bandiera romania su muro

Romania ed elezioni: possibile vittoria europeista?

Samuele Di Meo
SAMUELE DI MEO
Attualità
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Nella giornata del 18 maggio si è tenuto il ballottaggio per le elezioni presidenziali in Romania, tra i candidati Dan e Simion. Il percorso per arrivarci non è stato però facile.

Le travagliate elezioni del 2024



A fine 2024 erano state indette le elezioni presidenziali nel Paese, e c’era molta incertezza dopo il primo turno, a seguito del testa a testa tra la liberale Elena Lasconi (dopo aver superato l’ex primo ministro Marcel Ciolacu) e il candidato sovranista indipendente Calin Georgescu, motivo per il quale la scelta più plausibile era quella di ricorrere ad un ballottaggio. La scelta apparse fin da subito inusuale e controversa, e molti rumeni scesero in piazza. La data era fissata per l’8 dicembre, ma il 6 dicembre, la Corte costituzionale rumena decise di annullare l’intero processo elettorale, a causa della fuoriuscita di documenti che attestavano l’ingerenza della Russia, attraverso l’uso di social quali TikTok, per promuovere la campagna di Georgescu.

palazzo presidenziale di bucarest

Preparazione alle elezioni del 2025

Dato l’annullamento delle precedenti elezioni, a seguito di vari provvedimenti adottati dal Consiglio dei ministri, il Governo ha indetto la data ufficiale delle elezioni il 16 gennaio 2025, stabilendo il primo turno nella giornata del 4 maggio. In Romania la Costituzione prevede per la legge elettorale che, in caso di elezioni presidenziali, si applica un sistema maggioritario a doppio turno: di conseguenza, un candidato per vincere deve ottenere la maggioranza assoluta delle preferenze agli scritti nelle liste elettorali. Quando però ciò non avviene, si va a un turno di ballottaggio dove risulta eletto il candidato con più voti.

I candidati

Il primo a candidarsi è l’indipendente Nicosur Dan, il 7 marzo 2025.I partiti della vecchia maggioranza del citato Marcel Ciolacu hanno scelto di dare un sostegno unitario a Crin Antonescu, candidatosi il 9 marzo, con la formazione della coalizione Alleanza Elettorale Romania Inante. Egli inoltre era stato presidente del Partito Nazionale Liberale ministro ad interim nel 2012. Elena Lasconi, presidente del partito Unione Salvate la Romania, si è candidata il 13 marzo. George Simion si candida il giorno dopo per conto del partito di destra/estrema destra Alleanza per l’Unione dei Rumeni.
stretta di mano a strasburgo


I programmi elettorali



La campagna elettorale per il primo turno, iniziata il 4 aprile e terminata il 3 maggio, ha presentato opinioni diverse dei vari concorrenti. Si è parlato molto anche di politica estera. Antonescu, per esempio,ha assunto posizioni a favore della cooperazione con l’Unione Europea Donald Trump. Nicosur Dan ha parlato di una maggiore vicinanza all’Europa e all’integrazione della Moldavia. Al contrario, Simion ha assunto posizioni più protezioniste e conservatrici. Il leader dell’ultradestra rumena ha infatti parlato contro possibili aiuti alla Moldavia e ai rifugiati ucraini in fuga.
urna di voto

La candidatura respinta di Georgescu

A febbraio del 2025 il candidato delle precedenti elezioni Calin Georgescu è stato arrestato ed indagato per vari reati commessi, da irregolarità commesse in campagna regolare a sostegno a gruppi fascisti. Nonostante ciò, egli ha comunque provato a presentare la sua candidatura alle nuove elezioni. Ma i membri dell’ufficio elettorale, motivando gli episodi dell’anno precedente, hanno respinto la sua richiesta. A ciò sono seguiti violenti scontri tra i suoi sostenitori e la polizia. Il suo arresto è stato definito come “limitazione della democrazia” da parte di James David Vance.

 

Risultati del primo turno

Il primo turno si è tenuto il 4 maggio. Le elezioni si sono tenute in un clima di forte tensione e incertezza, accentuate da un’attacco hacker ai siti web governativi. I risultati hanno eletto vincitore George Simion con oltre il 40% dei voti, simbolo di un disagio che colpisce una gran fetta della popolazione. Inoltre egli ha promesso il reintegro di Georgescu come primo ministro. A questo punto il ballottaggio, che lo vedrà sfidare Nicusor Dan, è più che mai decisivo per capire le sorti del Paese nell’ottica europea.
statistiche di percentuali voto

Il ballottaggio

Gli exit poll del 18 maggio hanno registrato un’ampia affluenza alle urne della popolazione, con una percentuale del 65%. Tale numero, secondo molti, favorirebbe proprio il centrista Dan: secondo due exit poll, egli avrebbe un ampio vantaggio su George Simion, con il 54,9% dei voti contro il 45,1% di quest’ultimo. La situazione ancora non è ben chiara, dato che Simion ha dichiarato di essere il vincitore di queste elezioni presidenziali (dedicando la vittoria a Georgescu). Ma gli spogli elettorali danno ragione a Dan, che quindi ha una grande possibilità di diventare il nuovo presidente rumeno. E così eviterebbe la deriva del suo Paese verso altre influenze.
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