Lo zucchero: dolce nemico da tenere sottocontrollo

Redazione UniVersoMe
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Lo zucchero da tavola, il saccarosio, quei cristalli bianchi dolci e attraenti sono messi al banco degli imputati per essere la causa di diversi disturbi.

 

E’ l’eccesso di zucchero ad essere condannato.
Sebbene si tenti di mangiare sano, di guardare l’apporto calorico, di mangiare frutta e verdura, andare in palestra per condurre una vita regolata; nonostante gli sforzi, la maggior parte delle persone, mangia ancora troppo zucchero.
Si stima che l’adulto medio mangia circa 152 kg di zucchero ogni anno.

 

Anche evitando dolci, biscotti e gelati la situazione non cambia.
Si è davvero consapevoli di quanto zucchero assumiamo? Quanto se ne nasconde nel nostro cibo?
Beh non si può mai avere una scelta in primo piano, poiché esso viene aggiunto in quantità elevate ovunque. Ogni cibo nel supermercato, pane, grissini, snack, sughi per la pasta, soft drink, e qualsiasi altro alimento industriale, sia dolce che salato, ne contiene grandi quantità.
Per farci un’idea, consideriamo che l’etichetta di un alimento riporta a basso contenuto di zuccheri se è contenuto meno di 5 grammi per 100 grammi di zucchero nell’ alimento.
Tenendo conto che una zolletta di zucchero, comunemente aggiunta nel caffè, è circa 4 grammi di zucchero, possiamo prendere in esame i seguenti esempi riportati nell’immagine:

 

 



Molti yogurt (spesso commercializzati come uno spuntino sano) contengono fino a 30 grammi di zucchero per porzione.
Esatto! Lo yogurt può contenere più zucchero di una barretta di cioccolato!
Lo stesso può essere detto per cereali da prima colazione, barrette di muesli, succhi di frutta e molti altri alimenti relativamente “sani” che mangiamo regolarmente.
Per non parlare delle bevande zuccherate come la Coca-Cola!

Quelli che vengono spacciati per sostituti dolcificanti, fruttosio puro, sono anche dannosi. Lo sciroppo di glucosio e fruttosio, sciroppo di mais sono mix tossici; i quali vengono utilizzati per far accrescere la cremosità del prodotto e la sua conservabilità.

Perché ingeriamo così tanto zucchero? La risposta è semplice: siamo dipendenti.

Sugar addiction : dipendenza da zucchero

L’eccesso di zucchero agisce sulla soppressione dell’ormone grelina che trasmette il senso di fame e agisce sulla dopamina che dona il senso del piacere. Ciò significa che siamo messi nella condizione di consumarne sempre di più perché la fame non si placa e nemmeno il senso di sazietà.
Lo zucchero e i cibi ad alto indice glicemico attivano la produzione di dopamina in una regione del cervello chiamata nucleo accumbens, coinvolta nel piacere.
Quando stimoliamo in maniera protratta il centro del piacere il segnale nel tempo si attenua, divenendo più debole. Per cui dobbiamo consumarne di più per ottenere lo stesso piacere, un meccanismo chiamato tolleranza. E se smettiamo di assumerlo, andiamo in astinenza.

Tolleranza ed astinenza sono i meccanismi fisiologici della dipendenza.

Negli animali da esperimento assuefatti allo zucchero, l’eliminazione di questo dalla dieta crea i classici sintomi di astinenza, inclusa l’ansia e il tremore. Anche noi sviluppiamo dipendenza: più zucchero mangiamo, più ne vogliamo. Ecco spiegato perché di fronte ad un barattolo di nutella o una vaschetta di gelato qualcuno di noi non riesce a fermarsi. Dobbiamo consumarne dosi più alte, per produrre gli stessi effetti euforizzanti.
Inoltre stimola la produzione di serotonina: l’ormone della calma e del buon umore.
Proprio per questo, nei periodi di stress o prima del ciclo tendiamo a mangiare più dolci.
Lo zucchero in alte concentrazioni altera le concentrazioni dei recettori degli oppioidi (che hanno un ruolo nella percezione del piacere e dell’euforia) presenti nella zona del cervello coinvolta nell’assunzione di cibo, rendendoli insensibili ai meccanismi di controllo che ci dicono quando smettere di mangiare.

Sugar Rush

Un altro motivo del craving di zucchero (Il craving corrisponde alla fame, al desiderio compulsivo della sostanza) è dovuto a come ci si sente dopo che lo si consuma. In genere, una delizia zuccherina provoca una scarica di endorfine e del glucosio nel sangue, che provoca inizialmente una breve raffica di energia.
L’euforia che si ottiene dal mangiare zucchero non dura a lungo. Può causare un crash veloce dei livelli di energia, letargia, debolezza e potenzialmente a causa della forte diminuzione nei livelli di zucchero nel sangue. Lo zucchero raffinato indurrebbe effetti psicoattivi, reazioni neurochimiche e comportamentali sovrapponibili o addirittura superiori a quelli delle droghe, con le tipiche conseguenze delle dipendenze da sostanze: tolleranza, astinenza, abuso e il craving.

