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Jova “trip” party: una pedalata alla volta

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 Fonte:  Instagram @lorenzojova

Ancora una volta Jovanotti crea qualcosa di unico: questo docutrip è l’ennesima conferma della sua arte e del suo amore per la vita e per la libertà.

È davvero un ragazzo fortunato, ma il suo sogno lo condivide con noi.

Sulla piattaforma Rai Play è disponibile in esclusiva : “Non voglio cambiare pianeta, Dagli Appennini alle Ande, 4000 km fa”,  16 puntate girate on the road, tra orizzonti sconfinati e alberghi improvvisati che in quindici minuti ci portano dall’altra parte del mondo a chiacchierare con Jovanotti… di cosa? Beh, un po’ di tutto.

Ma come si potrebbe descrivere la novità di un grande artista, se non attraverso i titoli delle sue stesse canzoni?

SI PARTE, SI PARTE, IL DITO SULLE CARTE

L’idea di un viaggio in solitaria che nasce dalla confusione: il nostro caro Lorenzo, comincia a progettarlo dietro le quinte del Jova Beach Party, con l’aiuto dell’amico Augusto (con cui farà una tappa del viaggio).

Sembrerebbe strano ma lui dice: “Dopo ogni cosa importante ho voglia di fare un viaggio per stare da solo e farmela risuonare dentro”, l’emozione di un grande evento che l’ha impegnato per tutta l’estate pare poter essere elaborata solo in 4000 km tra Cile e Argentina, lungo la panamericana e le Ande.

Fonte: @lorenzojova

SEI COME LA MIA MOTO, SEI PROPRIO COME LEI

La sua moto stavolta sarà una bici, amica fedele e silenziosa.

Da montare e smontare, da caricare con una tenda , la “telecamerina”, cibo e bandierine: italiana, cilena e argentina. Compagna di viaggio e di camera, rispettosa dell’ambiente ma super attrezzata. Certo che di km ne hanno fatti, ore ed ore; la co-protagnonista di questo viaggio.

“Ma lo sai che c’hai una bella moto?” 

Fonte: @lorenzojova

La stanchezza e la fatica si sono fatte sentire e certamente la pioggia o il sole battente non lo hanno fermato: lui, la bici e inaspettatamente noi.

IL PIU’ GRANDE SPETTACOLO DOPO IL BIG BANG

Luoghi di un altro mondo, albe gratuite e tramonti mozzafiato. Jova, che: “saluti dallo spazio, le fragole maturano anche qua”, sembra aver capito di non voler cambiare pianeta. Ringrazia il sole di sorgere e saluta gli animali come se fossero suoi fratelli: lui stesso si descrive come un tale, riscoprendosi come una parte del tutto.

Fonte: @lorenzojova

Lama, lumache giganti, terra dei cactus, verde psichedelico e tropico del capricorno: perché qualcuno vorrebbe cambiare o maltrattare la nostra terra, soprattutto senza conoscere tutto quello che ci propone?

“Voglio stare qui, perché questo pianeta è un dono, è un miracolo in questo sistema solare”.

E IO SONO PROPRIO NEL MEZZO, NELLA TERRA DEGLI UOMINI

Nel suo percorso non sarà proprio solo; oltre la natura che lo abbraccia e lo rende parte di sé, incontrerà qualcuno, come Ilse: donna olandese di 70 anni che pedala da mesi e che in solitaria ci ha passato gran parte della sua vita; nelle persone del nuovo mondo rivede il viso “del mio babbo” e si presenta come Lorenzo, non come Jovanotti, svestendosi della fama e ritrovando la semplicità di andare al supermercato  o di comprare un piccolo lama da appendere alla bici, fa il turista e fa anche da guida.

Fonte: @lorenzojova

PAROLA MAGICA, METTILA IN PRATICA

Quello di Jova è un inno alla continua ricerca dell’arte e alla sua scoperta in tutte le forme.

Dal titolo della mini serie stesso: Dagli Appennini alle Ande, che è ripreso dal libro cuore ( che ci confessa essere uno dei suoi preferiti); al titolo di ogni puntata: nome di una grande opera inerente a quella tappa e al suo viaggio.

Da poeti italiani come Primo Levi: di cui sceglie Lunedì, per il KM 0;  a poeti sud americani come Pablo Neruda: da cui prenderà in prestito un verso de il Pigro, per intitolare il suo “filmino”, fino a concludere con un: “vola solo chi osa farlo” del cileno Luis Sepulveda, in piena attualità e in pieno stile Jova, come a voler onorare e ringraziare la terra su cui sta pedalando.

fonte: ivoltidipas.it

IN QUESTI GIORNI IMPAZZITI DI POLVERE E DI GLORIA

Tra gennaio e febbraio, sono tanti giorni e tante “salitone e discesine”, Jovanotti pedala per tutti noi e ci rende partecipi di cosa vuol dire: la fatica, stare lontano dalle sue ragazze e di come è bella la vita se si “fa una pedalata alla volta”.

Ma oltre la filosofia, c’è la realtà di un uomo che non ha mai smesso di credere nella fantasia e nell’arte e ancora una volta ci stupisce, stupendosi egli stesso della bellezza del nostro mondo.

Barbara Granata