Caro affitti. Il Ministero reagisce alle proteste: 660 milioni per gli alloggi universitari

Il problema del caro affitti in Italia ha quasi i caratteri di un’emergenza. Sarebbe sbagliato definirlo così per la sua prevedibilità e la sua stasi nel tempo, ma di un’emergenza presenta certamente l’inclinazione cronica. La corsa dell’inflazione e la crisi economica generale hanno stravolto i prezzi del mercato edilizio; a soffrirne sono più degli altri gli studenti fuori sede, che per abitare Roma, Milano o Bologna devono accettare spesso il peso del debito. 

Ma, voce più voce, gli universitari hanno fatto avanzare le proprie pretese, giungendo, qualche giorno fa, a uno scacco verso le istituzioni. La corale “protesta delle tende” ha funzionato! Il governo sbloccherà 660 milioni per gli alloggi accademici!

Caro affitti, la “protesta delle tende”

Riporta le informazioni Rainews24. La succitata “protesta delle tende” si è diffusa a partire dall’azione della studentessa Ilaria Lamera, del Politecnico di Milano, che pochi giorni fa aveva piantato una tenda davanti al suo ateneo per “accendere una luce sul problema del caro affitti”. Dopo di lei, infatti, altri “colleghi” da tutta Italia hanno portato ai fatti la loro ribellione. 

Vari gruppi studenteschi hanno innestato le proprie tende di fronte alle università di Torino, Firenze, Cagliari, Pavia e Roma, ripresentando fortemente le loro presunzioni. Leone Piva, coordinatore dell’associazione Sinistra Universitaria della Sapienza e organizzatore della mobilitazione romana, ha sostenuto:

I prezzi degli affitti sono diventati altissimi, a Roma non si scende sotto i 500 euro per una camera. Quella che stiamo vivendo è un’emergenza abitativa. Gli studenti chiedono un tavolo con gli atenei e la Regione per trovare una soluzione

Mentre Damiano, uno studente al primo anno di Lettere e Filosofia dello stesso ateneo, ha lamentato:

È un problema che vivo in prima persona. Faccio il pendolare, tutti i giorni ci metto 3 ore per andare a lezione e tornare a casa a Civitavecchia, dove vivo. Una casa non me la posso permettere.

Caro affitti
Sapienza Università di Roma. Fonte: Wikimedia Commons

Le risposte istituzionali al caro affitti: problema in via di risoluzione?

Riporta le informazioni SkyTg24. Il Consiglio dei ministri ha autorizzato la presentazione di un emendamento per “confermare l’immediata operatività” delle misure “che destinano 660 milioni di euro all’acquisizione della disponibilità di nuovi posti letto presso alloggi o residenze per studenti delle istituzioni della formazione superiore”.

Una misura che il governo potrà adottare grazie ai fondi messi a disposizione dal PNRR. L’emendamento, difatti, prima di giungere a Palazzo Chigi è passato per un’interlocuzione nella Commissione europea, la quale ha consentito di escludere “la natura di aiuti di Stato” di tali intervenienti.

L’esempio UniMe: in anticipo sul problema

Anche l’Università degli Studi di Messina ha preso a cuore il problema caro-affitti: grazie al progetto “Casa UniMe”, 230 studenti ricevono un contributo per le loro spese di locazione. E dal 2 maggio, per mezzo di un accordo con l’Università, l’Hotel Liberty ha messo a disposizione degli universitari 102 posti letto aggiuntivi.

Tutto ciò è il frutto di un lavoro comunitario che ha visto convolti: l’ERSU (Ente Regionale per il diritto allo Studio Universitario), la società UNI. LAV., l’amministrazione accademica nella figura del Magnifico Rettore Salvatore Cuzzocrea e il dott. Pietro Franza, concessore delle risorse dell’Hotel Liberty.

Gabriele Nostro

Regione Calabria per gli studenti: contributi economici straordinari Covid-19

comune-diamante.it

Buone notizie per gli studenti UniMe dell’oltre stretto! La Regione Calabria ha indetto un bando per l’assegnazione di contributi economici straordinari per l’emergenza Covid-19.

Tale aiuto è finalizzato a far fronte alle spese, già sostenute o da sostenere (dal 1 Febbraio al 31 Luglio 2020) connesse alla frequenza di corsi universitari da parte di studenti fuori sede.

Sono così destinati:

  • 700 € per gli studenti calabresi che studiano fuori regione, ad esempio nell’Ateneo Peloritano.
  • 500 € per gli studenti calabresi che studiano nel territorio calabrese.

Chi può partecipare?

  • Studenti fuori sede, residenti in Calabria iscritti per l’anno accademico 19/20;
  • Provvisti di attestazione ISEE non superiore a 30000 € in corso di validità e/o quella presentata al momento dell’iscrizione 19/20;
  • Non è possibile partecipare se si è già beneficiato di altri contributi abitativi erogati da altri enti (contributo alloggio o posto letto).

Come presentare la domanda?

  • accedere alla piattaforma web dedicata e compilare online la richiesta a partire 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗼𝗿𝗲 𝟵:𝟬𝟬 𝗱𝗲𝗹 𝟮𝟴 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝟮𝟬𝟮𝟬 𝗲𝗱 entro le ore 14:00 del 18 giugno 2020;
  • stampare e sottoscrivere l’istanza di concessione del contributo,  redatta secondo il modello “Allegato A – ISTANZA”, contenente l’autodichiarazione del possesso dei requisiti previsti, sottoscritta dall’interessato con firma autografa o digitale;
  • caricare l’istanza sottoscritta, in formato file pdf, includendo copia di un documento d’identità in corso di validità e corredata della documentazione prevista entro le ore 14:00 del 18 giugno 2020, pena inammissibilità.

Ulteriore documentazione:

  • Documentazione attestante il requisito di iscrizione per l’anno accademico 2019/2020 ad uno dei corsi di studio, reperibile scaricando l’autocertificazione dell’iscrizione all’ A.A 2019/2020, sezione segreteria – autocertificazione carriera sul portale ESSE3.
  • Documentazione attestante requisito del domicilio documentabile con regolare contratto di locazione validamente registrato.
  • Documentazione ISEE (non superiore a 30000 € in corso di validità e/o quelle presentate al momento dell’iscrizione 19/20);
  • Documentazione attestante la titolarità del conto corrente o della carta prepagata sul quale verrà accreditato l’importo (non sono ammessi libretti postali), per ottenerla rivolgiti al tuo istituto bancario.

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Livio Milazzo