Zucchero e cocaina

Lo zucchero raffinato potrebbe avere effetti peggiori della cocaina a livello di dipendenza.
La tesi è sostenuta da James DiNicolantonio, della St. Luke’s Mid America Heart Institute, il quale ha analizzato e comparato i risultati di moltissimi studi sia sugli animali che sull’essere umano, mettendo in evidenza il consumo di zuccheri raffinati (per esempio il saccarosio da cucina o lo sciroppo di mais).
L’idea della potenza di questa sostanza si ha considerando che i topi preferiscono lo zucchero alla cocaina.

 Il gusto

Il sapore dolce non è soggetto a meccanismi di repulsione naturali, come avviene invece per il salato. Non c’è in noi un sistema di sicurezza integrato per impedirci di assumere troppo zucchero. Le persone possono mangiare un intero sacco di biscotti o infinite barre di cioccolato e volerne sempre di più.
La dipendenza dovuta essenzialmente al rilascio di oppioidi endogeni nel sistema nervoso a seguito del consumo.
L’ astinenza da zuccheri si manifesta quando i livelli di dopamina nel cervello indotti dall’assunzione di zuccheri calano, con la manifestazione di sintomi come il disturbo di iperattività con deficit di attenzione.
Ci sono differenze nel modo in cui ciascuno di noi risponde all’assunzione di zuccheri raffinati, dettate dalla genetica.

Il prezzo conveniente

Gli alimenti più sani e biologici o gli alimenti senza zucchero hanno un costo più elevato.
L’aggiunta di zucchero negli alimenti aumenta le probabilità che il consumatore continuerà ad acquistare quel cibo perché ha un buon sapore ed è più conveniente.
Questa convenienza ha un impatto importante nella vita di ciascuno di noi, da non sottovalutare.

Effetti avversi dell’eccesso di zucchero

<<Tutte le sostanze sono veleni e nessuna è innocua: la mancanza di effetti tossici, infatti dipende sempre dalla dose>>. Paracelso

Lo zucchero e il fruttosio vengono trasformati in grassi che si depositano nel fegato e nei muscoli, inducendo il pancreas a produrre più insulina e dunque predisponendo a obesità, diabete, ipertensione, malattie degenerative e tumori.

  • Aumenta il rischio di malattie cardiovascolari poiché fa aumentare il colesterolo cattivo, quello LDL di piccole dimensioni, che penetra nella parete delle arterie creando placca ateromasica.
  • Favorisce l’aggregazione piastrinica, un altro importante fattore di rischio cardiovascolare.
  • Artefice dell’invecchiamento della pelle, proprio come le sigarette e le radiazioni UV. Quando l’elastina e il collagene della pelle viene danneggiato dal sole o da altri radicali liberi, le cellule attivano dei programmi di riparo.Lo zucchero forma dei cross-links con gli amminoacidi presenti nella matrice intorno alle cellule, interferendo con il riparo cellulare e portando nel tempo alla formazione prematura di rughe.
  • Causa delle carie.
  • Abbassa le difese del sistema immunitario rendendoci più suscettibili alle malattie.
  • Causa un incremento dell’adrenalina, iperattività, ansia, e difficoltà a concentrarsi, specie nei bambini.
  • Può causare alterazioni ormonali.
  • Crea poi uno stato d’infiammazione costante, aumenta lo stress ossidativo e la formazione di radicali liberi.

Insomma una lunga catena di reazioni avverse.

Nuovi studi: effetti dello zucchero sul Fattore neurotrofico.

In alte concentrazioni, riduce la produzione di una sostanza chiamata brain-derived neurotrophic factor (BDNF), una neurotrofina che favorisce la sopravvivenza, la crescita e la differenziazione dei neuroni, essenziale per l’apprendimento, la memoria a lungo termine e il pensiero.
Il BDNF è particolarmente basso nei diabetici e nei pre-diabetici e la sua carenza, peggiora il controllo glicemico in un pericoloso circolo vizioso.

Come capire se si è dipendenti da zucchero?

Sintomo allarmante: Desiderio ardente di cibo, comfort alimentare.

Per alcune persone, l’idea di tornare a casa o cenare fuori con gli amici per godersi una bel piatto di spaghetti, pane o altri alimenti ricchi di carboidrati con bibite zuccherate, è molto allettante.

Come disintossicarsi?

  • Cercare valide alternative:

Il Miele, sebbene contenga un alta percentuale di glucosio e fruttosio, fornisce acidi organici, sali minerali enzimi e vitamine, viene assimilato più lentamente. Solitamente non è indicato nella preparazione di torte e biscotti poiché la cottura ne altera il sapore rendendolo amarognolo.

Il Succo d’acero rientra tra i dolcificanti naturali meno calorici, ricco di potassio, magnesio, ferro e acido malico. La Manna o la melassa ricca di vitamine del gruppo B e preziosi sali minerali.

La frutta secca nello yogurt, fichi, datteri o albicocche possono sostituire lo zucchero.

• Ridurre i livelli stress, 
• Mangiare con consapevolezza e ripulire la dispensa.

I vantaggi di dire no all’ eccesso di zucchero sono molteplici,tra cui perdere peso e riacquistare energia e vitalità.

Daniela Cannistrà