Empatia Fonte: https://www.google.com/url?sa=i&url=https%3A%2F%2Fwww.andreabottoni.net%2Fcomunicare-efficacemente-con-chiunque%2F&psig=AOvVaw3gDtA1OnPcv77g9lC2AK0o&ust=1747824356329000&source=images&cd=vfe&opi=89978449&ved=0CBAQjRxqFwoTCID4gaPvsY0DFQAAAAAdAAAAABAE

L’empatia di Edith Stein

Martina Mondo
MARTINA MONDO
Cultura
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L’empatia è il filo sottile che unisce le nostre esperienze vissute, permettendoci di comprendere e condividere i sentimenti degli altri.

Edith Stein
Edith Stein

Come ci insegna Edith Stein nel suo libro, “Il problema dell’empatia“, l’empatia non è solo una questione di comprendere gli altri, ma di comprendere noi stessi e la nostra stessa esperienza.

“La vera empatia non consiste nel sentire ciò che gli altri sentono, ma nel comprendere il loro mondo e la loro esperienza vissuta”

scrive Stein.

Quando ci avviciniamo all’empatia con una mente aperta e una disposizione a comprendere, scopriamo che non si tratta solo di “sentire con” gli altri, ma di riconoscere la nostra comune umanità. Ci permette di vedere oltre le barriere che ci dividono e di riconoscere che, nonostante le nostre differenze, siamo tutti connessi.

La riduzione fenomenologica, come Stein la descrive, ci invita a mettere fuori circuito le nostre assunzioni e i nostri pregiudizi per poter vedere gli altri e noi stessi in una luce nuova.

In questo spazio di pura indagine, scopriamo che l’empatia non è solo una possibilità, ma una necessità per la nostra stessa umanità.

Sempre Stein sostiene:

“Il mondo che ci circonda è soggetto a riduzione o a messa fuori circuito, tanto il mondo fisico quanto il mondo psicofisico, tanto i corpi quanto le anime degli uomini o degli animali”.

L’empatia ci permette di penetrare nell’essenza delle esperienze vissute degli altri, di comprendere il loro mondo e la loro persona come fenomeni. In questo modo, possiamo costruire relazioni più profonde e più significative, fondate sulla comprensione e sulla compassione.

Come dice il filosofo Max Scheler:

L’empatia è la chiave per comprendere l’altro nella sua unicità e nella sua differenza”.

In un mondo che spesso sembra dominato dalla divisione e dalla discordia, l’empatia può essere una fonte di guarigione e di riconnessione. Quando ci impegniamo a comprendere gli altri, creiamo uno spazio per la tolleranza, l’amore e la compassione. E in questo spazio, possiamo trovare la possibilità di costruire un mondo più felice e più giusto.

Come Stein ci ricorda, il soggetto dell’esperienza vissuta è il punto di partenza per l’indagine fenomenologica. “Io” sono nell’esperienza vissuta e soltanto in essa permango. In questo senso, l’empatia non è solo una questione di comprendere gli altri, ma di comprendere noi stessi e la nostra stessa esperienza vissuta.

L’empatia è una risorsa necessaria per un mondo felice, una chiave per aprire le porte della compassione e della connessione. Quando ci impegniamo a coltivarla, creiamo uno spazio per la comprensione e l’amore, e possiamo costruire un mondo più giusto e più umano.

“L’empatia è la via per la vera comprensione dell’altro e di se stessi”.