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Webinar “L’altra Pandemia”: la testimonianza dell’Associazione Orione

Redazione Eventi
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“Ascoltare l’opinione degli esperti è importante, perché consente agli ascoltatori di entrare in contatto con notizie attendibili, conformi alla verità scientifica dei fatti, preservando in tal modo la collettività, e in particolare i giovani, dalle conseguenze negative della “cattiva informazione” e dal diffondersi incontrollato di interpretazioni errate e suggerimenti nocivi.”

Queste le parole di Roberta Mele, che riassumono il leitmotiv del webinar “L’altra pandemia”. L’iniziativa, svoltasi in diretta Facebook e sulla piattaforma online Teams, è stata organizzata, in collaborazione con l’Università di Messina, dall’Associazione studentesca Orione.

La sanità, il mondo del lavoro, e l’economia sono pesantemente segnati da difficoltà dettate da carenza di organico, scarsi investimenti e scarsa capacità di programmazione. Il Coronavirus, oltre a mettere in luce una situazione già precaria, sta lasciando cicatrici molto profonde su settori già pesantemente danneggiati ancor prima dell’emergenza sanitaria.

L’incontro è stato diviso in tre momenti di approfondimento, prendendo in considerazione tre temi principali:

  • Gli aspetti medico-sanitari, con riferimento alle difficoltà che il sistema sta incontrando nel garantire l’attività ordinaria, sono stati affrontati dal Prof. Navarra, ordinario di Chirurgia Generale dell’Ateneo di Messina e presidente della Società italiana di Ricerche in Chirurgia, e in seguito dal Prof. Melazzini, Amministratore Delegato di ICS – Istituti Clinici Scientifici Maugeri, componente del Consiglio di Amministrazione del CNR ed ex direttore generale AIFA.
  • La tematica relativa alla crisi del settore sociale, affrontata dal Prof. Perconti, ordinario d’Ateneo di Filosofia del Linguaggio e Direttore del Dipartimento COSPECS e dal Mons. Raspanti, vescovo di Acireale e vicepresidente della Conferenza episcopale italiana.
  • Gli effetti che la pandemia ha avuto sulla già precaria economia e sul mercato del lavoro, infine, affrontati con gli interventi: del Prof. Limosani, ordinario d’Ateneo e direttore del Dipartimento di Economia e del Prof. Nannicini, Senatore della Repubblica Italiana e ordinario di Economia Politica all’Università Bocconi.

É stata, inoltre, molto ampia la partecipazione degli studenti, a cui l’evento è stato rivolto con l’obiettivo di stimolare la riflessione sul tema.

“Gli interventi durante il webinar hanno contribuito a chiarire in noi studenti le prospettive future nei tre settori presi in esame. Il sistema sanitario può ripartire- afferma Luciana Siragusa – ma servirà incentivare i giovani e l’assistenza nel territorio. Il settore economico richiede importanti investimenti, ma c’è il rischio di sbagliare. L’obiettivo deve rimanere quello di supportare i settori lavorativi più in difficoltà. Infine, sarà anche necessario un adattamento sociale da parte di tutti: la pandemia inevitabilmente lascerà una profonda eredità nella nostra cultura.”

Come superare questo momento storico e come far fronte ai problemi sopracitati, sono quesiti che oltre noi giovani studenti, il mondo intero si sta ponendo, trovando misure e ipotesi diverse, perché mai nulla di simile era accaduto prima.

“A mio parere l’incontro ha permesso di definire un pensiero condiviso: la pandemia lascerà un’eredità diversa dal modello di società cui eravamo abituati- spiega Vincenzo Signoriello – la Sanità era già precedentemente in difficoltà a causa dell’inadeguatezza delle risorse, richiedendo agli operatori un impegno straordinario. Per quanto concerne l’economia la Covid ha inciso in senso depressivo determinando una riduzione del PIL e accentuando le povertà e le fragilità sociali già esistenti. Nell’ambito del lavoro si è verificata l’impossibilità nell’espletare alcune attività con il conseguente calo di produttività e di impiego. Ci sono stati però anche dei vantaggi: il fenomeno ha incentivato lo smart working, spingendo anche le pubbliche amministrazioni ad elaborare nuove forme di organizzazione del lavoro da remoto. Occorrerà molta resilienza e sarà necessario interrogarsi sulle cause e sul senso di tutto ciò. Come affermato da uno dei nostri ospiti, sarà necessario partire dal presupposto che quando parliamo di pandemia non parliamo di castighi divini o di sfortuna. Il senso di questa situazione è insito nel concetto stesso di realtà, che non è per forza ordinata e felice.”

Oggi la sfida è governare l’incertezza. Le informazioni critiche sulle caratteristiche del Covid-19 e i suoi impatti sull’attività economica italiana e globale sono difficili da valutare e possono cambiare rapidamente. Ma tutti noi dobbiamo strutturare risposte che siano in grado di gestire la nostra società ora, nelle settimane e nei mesi a venire.

Cristina Geraci