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“Cinema e consumi”. Uno sguardo nuovo al mondo dei film

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Si è svolto ieri 15 dicembre, il workshop di presentazione del PRIN (Progetto di Ricerca di Interesse Nazionale) “Il pollo ruspante: il cinema e la nuova cultura dei consumi in Italia (1950-1973)” , coordinato da Federico Vitella, Professore Associato di Storia del Cinema al COSPECS (Dipartimento di Scienze Cognitive, Psicologiche, Pedagogiche e degli Studi Culturali) dell’Università di Messina. Il seminario si è svolto interamente online dalle ore 10 alle 13 circa sulla piattaforma Zoom e in contemporanea in diretta Facebook e ha visto la partecipazione del CUC (Consulta Universitaria del Cinema) e il patrocinio dell’AIRSC (Associazione Italiana per le Ricerche di Storia del Cinema).

Locandina dell’evento. Fonte: consultacinema.org

Ad aprire il ciclo di interventi, dopo un breve saluto di Giulia Carluccio, presidentessa del Cuc, è stato proprio Federico Vitella che ha presentato il suo insolito e originale progetto di ricerca, specificandone obiettivi e metodologie di lavoro. Perché insolito? Già il titolo desta la curiosità e il sorriso dei non addetti ai lavori. Per chi non lo sapesse, “Il pollo ruspante” è il nome di un episodio tratto da Ro.Go.Pa.G, film del 1963 in quattro parti dirette dai grandi Rossellini, Godard, Pasolini e Gregoretti ( Ro.Go. Pa. G.. è infatti la sigla-acronimo dei nomi dei registi).  Ma l’originalità sta soprattutto nell’interesse della ricerca che si rivolge a un aspetto spesso trascurato dagli storici e studiosi di cinema: il rapporto tra la cinematografia e la nuova cultura dei consumi durante gli anni ’50-70, epoca giustamente definita da Howsbam come l’età d’oro del capitalismo. Come hanno rappresentato i film l’esplodere della nuova cultura dei consumi? Come hanno trasmesso nuove abitudini e stili di vita? Qual è stato il legame tra il cinema e l’industria pubblicitaria? Quando e come i divi si sono trasformati in veri e propri testimonial? Queste le domande che animano i lavori del PRIN che si avvale della collaborazione di team di ricerca provenienti da più Atenei italiani: Cagliari, Bari, Chieti-Pescara e ultima, ma non meno importante, Messina.

Quando cinema e pubblicità di un prodotto di incontrano: la famosa vespa in Vacanze Romane. Fonte: sociologicamente.it

A costituire la parte più rilevante dell’evento gli interventi di Gian Piero Brunetta, professore emerito di storia del cinema all’Università di Padova e di Emanuela Scarpellini, storica contemporaneista dell’Università di Milano.

“Accattativillu”: quando gli attori diventano testimonial

Brunetta entra nel vivo della discussione: il suo è stato un lavoro sul campo che è partito da polveri di fonti (vecchie pellicole salvate da sale cinematografiche andate in fallimento) per ricostruire una storia del cinema. Fa quindi un balzo indietro agli anni ’30, epoca in cui le major americane hanno dato il via a una massiccia pubblicizzazione delle proprie pellicole anche in Italia e campo di studio prediletto esplorato nella sua opera “Il ruggito del leone” (il titolo è un chiaro riferimento al celebre logo della Metro Goldwyn Meyer). Mostrando  riviste dell’epoca, Brunetta non manca poi di centrare il punto: i divi si sono trasformati presto in veri e propri testimonial di prodotti d’uso quotidiano. Sfogliando una qualsiasi rivista americana di cinema era possibile ritrovarsi Marylin Monroe in bikini che pubblicizza cosmetici o i personaggi di un film di Hitchcock  intenti a fumare Chesterfield, marchio quest’ultimo onnipresente negli spot dell’epoca.

Marylin Monroe pubblicizza un cosmetico. Fonte: Pinterest.com

Il discorso di Brunetta fa poi un salto in avanti agli anni ’80 citando un iconico esempio: la grande Sophia Loren che si presta a pubblicizzare il prosciutto Rovagnati con la frase “accattativillu”. Un trauma per uno spettatore cresciuto nel mito della diva Loren, come ricorda ironicamente lo storico.

Luci e ombre del boom economico

La parola passa poi alla professoressa Emanuela Scarpellini che afferma come il boom economico degli anni ’50 e ‘70 abbia rappresentato per gli italiani un vero e proprio salto, una sorpresa senza precedenti che ha portato la penisola a scoprire nuovi prodotti tecnologici e stili di vita che hanno ridisegnato drasticamente la società. Categorie come le donne e i giovani si definiscono proprio in questo periodo proprio alla luce dei loro “consumi”.

Con dati e grafici alla mano e accattivanti foto d’epoca, la Scarpellini ci riporta in un mondo in cui i milanesi grazie all’immigrazione scoprono la mozzarella, i supermercati traboccano per la prima volta di prodotti, Walter Chiari pubblicizza la carne Simmenthal e le strade conoscono un nuovo protagonista: l’automobile, simbolo per eccellenza della nuova modernizzazione urbana. L’automobile fa il suo ingresso nelle vite degli italiani, diventando presto icona di dinamismo e libertà, ma anche di forza dirompente e tipicamente maschile. E qui si torna al mondo del cinema: esempio eclatante è a questo proposito il capolavoro di Risi, Il sorpasso.

Vittorio Gassman e Jean Louis Trintignant ne Il sorpasso (1962). Fonte: ondacinema.it

E’ sempre l’automobile la chiave per cogliere luci e ombre del boom economico: la possibilità di emancipazione e libertà che essa dava spiega perché soggetti come i giovani e le donne, definiti incapaci alla guida, venivano scoraggiati dall’usarla. Era un meccanismo di controllo sociale, a detta di Scarpellini, a nascondersi dietro questi impliciti divieti e pregiudizi tuttora esistenti.

L’analisi convincente della storica non ha tralasciato di concentrarsi sulle voci critiche del boom: immancabile perciò il riferimento alla satira della commedia all’italiana e al grande Pasolini che ha denunciato con durezza e coraggio il volto disumano di un consumismo che asfalta qualsiasi valore.

A ravvivare il dibattito sono stati gli interventi e le domande mosse ai due esperti sia da ricercatori stessi che da qualche studente. La parola è passata poi ai rappresentanti delle varie unità di ricerca che hanno esposto lo stato dei propri lavori, concludendo così un wokshop interessante che ci consegna uno sguardo nuovo e più attento sul mondo del cinema .

                                                                                                                                                                 Angelica Rocca

 

Qui il link della pagina Facebook del Cuc dove troverete il video dell’evento:

https://m.facebook.com/consultacinema/?tsid=0.16768988779793004&source=result