fatto, comprendere determinati fenomeni che avvengono tra molecole biologiche o molecole metalliche è più o meno la stessa cosa o, comunque, l’approccio o il metodo di studio è il medesimo. Così la mia passione ed i miei obiettivi si sono spostati gradualmente verso la pasticceria e la panificazione.

Oggi la cucina vive un periodo di grande esposizione mediatica, programmi come Masterchef che effetti hanno avuto sul settore? 

Secondo me  questa nuova veste mediatica della cucina nasce dalla volontà di alcuni ristoratori di investire sulla propria immagine pubblica; questo ha innescato un meccanismo, per il quale sia le grandi aziende che la televisione hanno percepito le potenzialità del prodotto ed hanno iniziato ad  investire su format culinari, per non parlare dei social.

Il settore ne ha beneficiato sicuramente ed oggi sempre più ragazzini hanno la  possibilità di appassionarsi alla cucina, anche se dietro a ciò che viene mostrato in tv ci sono sono ore di duro lavoro e grandi sacrifici.

Penso che ci sia un aspetto negativo per quanto riguarda i social, cioè la possibilità di creare un’immagine fuorviante, o non veritiera, tramite la preparazione di contenuti semplicemente ben confezionati e ottenere un grande successo senza che alla base ci sia una preparazione adeguata, ma non bisogna generalizzare. Io stesso, essendo all’inizio del percorso, sfrutto i social per farmi conoscere, ma credo che un percorso più graduale e solido alla fine possa fare la differenza.

Che progetti  hai e cosa pensi ci sia nel tuo futuro?

Anni fa ho fatto una scelta importante ovvero quella di non proseguire il percorso universitario per seguire il forte impulso che avevo verso la cucina e non me ne pento. Oggi sono alla ricerca di un lavoro che possa permettermi di compiere gli step successivi nel mio percorso in cucina e, nel frattempo, voglio continuare a migliorare e far crescere i miei profili social per farmi conoscere.

Il mio obiettivo più a lungo termine è iscrivermi ad una scuola di pasticceria che mi possa dare le competenze  necessarie a trasformare la mia passione in professione e sono convinto che passo dopo passo io possa riuscirci.

Ciao Tonino, ti ringraziamo per il tempo che ci hai dedicato.

Grazie a voi, a presto!

 

Emanuele Paleologo

 

Tonino sui social:

instagram.com/incucinacoltony/

facebook.com/tonino.alessi

linkedin.com/

Le esperienze di Tonino:

20/01/2017 Ospitata Youtube nel canale “AlidaTeenchef” condotto da Alida Gotta(ex concorrente Masterchef)

04/11/2018 Lezione di cucina “Sous vide e cottura a bassa temperatura” presso Accademia FoodLab (TO)

28/11/2018  Serata di premiazione contest organizzato da Fuudly e Altroconsumo presso Sonia Factory (MI)

24/03/2019 FICO Social Tour organizzato dal Consorzio Mortadella Bologna IGPcon Sonia Peronaci

28/06/2019: Corso su “BarbecueFood” con Denise Delli(ex concorrente Masterchef)

11/01/2020 Trial lesson di pasticceria moderna con Luca Perego (@lucake) presso Congusto Gourmet Institute

07/2020 – OGGIOspitate su Cusano Italia TVnel programma streaming “A CASA E IN FORMA”

 

 

 

 

Alla (ri)scoperta delle scuole superiori di Messina: La Farina e Archimede

In attesa del rientro in classe degli studenti delle scuole superiori siciliane, previsto, salvo rinvii, per l’inizio della prossima settimana, torna il nostro spazio dedicato alle scuole messinesi. Come preannunciato, oggi è il turno degli altri due licei del centro: il Liceo Classico “G. La Farina” e il Liceo Scientifico “Archimede”.

 

Liceo Classico “G. La Farina”

Il Liceo Classico “G. La Farina”, oggi parte dell’I.I.S. “La Farina – Basile” in quanto accorpato al Liceo Artistico “E. Basile” – di cui tratteremo prossimamente -, avviò le attività didattiche nel 1932. L’edificio è situato in via della Munizione, il cui nome ricorda un teatro che, in precedenza, fu magazzino di armi e munizioni. Si dice che in questo teatro anche La Farina – tra i tanti – inscenò una sua opera; probabilmente questo è uno dei motivi per cui fu scelto come nome dell’istituto quello del patriota messinese.

