Edoardo Giacomo Boner

Edoardo Giacomo Boner: il cantore del Bosforo d’Italia

Cultura Locale
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Continuiamo l’approfondimento sugli “Scrittori dei due Mari”, dopo avervi raccontato della puitissa  Maria Costa, oggi scriviamo di uno degli autori più importanti della città di Messina, Edoardo Giacomo Boner. 

Gli inizi

Edoardo Giacomo Boner nacque a Messina nel 1864, da padre svizzero e madre italiana. Già durante l’adolescenza mostrò una grande predilezione per la letteratura italiana, ma anche per quella tedesca, della quale negli anni sarebbe divenuto profondo conoscitore. Finiti gli studi letterari sia in Italia che in Germania, divenne insegnante di tedesco all’istituto tecnico “Carlo Gemmellaro” di Catania e poi , dal 1893, lettore di lingua e letteratura tedesca all’Università di Messina. Nello stesso periodo insegno letteratura italiana presso il Liceo classico Maurolico

Successivamente fece tappa a Roma, dove divenne docente di letteratura tedesca all’università.

Facciata del Rettorato dell’Università degli Studi di Messina. Fonte: Archivio UvM

Un instancabile intellettuale

Boner non fu solo insegnante, ma fu un importante traduttore, poeta, e letterato. Tra le sue opere si ricorda Sui miti delle acque, una raccolta di racconti sui miti che il letterato rivisita, affrontando la tematica lontana da schemi idealistici e veristi. La prima edizione risale al 1895. Mentre è del 1896 un’altra opera dell’autore; I Saggi di letterature straniere, che spaziano fra tanti argomenti. Dal pessimismo nel romanzo russo, passando per lo studio del Natale e del Capo d’Anno nella letteratura nordica, per analizzare infine l’influenza italica nella letteratura tedesca. Insomma, l’autore qui non si lasciò sfuggire nulla.

Copertina Sui miti delle acque, di G.Boner2

L’amicizia con Rapisardi

Come accennato, Boner ha insegnato anche a Catania. Egli era noto fra i più importanti intellettuali italiani, tra i quali spicca in particolare G.Pascoli , che lo stimava moltissimo. Lo stesso Pirandello dedicò a Boner le sue Elegie renane. Ma tra le sue amicizie migliori vi era quella con il poeta e traduttore Mario Rapisardi, nato e deceduto a Catania. I due intellettuali spesso si scambiavano lettere, dove si aggiornavano costantemente sulla loro quotidianità. Boner però morì prima, a causa di un tragico terremoto, mentre Rapisardi morì nel 1912.

L’ultima raccolta

L’ultima opera del poeta è Le Siciliane, una raccolta di versi, probabilmente in omaggio alla Sicilia. La prima edizione è del 1900, ma nel corso del tempo è stata più volte rivista, fino ad arrivare alle recenti edizioni del 2018 e del 2019. Dopo quest’opera non ce ne furono altre, anche perché il poeta morì nel 1908, a seguito del terremoto che colpì le città di Messina e Reggio Calabria.

 

Lapide funebre di Boner nel cimitero monumentale di Messina. Fonte: Messinatoday1

La morte tra mito e realtà

Il poeta morì nel 1908, a seguito del devastante terremoto. Il suo corpo fu ritrovato solo diciotto mesi dopo e il luogo del ritrovamento è oggi noto come Via Edoardo Boner. Interessanti le circostanze e le modalità del suo ritrovamento. Ad indicare il luogo dove giaceva il corpo del poeta fu una bambina che affermò di aver fatto un sogno, nel quale era il poeta stesso a dirle dove si trovava il proprio corpo. E così l’intellettuale fu ritrovato e oggi  sepolto al cimitero monumentale di Messina. Vi è anche un piccolo monumento a lui dedicato, sul quale è scolpita anche la figura simbolica della bambina.

 

Roberto Fortugno

Fonti:

Edoardo Giacomo Boner – Luciano Zagari – Dizionario Biografico degli Italiani – Volume 11 (1969)

Treccani : https://www.treccani.it/enciclopedia/edoardo-giacomo-boner_%28Dizionario-Biografico%29/

1 – L’immagine della lapide funebre di E.G.Boner è stata presa da: https://www.messinatoday.it/attualita/gran-camposanto-monumenti-curiosita-intervista-principato.html

2 – Edoardo Giacomo Boner, Sui miti delle acque, La Coda di Paglia, ed. 2017.