L’edificio del Liceo Classico “Giuseppe La Farina” – Fonte: normanno.com

Giuseppe La Farina (1815 – 1863) nacque a Messina e si laureò in Giurisprudenza presso l’Università di Catania. In giovinezza fu anche redattore di alcuni giornali cittadini. La sua grande passione, però, fu la politica, per la quale, nel 1937, dovette lasciare la città dello Stretto, insieme alla moglie Luisa di Francia – zia di Sant’Annibale-, con l’accusa di aver partecipato a un movimento rivoluzionario.

Soggiornò nella città di Firenze, prima di rientrare nel 1848 in Sicilia in occasione dei moti per l’indipendenza del Regno di Sicilia. La Farina fu uno dei protagonisti del biennio rivoluzionario, ricoprendo la carica di deputato al Parlamento di Palermo e quella di ministro (prima della Pubblica Istruzione, poi dei lavori pubblici, dell’interno e della guerra).

Terminata l’esperienza rivoluzionaria, si trasferì prima in Francia e successivamente a Torino, dove fondò un’associazione patriottica: la Società nazionale italiana. A seguito della spedizione dei Mille (1860), il Presidente del Consiglio del Regno sabaudo Cavour lo inviò a Palermo quale rappresentante in Sicilia del Governo, anche se la sua permanenza sull’Isola durò poco, a causa dei contrasti con Garibaldi.

Monumento a Giuseppe La Farina in Piazza Solferino, Torino – Fonte: vivatorino.it

Nel 1861 fu eletto deputato della città di Messina nel primo Parlamento del Regno d’Italia – con sede a Torino – in cui ricoprì l’incarico di vicepresidente della Camera dei deputati. Due anni più tardi si spense nella città della Mole.

Nel 1872, in occasione dell’inaugurazione del Gran Camposanto, le sue ceneri furono trasportate nella città natale, ove tutt’ora giacciono nel famedio del cimitero.

Liceo Scientifico Statale “Archimede”

Poco distante dal centro storico, in prossimità dello svincolo autostradale Messina-Boccetta, è situato il Liceo Scientifico “Archimede”, fondato nel 1969. L’edificio principale è quello che ospitava il Convitto “Cappellini”, un ospizio di beneficienza istituito nell’Ottocento. L’istituto è intitolato al celebre scienziato Archimede, che, seppur non abbia avuto un legame diretto con la città di Messina, ha apportato un importante contributo all’evoluzione della scienza e della tecnica.

L’edificio del Liceo Scientifico “Archimede” – Fonte: elencoscuole.eu

Archimede (287 a.C. – 212 a.C.) nacque a Siracusa, la città siciliana più potente dell’epoca, alleata di Roma durante la Prima Guerra Punica. Molto probabilmente, durante gli anni della guerra, Archimede non ha vissuto in patria, poiché si stabilì, per motivi di studio, ad Alessandria d’Egitto, la capitale culturale dell’Ellenismo.

Rientrato in Sicilia, fu apprezzato dal re Gerone, soprattutto per due episodi leggendari. Si narra che Archimede riuscì a muovere una nave con il solo aiuto di un congegno meccanico – da qui la celebre frase “datemi un punto d’appoggio e solleverò il mondo!” – e smascherò un orefice che aveva ingannato il Re, realizzando una corona non totalmente d’oro. L’intuizione, secondo la leggenda, gli venne quando si immerse in una vasca e, esclamando “Eureka!”, si accorse che l’acqua fuoriuscita poteva essere uno strumento di misurazione del volume dei solidi.

Busto di Archimede – Fonte: libertasicilia.it

Lo scienziato siracusano, maestro della tecnica, inventò numerose macchine – come il planetario -, persino belliche. Archimede, infatti, dopo la morte di Gerone, diresse le operazioni militari, per difendere la sua città dall’assalto dei Romani. Nonostante le ingegnose invenzioni rallentarono l’avanzata romana, la città di Siracusa capitolò e, durante il saccheggio, Archimede perse la vita – per mano di un soldato che violò l’ordine di catturarlo vivo -, mentre era immerso nello studio di alcune figure geometriche.

I suoi numerosi studi, ripresi da matematici del Cinquecento e del Seicento, tra cui Francesco Maurolico, costituirono le basi per importanti evoluzioni della scienza matematica.

Alla prossima!

Concludiamo dandovi appuntamento al prossimo articolo, in cui conosceremo la storia e i personaggi degli altri celebri istituti del centro: l’Istituto Tecnico Economico “Jaci”, l’I.I.S. “Verona-Trento” e l’I.T.T.L. “Caio Duilio”.

 

Mario Antonio Spiritosanto

 

Fonti:

islafarinabasile.edu.it

liceoarchimedeme.it/

treccani.it/enciclopedia/archimede

tempostretto.it

Immagine in evidenza:

Archimede (fonte: le-citazioni.it) e Giuseppe La Farina (fonte: universome.eu)